Tredicesima senza tasse in Legge di Bilancio 2026. Di quanto aumenta?

Patrizia Del Pidio

9 Settembre 2025 - 14:03

Rispunta la proposta di una tredicesima senza tasse per i lavoratori dipendenti. Di quanto aumenterebbe la gratifica natalizia?

Tredicesima senza tasse in Legge di Bilancio 2026. Di quanto aumenta?

Rispunta l’ipotesi di detassare la tredicesima, ma di quanto aumenta la mensilità aggiuntiva senza le tasse? La proposta arriva dal vicepresidente del Consiglio dei ministri Antonio Tajani che vorrebbe un intervento che interesserebbe circa 19 milioni di lavoratori.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato che la prossima legge di Bilancio non sarà una manovra correttiva, bensì una manovra per la crescita. e proprio pensando alla tipologia di interventi da inserire in essa Tajani ipotizza quella che ha definito «una proposta un po’ azzardata», ovvero la detassazione della tredicesima.

Tredicesima senza tasse, la proposta

Tajani spiega che la ricetta, per quanto riguarda la detassazione della tredicesima, ha sempre il solito obiettivo, ovvero la riduzione della pressione fiscale che grava sui lavoratori. Il vicepresidente del Consiglio non parla della misura come certa, a margine del «Forum Competitività» azzarda un «Vediamo cosa si può fare».

L’intervento riguarderebbe tutte le categorie di lavoratori dipendenti, ovvero circa 19 milioni di persone.

La detassazione della tredicesima comporterebbe uno stipendio non tassato con le normali aliquote Irpef e l’impatto sulla busta paga sarebbe non trascurabile. L’importo effettivo che resterebbe nelle tasche dei lavoratori non è uguale per tutti (l’Irpef, infatti, è un’imposta progressiva che grava maggiormente sui redditi più elevati) ma varierebbe dal 23% al 43% dello stipendio in questione.

Tredicesima, come è tassata?

La tredicesima, attualmente, è la mensilità su cui grava maggiormente l’Irpef, visto che per questo importo non sono riconosciute le detrazioni da lavoro dipendente. Corrisposta, solitamente a dicembre (da qui il nome di «gratifica natalizia») interessa tutti i lavoratori dipendenti. L’extra prevede la normale tassazione e le trattenute per i contributi previdenziali e il taglio applicato è molto più pesante di quello che colpisce solitamente gli stipendi (per la mancanza di detrazioni, in primis).

La detassazione della tredicesima garantirebbe in modo concreto ai lavoratori una somma aggiuntiva a disposizione. Tajani avverte che l’unica soluzione per fare in modo che il ceto medio si trasformi in ceto povero è quella di garantire stipendi più ricchi e la detassazione della tredicesima (come quella degli straordinari e dei premi di produzione) si dirige proprio verso questo obiettivo.

Stipendi più alti con il taglio delle tasse

Intervenire su quelle che sono le competenze straordinarie (tredicesima, straordinari e premi di produzione) potrebbe avere un impatto positivo non solo sui lavoratori, ma anche sull’economia italiana. Sugli straordinari l’idea che sta prendendo piede è quella di un doppio beneficio: prevedere un maggior guadagno per il lavoratore detassando il lavoro extra e una maggiore flessibilità nell’orario che garantirebbe alle aziende di poter far fronte ai periodi di picco produttivo. La novità che, però, interessa il maggior numero di lavoratori è la detassazione della tredicesima.

Lo scorso anno la Legge di Bilancio ha previsto il bonus tredicesima, 100 euro netti da corrispondere ai lavoratori con redditi fino a 28.000 euro con almeno un figlio a carico. Si è trattato di una misura compensativa per la mancata applicazione della detassazione delle tredicesima che ha, però, comportato un costo molto più limitato e ha interessato circa 4,5 milioni di lavoratori (con una spesa che ha gravato sui conti pubblici per 320 milioni di euro).

La detassazione della tredicesima, pur avendo un altro impatto sulla busta paga dei lavoratori, coinvolgendo un numero maggiore di persone costerebbe al Fisco circa 14,5 miliardi di euro (il gettito della gratifica natalizia è questo). Visto il costo è lecito pensare alle coperture, così come è lecito supporre che difficilmente si potrà trattare di un intervento generalizzato.

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