Detrazioni fiscali 2020, pagamenti in contanti: proroga in arrivo per il bancomat obbligatorio?

Anna Maria D’Andrea

07/02/2020

07/02/2020 - 16:35

condividi

Detrazioni fiscali, pagamenti in contanti vietati dal 1° gennaio 2020, ma con possibilità di proroga dell’obbligo di tracciabilità ed uso di carte e bancomat: la partita è aperta, e con il Milleproroghe 2020 si tenta di salvare le spese sostenute fino al 30 marzo.

Detrazioni fiscali 2020, pagamenti in contanti: proroga in arrivo per il bancomat obbligatorio?

Partita aperta sulle detrazioni fiscali, per le quali c’è la volontà di introdurre una proroga delle nuove regole sul divieto di pagare con denaro contante.

L’obbligo di tracciabilità delle detrazioni fiscali è stato introdotto dal 1° gennaio 2020, ed è da tale data che per quasi tutte le spese detraibili al 19% è scattato l’obbligo di uso di carte o bancomat.

Il divieto di usare il contante per le detrazioni fiscali ha creato non poca confusione, ed è questo il motivo alla base della volontà del Governo di prorogare le nuove regole al 1° aprile 2020.

La novità è al vaglio delle Commissioni e della Ragioneria Generale dello Stato, ed è stata proposta nel corso della conversione in legge del Decreto Milleproroghe 2020.

La proroga, che consentirebbe di portare in detrazione fiscale nel modello 730/2021 anche le spese pagate in contanti dal 1° gennaio 2020, dovrebbe essere fissata in circa 90 giorni, di modo da “salvare” i contribuenti che non hanno rispettato l’obbligo di utilizzo di bancomat, carte o bonifici.

Una necessità sollevata dalla Consulta Nazionale dei CAF, per la cui ufficialità sarà necessario attendere la conversione in legge del Decreto Milleproroghe 2020, attesa entro la fine del mese di febbraio.

Resta tuttavia il nodo delle coperture finanziarie.

Detrazioni fiscali e pagamenti in contanti, proroga in arrivo per il bancomat obbligatorio

Sarà una valutazione di gettito quella che determinerà la possibilità di proroga delle nuove regole sul pagamento delle spese da portare in detrazione fiscale. Dall’obbligo di tracciabilità, infatti, la Legge di Bilancio 2020 ha previsto un maggior gettito pari a circa 860 milioni per il 2021 e 496 milioni per il 2022.

Sarà quindi la Ragioneria Generale dello Stato a dare il via libera al MEF sulla possibilità di prorogare per tre mesi il divieto di uso del contante per le spese detraibili al 19%.

La necessità è evidente, considerando che ad oggi restano molti i dubbi e le perplessità dei contribuenti e che non tutti erano a conoscenza, dal 1° gennaio 2020, dei nuovi requisiti per detrarre le spese a partire dall’anno in corso.

Il banco di prova sarà il Decreto Milleproroghe 2020, attualmente in fase di conversione.

Le maggiori difficoltà riscontrate per la detrazione delle spese sostenute dal 1° gennaio 2020 riguardano l’ambito medico: anche per quelle relative a visite e prestazioni sanitarie, qualora effettuate presso strutture private o medici non accreditati con il SSN, è obbligatorio usare carte, bancomat, bonifici o assegni.

L’uso di mezzi tracciabili si scontra tuttavia con la mancanza di POS in molte di queste strutture, anche considerando che ad oggi non è prevista alcuna sanzione per chi non si dota di tali strumenti.

L’uso di bonifici o assegni diventa più complicato, soprattutto per i soggetti più anziani, che potrebbero quindi preferire rinunciare alla detrazione Irpef del 19% per evitare ulteriori complicazioni.

Sono queste le ragioni che hanno portato il MEF ad accogliere le richieste avanzate in primo luogo dalla Consulta Nazionale dei CAF, che lamenta la mancanza di chiarimenti ufficiali da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Detrazioni fiscali 2020, proroga uso contanti: i CAF chiedono chiarimenti

Per avere certezze sarà necessario attendere: la conversione in legge del Milleproroghe arriverà entro la fine di febbraio 2020.

Chissà se entro tale data arriveranno almeno chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate sulle nuove regole in merito al pagamento delle spese da portare in detrazione fiscale dal 2020.

Per ora tutto tace, ed è questo uno dei primi motivi che ha portato la Consulta Nazionale dei CAF ad appellarsi all’Amministrazione Finanziaria.

Come affermato da Massimo Bagnoli e Mauro Soldini, coordinatori della Consulta, crescono le preoccupazioni dei contribuenti e dei professionisti, che necessitano di chiarimenti sull’applicazione dell’obbligo di tracciabilità. Tra questi, ci si chiede quali siano i documenti da conservare, così come se vi siano regole da seguire in merito all’intestazione di carte o bancomat e soggetto che beneficia della detrazione Irpef.

La richiesta è quindi quella di salvaguardare i contribuenti, anche richiamando a quanto previsto dallo Statuto del Contribuente, che concede 60 giorni di tutela per adeguarsi ai nuovi adempimenti fiscali.

Quale sarà l’esito delle richieste avanzata dai CAF non è ancora dato saperlo. Si spera in un intervento chiarificatore immediato, che consenta ai contribuenti di avere le idee chiare sulla possibilità o meno di portare in detrazione fiscale le spese pagate con contanti.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO