La singolare teoria di un uomo tedesco che è disoccupato da 20 anni per un motivo curioso.
Ad agosto 2025 il tasso di disoccupazione europeo era al 5,9% secondo i dati Eurostat. Si tratta di valori stabili rispetto a luglio 2025 e allo stesso periodo del 2024. In Italia la percentuale è leggermente più elevata: a settembre era al 6,1% secondo l’Istat, un dato un po’ più alto rispetto ad agosto. Paesi come la Germania, un tempo sinonimo di lavoro e benessere, si trovano ora ad affrontare una grave crisi occupazionale, tanto che il tasso di disoccupazione attuale è al 6,3%, quindi superiore alla media europea. I motivi per cui molte persone non trovano lavoro sono diversi, ma è soprattutto a causa della crisi dell’industria tedesca. E poi c’è chi, come un uomo tedesco, è disoccupato da vent’anni per scelta e per un motivo piuttosto singolare.
Disoccupato da 20 anni per scelta: ecco perché
Un documentario tedesco sul mondo del lavoro ha raccontato la storia di un uomo che da vent’anni vive senza occupazione, beneficiando dell’assistenza sociale del governo. E il punto critico è che non ha alcuna intenzione di cambiare condizione. Il motivo? Si ritiene troppo competente e preparato per lavorare con stipendi che giudica inadeguati. «Sono semplicemente troppo qualificato per il mercato del lavoro. Penso poco all’attuale situazione in Germania, così come penso ai vestiti. Assolutamente niente», ha dichiarato nell’intervista.
L’uomo è laureato, parla correttamente varie lingue, è in buona salute e avrebbe senza difficoltà le competenze per lavorare, ma preferisce trascorrere le sue giornate in riva al lago. Solo una cosa potrebbe fargli cambiare idea: uno stipendio proporzionato al suo livello di competenze e intelligenza. «Il lavoro deve essere pagato adeguatamente, altrimenti non è lavoro», afferma il quarantanovenne, aggiungendo: «Il motivo per cui non voglio lavorare è semplice: sono troppo costoso; posso fare troppo per la gente. Purtroppo, cercano schiavi intercambiabili».
Il giornalista gli ha chiesto quale sarebbe la retribuzione minima per accettare un impiego e lui ha risposto: «Mi aspetto uno stipendio iniziale lordo di almeno 3.500 euro al mese. La gente deve sapere cosa riceve». E poi ha aggiunto: «Dopotutto, ho un QI di 147».
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E ancora: «Non posso farci nulla: sono talentuoso e qualificato. Non l’ho scelto io, ma ho imparato a far valere il mio valore. Ovviamente, non cerco un lavoro mal pagato», ha concluso.
C’è chi gli ha proposto un impiego come controllore ferroviario, ma lui ha gentilmente rifiutato: «No, non ha senso. Controllore… non sto cercando una riqualificazione, sto cercando un lavoro. È troppo mal pagato».
Non è chiaro come l’uomo riesca a mantenersi, ma da disoccupato percepisce certamente un aiuto statale da parte del governo tedesco. In Germania, per chi è senza lavoro e ha un reddito troppo basso per mantenersi autonomamente, esiste il sussidio chiamato Bürgergeld. Consiste in un importo mensile che nel 2025, per un single, è fissato a 563 euro. Questi importi possono essere integrati da supplementi per affitto e spese legate all’istruzione dei figli. In presenza di minori possono aggiungersi contributi compresi tra 357 e 471 euro al mese.
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