Dollaro: quale effetto dalla riunione Fed? Cosa aspettarsi

Violetta Silvestri

27 Aprile 2023 - 12:25

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Per il dollaro sarà tonfo o rally dopo la riunione Fed del 3 maggio? Cosa aspettarsi sul biglietto verde con la prossima decisione sui tassi da parte della Federal Reserve.

Dollaro: quale effetto dalla riunione Fed? Cosa aspettarsi

Dollaro sotto pressione: quale sarà l’effetto Fed sul biglietto verde?

La decisione del 3 maggio della Federal Reserve potrebbe avere un impatto importante sulla valuta Usa, al momento indebolita da una serie di fattori legati ai rischi di instabilità economica interna (turbolenza banche e recessione) e al confronto con stime migliori in altre regioni del mondo, per esempio l’Europa.

Non a caso, l’euro si è avvicinato al massimo di un anno contro il dollaro nella giornata di giovedì 27 aprile, mentre la resilienza dell’economia europea dominava sui rischi bancari e sullo stallo del tetto del debito negli Stati Uniti.

Quale sarà impatto della riunione Fed sul dollaro? Gli investitori attendono la decisione sui tassi, con un ulteriore rialzo o una pausa, per valutare l’effetto sul biglietto verde: è destinato a un periodo di debolezza?

Dollaro sempre più debole con l’impatto della Fed?

Il biglietto verde è sceso di oltre l’11% da quando ha toccato il massimo degli ultimi 20 anni a settembre scorso, secondo una valutazione dell’indice del dollaro che misura la valuta Usa con un paniere di altre valute a livello mondiale.

Gli analisti affermano che questo crollo è stato guidato da un calo dell’inflazione negli Stati Uniti, dall’imminente fine del ciclo di rialzi dei tassi della Federal Reserve e dalla resilienza dell’Europa.

C’è da aggiungere, inoltre, che la spesa per beni strumentali negli Stati Uniti è diminuita più del previsto negli ultimi dati, aumentando il nervosismo per una potenziale recessione.

L’atmosfera non è stata aiutata dal continuo crollo in Borsa di First Republic Bank, dalle dispute in corso al Congresso su un’estensione del tetto del debito statunitense e dall’instabilità del settore bancario, che appare sempre più limitata proprio entro i confini degli Usa.

Con rinnovati segnali di un rallentamento economico tramite aggiornamenti macro, il dollaro potrebbe subire altre spinte al ribasso. In questo scenario di un Pil vacillante e di una turbolenza finanziaria e bancaria non spenta, la Fed potrebbe decidere una pausa nell’aumento dei tassi.

In questo caso, il biglietto verde si deprezzerà, soprattutto nei confronti dell’euro che dovrebbe essere supportato da una Bce più aggressiva.

Cosa aspettarsi sul dollaro dalla riunione Fed

Il biglietto verde è in ritirata poiché gli analisti hanno ridimensionato le loro aspettative di aumenti dei tassi di interesse statunitensi.

Dopo un rialzo di un quarto di punto ampiamente anticipato alla riunione del 3 maggio, i mercati si aspettano che la Fed inizi presto a tagliare i tassi di interesse se le crescenti aspettative di una recessione negli Stati Uniti saranno confermate.

Il rialzo del costo del denaro da parte della Federal Reserve, ormai scontato nel meeting della prossima settimana, non dovrebbe quindi dare una spinta così rilevante al biglietto verde.

“Fondamentalmente, i tassi di cambio sono un’estensione della politica monetaria: [il] dollaro ha avuto un’ottima corsa mentre la Fed voleva inasprire la politica”, ha affermato Chris Turner, responsabile della strategia FX presso ING. “Tutto è cambiato all’inizio di quest’anno, con i segnali di un rallentamento che è stato esacerbato dalla crisi bancaria”.

Secondo HSBC Global Private Banking, il biglietto verde sarà probabilmente trascinato al ribasso da un rallentamento economico negli Stati Uniti e dalla Federal Reserve che concluderà la sua campagna di aumenti dei tassi di interesse nella seconda metà del 2023.

La riunione di maggio, quindi, potrebbe fungere da spartiacque e inaugurare un periodo più prolungato di debolezza del biglietto verde. La valuta statunitense è vista in difficoltà da luglio in poi da alcuni strateghi, a causa della potenziale sospensione dei rialzi dei tassi da parte della Fed e dall’economia statunitense che inizia a sentire il pieno impatto della sua campagna di inasprimento.

Inoltre, molti investitori hanno ridotto le loro scommesse per ulteriori aumenti dei tassi dal momento che il crollo di SVB Financial all’inizio di questo mese ha alimentato le turbolenze nel settore bancario regionale degli Stati Uniti.

È probabile che tutto questo contesto volatile e più fragile per la potenza mondiale Usa, influenzerà la Fed e peserà sul dollaro, perché quando i tassi di interesse rimangono allo stesso livello, la valuta diventa meno attraente per i trader stranieri che cercano rendimenti più elevati.

Attenzione, però, alla variabile dell’attrazione del biglietto verde come valuta rifugio. Le attuali condizioni che pesano sul dollaro “potrebbero evaporare rapidamente se i mercati percepissero un altro anello debole nel settore finanziario o nell’economia globale mentre il mondo si adegua a tassi più elevati”, ha affermato Jane Foley, responsabile della strategia di cambio di Rabobank.

Il dollaro potrebbe salire molto più in alto senza molto preavviso, ha aggiunto, giocando nel suo ruolo di asset sicuro quando i mercati sono avvolti nell’incertezza o nel pessimismo. Se la Fed annuncerà la recessione o una crisi finanziaria con maggiore certezza già il 3 maggio, il dollaro potrebbe apprezzarsi come valuta rifugio.

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