Decreto fiscale approvato dal Cdm del 12 giugno, cosa conterrà? Vediamo tutte le misure approvate su proroghe di scadenze e imposte.
Il Decreto fiscale è stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 12 giugno 2025. Lo schema di decreto legge si inserisce nel quadro della più ampia riforma fiscale e introduce semplificazioni per i redditi da lavoro autonomo, novità per il riporto delle perdite, per la deduzione del costo del lavoro, su reverse charge e split payment e per differire i termini di versamento delle imposte sui redditi.
In attesa che il testo sia pubblicato in Gazzetta Ufficiale esaminiamo i temi che il decreto tocca nello specifico.
Semplificazioni per il reddito da lavoro autonomo nel decreto fiscale
Il testo introduce significative semplificazioni per la determinazione del reddito da lavoro autonomo e nel particolare:
- deducibilità delle spese di vitto, alloggio e viaggio sostenute all’estero con mezzi di pagamenti non tracciabili (resta, invece, l’obbligo della tracciabilità per le spese di rappresentanza);
- per la dichiarazione dei redditi per il periodo di imposta 2024 le plusvalenze derivanti da cessione di partecipazioni in associazioni e società devono essere considerate come redditi diversi;
- nella dichiarazione relativa al 2024 gli interessi e gli altri proventi finanziari percepiti esercitando arti e professioni vanno indicati come redditi da capitale;
- possibilità di usufruire dell’extra deduzione del costo del lavoro anche in caso di presenza di rapporti di collegamento tra la società da cui proviene il nuovo dipendente assunto.
Ulteriori semplificazioni sono previste per:
- calcolo della determinazione del riporto delle perdite;
- determinazione della maggiore deduzione del costo del lavoro (chi più assume meno paga) eliminando il riferimento alle società collegate;
- calcolo del regime per le società estere controllate (CFC) sia nell’ambito del calcolo dell’imposta minima nazionale del Pillar 2, sia nell’ambito del regime opzionale per il calcolo della CFC introdotto dalla riforma fiscale.
Decreto fiscale: proroga versamento imposte 2025
La data per il versamento delle imposte sui redditi subisce una proroga. Inizialmente previsto per il 30 giugno 2025, come accaduto sempre negli ultimi anni, il termine è differito al 21 luglio (visto che il 20 cade di domenica) per i soggetti Ise e forfettari. La proroga riguarda i versamenti da effettuare risultanti dalle dichiarazioni fiscali (dichiarazione dei redditi, Irap e Iva).
Possono beneficiare della proroga:
- soggetti Isa;
- soggetti che presentano cause di esclusione dagli Isa;
- forfettari;
- soggetti che aderiscono a regimi di vantaggio;
- i soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese che applicano gli ISA.
Per le persone fisiche che non esercitino attività di impresa il termine ultimo per il versamento delle imposte sui redditi resta fissato al 30 giugno.
Proroga Imu nel decreto fiscale
Il termine concesso ai Comuni per l’approvazione delle delibere Imu con il nuovo prospetto è allungato fino al 15 settembre. In questo modo si evita di applicare le aliquote base per il saldo qualora i Comuni non siano riusciti a provvedere entro il 28 febbraio.
Reverse charge e split payment, cosa cambia
Il decreto porta delle novità anche in ambito Iva per quel che riguarda le regole del reverse charge. L’inversione contabile viene estesa anche agli appalti di trasporto merci e viene eliminato il requisito della prevalenza della mano d’opera subordinando l’efficacia al rilascio di una specifica autorizzazione.
Per lo split payment viene sospesa l’applicazione, dal 1° luglio al 31 dicembre 2025, per determinati soggetti.
Proroga dichiarazioni fiscali 2024
Per le dichiarazioni dei redditi e Irap scadute il 31 ottobre 2024 è considerato tempestivo l’invio entro l’8 novembre 2024, senza diritto di rimborso nel caso siano state versate somme per regolarizzare l’invio con ravvedimento operoso.
Regime impatriati, modifiche nel decreto fiscale
Novità riguardano anche il regime fiscale per gli impatriati, coloro che possono godere di regimi fiscali agevolati rientrando in Italia. Si elimina la possibilità di cumulo che permetterebbe di aumentare a dismisura il vantaggio fiscale sommando l’accesso al regime base per i rientri con quello di specializzati (docenti e ricercatori).
Si modifica anche il cumulo che può essere fatto tra il regime degli impatriati e quello dei “Paperoni” (quest’ultimo prevede un’imposta forfettaria di 200.000 euro) per i redditi prodotti all’estero. La preclusione parte già dal periodo di imposta 2024.
Proroga sugar tax rimandata
Dal 1° luglio dovrebbe entrare in vigore la sugar tax, la tassazione sulle bevande zuccherate. Il decreto fiscale non contiene una proroga, ma è rimandata a un decreto successivo.
L’entrata in vigore della sugar tax è rimandata ulteriormente di altri 6 mesi, ma va considerato che si tratta dell’ottava proroga in 5 anni.
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