Si possono scaricare anche i contributi di colf e badanti ma si devono seguire le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per avere lo sconto nel modello 730/2022 o nel modello Redditi Pf.
Detrazione contributi colf e badante e deduzione nel modello 730/2023: facciamo il punto sugli importi, i requisiti e sulle istruzioni da seguire.
Spettano detrazione o deduzione per i contributi versati per colf e badanti? C’è da sottolineare che le agevolazioni fiscali spettano solo entro determinati limiti e nel rispetto di specifici requisiti.
Anche quest’anno non cambiano le regole generali relative alla compilazione del modello 730/2023: la detrazione dei contributi spetta solo per gli addetti all’assistenza personale di persone non autosufficienti, mentre la deduzione ha portata più ampia.
Bisogna in ogni caso considerare limiti e requisiti per determinare quando spettano la detrazione e la deduzione dei contributi Inps corrisposti per colf, badanti e genericamente lavoratori domestici.
Facciamo quindi il punto sulle regole per compilare il modello 730/2023, la cui scadenza è fissata al 2 ottobre. Dall’11 maggio è possibile apportare modifiche alla dichiarazione precompilata sul sito dell’Agenzia delle Entrate e procedere all’invio della stessa.
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Detrazione contributi badante nel modello 730/2023: istruzioni e requisiti
Partiamo dalla detrazione dei contributi corrisposti in favore di badanti o altro personale addetto all’assistenza personale.
La spesa a carico del datore di lavoro domestico potrà essere indicata tra gli oneri detraibili nel modello 730/2023 nel rispetto dei seguenti requisiti:
- collaboratore assunto per l’assistenza personale di persone non autosufficienti negli atti della vita quotidiana;
- nel caso di reddito complessivo non superiore a 40.000 euro.
Sono quindi due i limiti previsti.
Il primo riguarda il motivo dell’assunzione dell’addetto all’assistenza. La detrazione dei contributi Inps spetta solo se questa è necessaria per aiutare soggetti che necessitano di assistenza continuativa o che non sono in grado di svolgere autonomamente una delle seguenti attività:
- assunzione di alimenti;
- espletamento delle funzioni fisiologiche e dell’igiene personale;
- deambulazione;
- indossare gli indumenti.
Non si tratta ovviamente di informazioni da indicare nel modello 730/2023, ma che saranno considerate dall’Agenzia delle Entrate nell’eventualità di controlli.
Quindi, il contribuente che indica la quota dei contributi INPS detraibili dovrà aver cura di conservare i documenti che provano la non autosufficienza (certificato medico).
La detrazione dei contributi INPS della badante spetta anche in relazione a spese che siano state sostenute per i familiari non autosufficienti, anche non fiscalmente a carico. Non spetta invece per i contributi corrisposti in favore di colf, con inquadramento contrattuale diverso dagli addetti all’assistenza personale.
Il rimborso Irpef spettante è pari al 19% della spesa, entro il limite massimo di 2.100 euro.
Deduzione dei contributi di colf e badanti fino a 1.549,37 euro nel modello 730/2023
Alla detrazione si affianca la deduzione, agevolazione che permette di sottrarre la spesa dal reddito lordo, prima del calcolo delle tasse.
I contributi Inps di colf e badanti sono deducibili dal reddito fino a un massimo di 1.549,37 euro.
L’importo che può essere portato in deduzione fiscale nel modello 730/2023 comprende esclusivamente la quota a carico del datore di lavoro.
Sono deducibili le somme effettivamente versate applicando il principio di cassa, senza tener conto della competenza dei trimestri.
Sono deducibili anche i contributi previdenziali sostenuti per una badante assunta tramite un’agenzia interinale e rimborsati all’agenzia medesima se quest’ultima rilascia una certificazione attestante:
- gli importi pagati;
- gli estremi anagrafici;
- il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento (utilizzatore) e del lavoratore.
Ai fini della deduzione dal modello 730/2023, non è quindi necessario che il collaboratore domestico sia assunto per specifiche finalità, come previsto ai fini della detrazione Irpef del 19%.
L’importo deducibile dovrà essere indicato nel Rigo E23 (contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari) del modello 730/2023 o modello Redditi Pf, nei limiti sopra indicati.
Il datore di lavoro domestico dovrà aver cura di conservare i seguenti documenti:
- ricevute di pagamento intestate all’Inps complete della parte informativa sul rapporto di lavoro domestico (ore trimestrali, retribuzione oraria effettiva, ecc.), effettuato dal contribuente tramite c/c postale e/o MAV (pagamento mediante avviso) nel 2022;
- per le agenzie interinali, la fattura deve contenere: il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento, i dati identificativi dell’agenzia, la specificazione della natura del servizio reso e l’indicazione della quota di contributi a carico del datore di lavoro.
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