Una legge rivoluzionaria tutela i debitori, impone regole ai creditori e offre soluzioni sostenibili per chi è sopraffatto dai debiti. Difendersi è un diritto, non una colpa.
In un Paese dove la narrazione dominante è quella del debitore sempre colpevole e del creditore sempre nel giusto, c’è una rivoluzione silenziosa che pochi conoscono ma che può cambiare il destino di migliaia di persone sopraffatte dai debiti.
Il Decreto Legislativo 116 del 2024, entrato in vigore il 30 luglio dell’anno scorso, rappresenta una svolta epocale nella gestione dei crediti deteriorati. Una norma che recepisce la Direttiva Europea 2021/2167 e che modifica profondamente il Testo Unico Bancario (D.lgs. 385/1993), imponendo un cambio di paradigma: chi gestisce i crediti deteriorati (NPL) non potrà più agire con la sola logica del recupero a tutti i costi, ma dovrà tenere conto della storia, delle fragilità e delle possibilità di chi si trova inadempiente.
La legge obbliga infatti i servicer a comprendere le cause dell’inadempimento, a proporre soluzioni personalizzate e a prestare particolare attenzione alle situazioni di vulnerabilità, come la perdita del lavoro o problemi di salute. Prevede strumenti concreti come la sospensione delle rate, la riduzione degli interessi, la rinegoziazione del debito, l’estensione delle scadenze e persino la remissione parziale del credito. [...]
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