Denuncia ispettorato del lavoro: quando va fatta e quali sono le conseguenze

Simone Micocci

26/06/2019

26/06/2019 - 13:05

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In alcuni casi denunciare il datore di lavoro presso l’ispettorato del lavoro può essere l’unica soluzione per far valere i propri diritti; ecco quando questa è la strada consigliata.

Denuncia ispettorato del lavoro: quando va fatta e quali sono le conseguenze

In alcuni casi la denuncia all’ispettorato del lavoro è l’unico modo per il lavoratore dipendente per far valere i propri diritti. Sono diversi, infatti, i datori di lavoro che “sfruttano” i propri lavoratori, ad esempio non pagando loro lo stipendio entro i termini previsti, oppure non concedendo le ferie o non riconoscendo gli straordinari per i servizi svolti fuori dal normale orario di lavoro.

Per il lavoratore dipendente ci sono doveri e diritti; a tal proposito per controllare che da parte delle aziende ci sia il rispetto di quest’ultimi esiste un’apposita istituzione pubblica alla quale i lavoratori possono rivolgersi in caso di necessità. Dal 2015 questa istituzione è appunto l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, un’Agenzia unica che esercita le attività ispettive che prima di questa data erano affidate ad altri organi dello Stato, quali Ministero del Lavoro, Inps e Inail.

La semplificazione amministrativa quindi ha fatto sì che tutte le funzioni ispettive fossero di competenza di un solo organo, quale appunto l’ispettorato del lavoro che ha sede centrale a Roma ma è presente su tutto il territorio italiano con circa ottanta distaccamenti.

È alla sede dell’ispettorato del lavoro competente sul territorio, quindi, che il dipendente deve rivolgersi - denunciando il datore di lavoro - per far valere i propri diritti; ma quando ciò è possibile? E come fare la denuncia? Facciamo chiarezza in questa guida dedicata, partendo dall’approfondire qual è il ruolo dell’ispettorato del lavoro e quali sono le questioni di sua competenza.

Ispettorato del Lavoro: di cosa si occupa

L’ispettorato del lavoro opera in tutti quei contesti in cui il lavoratore - in quanto parte debole - non è nella condizione di difendere in maniera efficace i propri interessi.

Quindi l’ispettorato ha il compito di verificare il corretto rispetto delle leggi che regolano il rapporto di lavoro subordinato. Nel dettaglio, sono diversi gli aspetti su cui l’ispettorato effettua il proprio potere e tra i tanti segnaliamo:

  • norme in materia di lavoro;
  • tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • riconoscimento delle prestazioni dovute per infortuni sul lavoro e malattie professionali.

Possiamo riassumere quindi dicendo che quest’organo interviene ogni volta che si segnala una violazione di una norma in materia di lavoro. Ma non è tutto dal momento che l’ispettorato non ha solo un potere di controllo: questo, infatti, ha anche la facoltà di emettere circolari interpretative in materia ispettiva e sanzionatoria, così come di coordinare le attività di vigilanza sui rapporti di lavoro.

Inoltre, l’ispettorato dà informazioni utili al Ministero del Lavoro, così come anche ad Inps e Inail, per lo svolgimento e la programmazione delle attività istituzionali.

Ma concentriamoci su quando l’ispettorato è punto di riferimento per il lavoratore e su quali sono i casi pratici in cui ci si può rivolgere a quest’organo per denunciare il datore di lavoro.

Quando denunciare il datore di lavoro all’ispettorato

Come anticipato ci si può rivolgere all’ispettorato del lavoro quando ritenete che il datore di lavoro non vi stia riconoscendo alcuni dei vostri diritti. Il consiglio che vi diamo è di rivolgervi a quest’organo solo in un’ultima istanza, ossia quando già avete fatto presente la questione al datore di lavoro - ad esempio inviandogli un sollecito - e non siete riusciti comunque a cambiare lo stato delle cose.

Se il datore di lavoro non risponde alle vostre richieste, quindi, l’ultima strada potrebbe essere quella di denunciarlo davanti all’ispettorato del lavoro, dove i funzionari ricoprono la qualifica di ufficiali della polizia giudiziaria a tutti gli effetti di legge.

Volendo fare alcuni esempi pratici, possiamo dire che la denuncia all’ispettorato del lavoro è utile nei casi di:

  • erronea qualificazione del rapporto di lavoro;
  • straordinari non pagati;
  • mancato riconoscimento dei diritti riconosciuti ai lavoratori per maternità e paternità;
  • obbligo di svolgere mansioni inferiori a quelle indicate dal contratto di lavoro;

Questi sono solo alcuni esempi: vista la moltitudine di norme che tutelano il dipendente nei confronti del proprio datore di lavoro, infatti, sono diverse le fattispecie nelle quali ci si può rivolgere all’ispettorato del lavoro.

Come fare denuncia e quali sono le conseguenze

Per fare la denuncia contro il datore di lavoro non sono richieste delle procedure particolarmente complesse: è sufficiente rivolgersi alla sede dell’ispettorato competente sul territorio ed esporre il vostro problema al funzionario incaricato.

Ricordate però che questo per poter procedere con la denuncia ha bisogno di alcuni dati e documenti, quali:

  • dati identificativi dell’azienda;
  • dati identificativi del titolare dell’azienda;
  • contratto di lavoro con il quale si è stati assunti;
  • qualifica e mansioni indicate dal contratto;
  • buste paga;
  • prove documentali che dimostrano l’irregolarità da voi denunciata;
  • dati di eventuali testimoni.

Questi dati e documenti vengono poi protocollati insieme al verbale della denuncia, il quale dovrà essere sottoscritto dal lavoratore. La denuncia infatti non può essere anonima: tuttavia questa è coperta dal segreto, con la legge che tutela la riservatezza del denunciante.

Quali sono le conseguenze della denuncia? A questo punto voi non dovrete fare più nulla dal momento che sarà l’ispettorato del lavoro ad effettuare i controlli necessari per verificare che effettivamente quanto da voi sostenuto corrisponde alla realtà dei fatti.

Solitamente alla denuncia segue un’ispezione alla quale può seguire una sanzione nei confronti del datore di lavoro. Questo, ad esempio, avviene nei casi in cui la segnalazione riguarda il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sul posto di lavoro, oppure la presenza di dipendenti assunti senza regolare contratto.

Nel caso invece di mancato pagamento dello stipendio, invece, l’Ispettorato convocherà direttamente il datore di lavoro cercando una conciliazione tra le parti; lo stesso vale per ferie non concesse, o TFR non riconosciuto.

In ogni caso l’ispettorato si fa garante dei diritti che la legge riconosce al dipendente; ecco perché quella di segnalare un datore di lavoro inadempiente è forse il miglior modo per ripristinare una situazione di legalità.

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