Decreto sblocca cantieri, attese novità fiscali per le imprese

Anna Maria D’Andrea

18 Marzo 2019 - 18:15

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Decreto sblocca cantieri con importanti novità fiscali per le imprese. Nel pacchetto crescita sul quale sta lavorando il Governo vi è l’ipotesi del ritorno del super ammortamento per gli investimenti effettuati nel 2019 e la riduzione strutturale dell’Ires al 20%.

Decreto sblocca cantieri, attese novità fiscali per le imprese

Decreto sblocca cantieri con leva fiscale per stimolare gli investimenti delle imprese.

Potrebbero essere le misure fiscali le principali novità del decreto che mercoledì dovrebbe arrivare al tavolo del Consiglio dei Ministri.

Il testo del provvedimento circolato nelle ultime ore già prevede una serie di novità importanti, dalla riduzione dell’IMU fino alla detrazione degli interessi passivi del mutuo per chi acquista immobili da destinare alla locazione.

Ma, accanto alle misure già messe nero su bianco, le novità fiscali potrebbero andare ben oltre e trasformare lo sblocca cantieri in una vera e propria manovra-bis per stimolare gli investimenti.

Un pacchetto crescita che, secondo le anticipazioni pubblicate dal Sole24Ore, sarà sottoposto al vaglio del Governo in settimana. Non è chiaro se sarà un provvedimento separato o se sarà il decreto sblocca cantieri a cambiare veste e trasformarsi in un intervento più complesso, volto a stimolare gli investimenti e la crescita.

Tra le misure al vaglio del Governo vi sarebbe il super ammortamento, che potrebbe ritornare in vigore anche per gli investimenti effettuati nel 2019, così come una progressiva riduzione dell’Ires per le imprese, misura correttiva della mini-Ires di difficile applicazione.

Decreto sblocca cantieri, le novità fiscali per le imprese

Partiamo dalle novità fiscali messe attualmente nero su bianco nel testo del decreto sblocca cantieri circolato nelle ultime ore.

Per stimolare gli investimenti nel mattone, il provvedimento prevede, per chi acquista un immobile da affittare, dopo aver realizzato lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica, le seguenti agevolazioni:

  • la riduzione del 50% dell’imposta di registro;
  • la riduzione dell’IMU per i primi quattro anni, sia nel caso di locazione con patti in deroga che di affitto a canone concordato;
  • la detrazione degli interessi passivi del mutuo per chi acquista immobili da dare in affitto (agevolazione ad oggi prevista soltanto per l’acquisto della prima casa);
  • la riduzione da 10 a 5 anni del periodo per fruire delle detrazioni Irpef riconosciute dal bonus ristrutturazioni, ecobonus e bonus mobili.

L’obiettivo della proposta, che è parte delle modifiche a firma Lega, è quello di favorire un incremento di gettito per l’Erario, dovuto all’incremento dell’attività edilizia e all’emersione del nero sulle ristrutturazioni e sugli affitti.

Per chi acquista immobili ed intende beneficiare delle agevolazioni previste dal decreto sblocca cantieri sarà obbligatorio non solo rispettare tutti gli adempimenti previsti, ma anche stipulare entro 30 mesi dall’acquisto un regolare contratto di locazione.

Sblocca cantieri, detrazione del 65% per le ristrutturazioni di edifici rurali

Agevolazioni potenziate per il recupero dell’architettura rurale, ovvero insediamenti agricoli, edifici e fabbricati realizzati tra il XIII ed il XIX secolo. La novità prevista dalla bozza del decreto sblocca cantieri rientra nel capitolo dei benefici riconosciuti per la valorizzazione dell’architettura rurale e prevede la possibilità di portare in detrazione il 65% delle spese sostenute per le ristrutturazioni di tali tipologie di immobili ma non solo.

Per dare una spinta alla valorizzazione degli edifici rurali, il testo del decreto prevede la possibilità di cedere il credito al fornitore, nonché di cumulare incentivi diversi, tra cui ecobonus e sisma bonus.

Misure volte ad evitare l’abbandono di edifici soggetti a particolari vincoli, per i quali tuttavia lo sblocca cantieri prevede la possibilità di cambio di destinazione d’uso e l’inserimento di impianti tecnologici, purché resti inalterata “l’immagine complessiva della tipologia architettonica”.

Non solo sblocca cantieri, in arrivo un decreto per la Crescita: super ammortamento e riduzione Ires al 20%

Un decreto “sblocca Italia” in parallelo allo sblocca cantieri? L’indiscrezione avanzata negli ultimi giorni è che il Consiglio dei Ministri in programma per mercoledì 20 marzo 2019 potrebbe rivelarsi ricco di novità.

Secondo quanto anticipato da Marco Mobili e Gianni Trovati sulle pagine del Sole24Ore, il Governo avrebbe messo a punto una vera e propria manovra-bis per stimolare crescita ed investimenti.

Un provvedimento composto da ben 35 articoli con importanti novità fiscali, dal super ammortamento, che potrebbe ritornare in vita anche per gli investimenti effettuati nel 2019, fino alla riduzione strutturale dell’Ires dal 24% al 20%.

Il super ammortamento al 130% potrebbe quindi ritornare applicabile alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali fino ad un massimo di 2,5 milioni di euro e fino al prossimo 31 dicembre.

La riduzione strutturale dell’Ires, invece, dovrebbe prendere il posto della controversa mini-Ires del 15% introdotta dalla Legge di Bilancio 2019, per la quale il Governo è pronto ad un passo indietro e all’ammissione della sua difficile applicazione.

Per le conferme sarà necessario pazientare. Quel che è chiaro è che tra gli obiettivi del Governo vi è quello di stimolare l’economia ed i nuovi investimenti, puntando sull’appeal di sconti ed agevolazioni di natura fiscale.

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