Detrazioni Irpef, come guadagnare di più con la dichiarazione dei redditi?

Andrea Amantea

3 Ottobre 2025 - 13:06

Il nuovo taglio alle detrazioni impone conoscenze fiscali specifiche per massimare il risparmio Irpef in dichiarazione dei redditi

Detrazioni Irpef, come guadagnare di più con la dichiarazione dei redditi?

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità che riguardano le detrazioni fiscali, compresi i bonus edilizi.

Si tratta di una modifica significativa che interessa i contribuenti con redditi medio-alti e che impone nuovi tetti alle spese detraibili, calcolati anche in base al numero di figli a carico.

Per chi legge, il primo step per procedere nell’analisi della nuova norma è quello di assumere che il legislatore ha previsto una spesa massima detraibile e non una detrazione massima.

Dunque la norma è molto più penalizzante di quello che inizialmente credevano alcuni addetti ai lavori. Chi scrive ha sempre sostenuto la tesi della penalizzazione rafforzata.

Il taglio alle detrazioni Irpef nella Legge di bilancio 2025

Con l’articolo 1, comma 10, della Legge n. 207/2024, è stato inserito nel DPR 917/86, TUIR, il nuovo articolo 16-ter, che disciplina il riordino delle detrazioni.

La novità principale è la previsione di un taglio alle detrazioni Irpef per chi supera i 75.000 euro di reddito complessivo.

In concreto, la legge stabilisce una spesa massima detraibile, che non può essere superata al momento della dichiarazione dei redditi.

L’importo di partenza ossia la spesa massima ammessa in detrazione è:

  • 14.000 euro se il reddito è tra 75.000 e 100.000 euro;
  • 8.000 euro se il reddito è oltre 100.000 euro.

Queste cifre sono solo teoriche: devono infatti essere moltiplicate per un coefficiente legato al numero di figli a carico.

Ad esempio:

  • con tre figli (o un figlio disabile) il coefficiente è 1, quindi resta il tetto pieno;
  • * con due figli il coefficiente scende a 0,85;
  • con un figlio a 0,70;
  • senza figli scende a 0,50.

Ne consegue ad esempio, che chi non ha figli e un reddito superiore a 100.000 euro potrà portare in detrazione solo 4.000 euro di spese.

Spese soggette o escluse dal nuovo limite

Non tutte le spese rientrano in questi limiti: ad esempio, le spese sanitarie restano escluse dal taglio e possono essere detratte integralmente. Per quanto riguarda i figli, vengono considerati a carico anche se lo sono solo per una parte dell’anno (ad esempio in caso di nascita).

La circolare n. 6/2025 dell’Agenzia delle Entrate sul taglio Irpef ha inoltre chiarito che i nuovi tetti valgono anche per le spese sostenute nell’interesse dei familiari, come coniuge e figli, a condizione che rientrino nei limiti di cui all’articolo 12 del TUIR.

Un’ulteriore precisazione riguarda le detrazioni ripartite in più anni: nel caso dei bonus edilizi, che prevedono quote annuali, si deve considerare solo la quota riferita al singolo anno d’imposta.

Restano invece escluse dal conteggio le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, che continueranno a essere detratte secondo le vecchie regole.

Nei fatti tali spese per quota annuale non concorreranno al limite di spesa massima detraibile.

Taglio alle detrazioni Irpef. Come massimizzare il risparmio fiscale?

In considerazione dei nuovi limiti applicabili con effetti sulle spese sostenute dal 1° gennaio 2025 in avanti il contribuente in sede di dichiarazione dei redditi deve capire come muoversi al meglio per massimizzare il risparmio fiscale.

Infatti, la norma si limita a fissare un limite di spesa massima detraibile senza però imporre indicazioni su come devono essere computate le spese. Di conseguenza il contribuente o il suo consulente devono valutare rispetto a tutte le spese sostenute quali effettivamente portare in detrazione per massimizzare l’abbattimento dell’Irpef.

Taglio alle detrazioni Irpef. Le scelte impattano sul risparmio fiscale

Immaginiamo un contribuente con reddito di 82.000 euro e due figli a carico.

In base alle nuove regole, la spesa massima detraibile sarà cos’ individuata: 14.000 € (importo teorico) × 0,85 (coefficiente per due figli) = 11.900 euro.

Ipotizziamo che nel corso del 2025 questo contribuente ha sostenuto le seguenti spese:

  • spese per ristrutturazioni pari a 96.000 con quota annuale pari a 9.600 euro,
  • spese scolastiche per 2.000 euro per due figli e
  • spese universitarie per 5.000 euro.
  • spese sanitarie per 1500 euro.

In questo caso, per massimizzare il risparmio fiscale, sarà conveniente detrarre:

  • le 9.600 euro di ristrutturazione,
  • le spese scolastiche (2.000 euro), restando nei limiti;
  • solo 300 euro delle spese universitarie.

Le spese sanitarie restano invece integralmente detraibili, senza tagli.

Risparmio fiscale da monitorare anno per anno

Il limite di spesa massima detraibile varia di anno in anno.

Se, ad esempio, lo stesso contribuente di cui all’esempio l’anno successivo avesse un solo figlio a carico, la spesa massima scenderebbe a 9.800 euro.

Questo significherebbe che solo la quota delle spese di ristrutturazione potrebbe essere interamente detratta.

Un altro aspetto da considerare riguarda le spese sostenute entro il 2024: queste, come chiarito dall’Agenzia, non rientrano nei nuovi limiti e potranno essere portate in detrazione secondo le vecchie regole, senza restrizioni aggiuntive.

Nei fatti, i contribuenti dovranno imparare a gestire con attenzione l’ordine delle spese detraibili.

Conviene infatti imputare per prime quelle che garantiscono la percentuale più elevata di detrazione (ad esempio le ristrutturazioni al 50%) per sfruttare al meglio il tetto di spesa massima detraibile ammesso per legge.

Chi ha più tipologie di spese dovrà quindi valutare attentamente la dichiarazione dei redditi, privilegiando le voci più “convenienti” in termini di risparmio fiscale.

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