Detrazioni figli a carico con assegno unico, le istruzioni per il 730/2024

Patrizia Del Pidio

19 Aprile 2024 - 08:02

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Nella dichiarazione dei redditi con 730/2024 è necessario procedere a un doppio calcolo per avere le detrazioni figli a carico dopo il compimento dei 21 anni.

Detrazioni figli a carico con assegno unico, le istruzioni per il 730/2024

Detrazioni figli a carico nel 730/2024: se nel corso del 2023 il figlio ha compiuto i 21 anni, per ottenerle bisogna procedere al doppio calcolo. Questa è una delle eredità lasciate dall’introduzione dell’assegno unico per i figli che lascia in vigore le detrazioni per i figli a carico solo a chi ha compiuto i 21 anni di età e non beneficia più della misura di sostegno alla genitorialità che l’Inps eroga mensilmente.

La dichiarazione dei redditi permette, qualora il figlio durante il 2023 ha cessato di aver diritto all’assegno unico per aver compiuto i 21 anni, di richiedere le detrazioni per la restante parte dell’anno.

Il modello 730 prevede diverse colonne:

  • una per i mesi di carico totali;
  • una con la percentuale di carico;
  • una per i mesi di carico per i figli che hanno compiuto i 21 anni.

Modello 730 e figli a carico: come fare il doppio calcolo tra assegno unico e detrazioni

L’ingresso dell’assegno unico nel panorama dei sostegni alle famiglie ha completamente stravolto il sistema di supporto economico. L’intervento normativo che riconosce le detrazioni per i figli a carico solo con 21 anni o più ha anche soppresso:

  • la maggiorazione di 200 euro per ciascun figlio prevista per le famiglie con più di tre figli;
  • l’ulteriore detrazione di 1.200 euro prevista per le famiglie con più di quattro figli;
  • le maggiorazioni delle detrazioni che riguardavano i figli di età inferiore a tre anni, portatori di handicap ovvero i contribuenti con più di tre figli.

Il modello 730/2024, in ogni caso, permette di richiedere le detrazioni per i figli con età superiore ai 21 anni compilando la colonna 10.

Dichiarazione dei redditi, detrazioni figli a carico: come compilare il modello 730

Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate ricordano anche di compilare il prospetto con i dati dei figli per i quali le detrazioni per i figli a carico non spettano.

Secondo l’articolo 12, comma 4-ter del Tuir, per i figli con meno di 21 anni «fiscalmente a carico», anche se non spettano più le detrazioni per figli a carico, continuano a spettare le detrazioni e le deduzioni previste per oneri e spese sostenute nel loro interesse, così come le iniziative di welfare aziendale di cui all’articolo 51, comma 2, del Tuir.

Per quanto riguarda le detrazioni per figli a carico si ricorda che gli sgravi Irpef per carichi di famiglia sono rapportati a mese e competono dal mese in cui si sono verificate a quello in cui sono cessate le condizioni richieste.

L’ulteriore detrazione per famiglie numerose, cioè quella con almeno quattro figli a carico, ora non più in vigore, ma si può applicare fino al 28 febbraio 2022. Inoltre, in caso di incapienza dell’imposta lorda rispetto alle detrazioni spettanti, il contribuente con almeno quattro figli a carico aveva diritto a un credito per un importo pari alla quota della detrazione che non aveva trovato capienza nell’imposta dovuta.

Come si compila il quadro per i familiari a carico per i figli

Nella compilazione del quadro familiari a carico i figli vanno indicati nei righi da 2 a 5.
Nel rigo 2 devono essere indicati i dati relativi al primo figlio.

Nella Colonna 1: barrare la casella ‘F1’ se il familiare indicato è il primo figlio a carico (vale a dire quello di età anagrafica maggiore tra quelli a carico e non necessariamente il primogenito) e la casella ‘F’ per i figli successivi al primo.

Nella Colonna 3: barrare la casella ‘D’ se si tratta di un figlio con disabilità. Se viene barrata questa casella non è necessario barrare anche la casella ‘F’.

Nella Colonna 4 (codice fiscale): indicare il codice fiscale di ciascuno dei figli, tranne di quelli in affido preadottivo. Il codice fiscale dei figli e degli altri familiari a carico deve essere indicato, anche se non si fruisce delle relative detrazioni, che sono attribuite interamente a un altro soggetto (o non spettano perché il figlio rientra nel bacino di beneficiari dell’assegno unico).

Nella Colonna 5 (n. mesi a carico): indicare il numero dei mesi dell’anno durante i quali il familiare è stato a carico (‘12’ se il familiare è stato a carico per tutto il 2023). Se, invece, è stato a carico solo per una parte del 2023, riportare il numero dei mesi corrispondenti.

Nella Colonna 7 (percentuale): indicare la percentuale di detrazione spettante. La detrazione per figli a carico non può essere ripartita liberamente tra entrambi i genitori. Se i genitori non sono legalmente ed effettivamente separati la detrazione per figli a carico deve essere ripartita nella misura del 50 per cento ciascuno a meno che non decidono di comune accordo di assegnare l’intera detrazione al genitore con reddito più alto. In particolare nella casella di colonna 7 indicare per ogni figlio a carico:

  • ‘100’ se la detrazione è richiesta per intero;
  • ‘50’ se la detrazione è ripartita tra i genitori;
  • ‘0’ se la detrazione è richiesta per intero dall’altro genitore.

Nella Colonna 8 (detrazione 100% affidamento figli): la casella va barrata, nel caso di affidamento esclusivo, congiunto o condiviso dei figli, dal genitore che fruisce della detrazione per figli a carico nella misura del 100 per cento.

Nella Colonna 10 (n. mesi detrazione figli 21 anni o più): indicare 12 se il figlio con 21 anni o più è stato a carico per tutto il 2023. Se, invece, è stato a carico solo per alcuni mesi, riportare il numero dei mesi corrispondenti. Ad esempio, per un figlio nato ad agosto 2002 e che ha compiuto 21 anni ad agosto 2023, indicare ‘5’. Se il figlio ha avuto meno di 21 anni per tutto il 2023, questa colonna non va compilata.

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