Decreto bollette approvato, tutte le novità su oneri di sistema, Iva e bonus gas e luce

Giorgia Bonamoneta - Giacomo Andreoli

28/03/2023

29/03/2023 - 11:35

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Con il nuovo decreto bollette il governo Meloni rinnova gli aiuti in bolletta su gas e luce, ma nel testo c’è spazio anche per novità sullo stipendio dei sanitari e sul fisco.

Decreto bollette approvato, tutte le novità su oneri di sistema, Iva e bonus gas e luce

Il governo Meloni ha deciso di confermare la maggior parte degli aiuti in bolletta su gas e luce, ma alcuni subiranno delle modifiche, con possibili rincari nell’immediato, forse poi compensati nei prossimi mesi dai ribassi di mercato. Non manca il rinnovo del bonus sociale destinato alle famiglie più povere e la conferma degli sconti su Iva e oneri di sistema per quanto riguarda il gas.

Confermati i sostegni già annunciati, come il bonus che punta al risparmio energetico. Questo è stato previsto senza limiti Isee, quindi per tutti i cittadini e avrà inizio a partire dal prossimo 1° ottobre. Novità anche per le imprese, che saranno sostenute attraverso soluzioni specifiche.

In ogni caso, un po’ come fosse un decreto omnibus, nel testo compaiono anche novità per gli stipendi di chi lavora nella sanità e sul fisco. Vediamo nel dettaglio tutte le novità del decreto.

La proroga degli sconti sul gas

Il decreto prevede il taglio dell’Iva al 5% sul gas, che viene prorogato per il secondo trimestre dell’anno e viene esteso anche al teleriscaldamento e all’energia termica prodotta con il metano.

In considerazione della riduzione dei prezzi del gas naturale all’ingrosso - si legge nel testo - le aliquote negative della componente tariffaria UG2C applicata agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno sono confermate limitatamente al mese di aprile 2023, in misura pari al 35% del valore applicato nel trimestre precedente”.

Il risultato, per l’Unione nazionale consumatori, sarà una stangata su base annua pari a 298 euro. Anche se gli oneri sono formalmente e apparentemente zero, siccome in questo trimestre sono addirittura negativi, per l’organizzazione è ora come se venissero ripristinati al 65%.

Tuttavia da qui a settembre, secondo Alessandro Lanza, docente di Energy and environmental policy della Luiss e direttore della Fondazione Eni, da qui a settembre una famiglia media dovrebbe pagare circa 400 euro in meno su base annua sul gas per dinamiche di mercato. La differenza tra questa previsione e l’aggravio previsto dal governo sembra quindi comunque positiva per i cittadini.

La conferma del bonus sociale

Confermato, poi, il bonus gas e luce per le famiglie meno abbienti, che copre quasi tutti gli aumenti in bolletta dell’ultimo anno e mezzo. La platea di beneficiari, come da legge di Bilancio 2023, comprende i nuclei familiari con Isee fino a 15mila euro. Il bonus bollette spetta in condizioni di disagio economico o in baso di famiglie numerose, nello specifico:

  • un Isee fino a 12mila euro nel 2022, e di 15mila euro nel 2023;
  • famiglie con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e Isee non superiore a 20.000 euro;
  • titolari di reddito o pensione di cittadinanza.

Per chi ha un Isee familiare tra 9.530 e 15.000 euro, con meno di 4 figli, lo sconto per il 2023 è riconosciuto all’80%.

Il nuovo bonus riscaldamento per il gas

Arriva poi dal primo ottobre e fino a fine anno un contributo per le famiglie, erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche, con riferimento a ciascun dei mesi di ottobre, novembre e dicembre, da elargire nel caso in cui la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso superi una certa soglia, ancora da stabilire.

"L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente - si legge - determina le modalità applicative e la misura del contributo, tenendo conto dei consumi medi di gas naturale nelle zone climatiche. Le famiglie destinatarie sono diverse da quelle destinatarie del bonus sociale”.

Cosa cambia sulla bolletta elettrica

Dal prossimo aggiornamento tariffario torneranno in vigore gli oneri sull’elettricità. Gli oneri di sistema sull’energia elettrico valgono circa il 20% del costo della bolletta (in alcuni casi arrivano fino al 22%).

Secondo Arera, però, nel secondo trimestre del 2022 il costo dell’energia elettrica dovrebbe scendere del 20%. L’aumento del prezzo da aprile, quindi, dovrebbe essere compensato in gran parte.

Per Davide Tabarelli, presidente di Nomisma, la bolletta dell’elettricità della famiglia media, considerando l’andamento dei prezzi di mercato, potrebbe scendere nei prossimi mesi di 600 euro su base annua. L’aumento degli oneri di sistema potrebbe però ridurre fortemente questo sconto.

Dl bollette, le novità sui crediti d’imposta

Fino al 30 giugno vengono poi riconosciuti ancora i crediti d’imposta alle imprese. Il contributo va a quelle imprese i cui costi per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del primo trimestre dell’anno 2023 e al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, hanno subìto un incremento superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Le agevolazioni sono riconosciute anche alle imprese consumatrici di gas, sia ad alto che a basso livello.

Fisco, cosa cambia per le cartelle esattoriali

Quanto al fisco il decreto darà più tempo per sanare le irregolarità formali e per il ravvedimento speciale. Viene così modificato il calendario della tregua fiscale introdotta dalla legge di bilancio. Slitta di sette mesi (al 31 ottobre) la data per la prima rata per regolarizzare le irregolarità, le infrazioni e l’inosservanza di obblighi o adempimenti, di natura formale, commesse fino al 31 ottobre dello scorso anno.

Per il ravvedimento speciale sulle dichiarazioni validamente presentate per il periodo d’imposta al 31 dicembre 2021 e precedenti, la prima rata slitta dal 31 marzo al 30 settembre di quest’anno.

Arriva quindi la possibilità di adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento. Sono definibili anche le controversie pendenti al 31 gennaio 2023 davanti alle corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado con oggetto atti impositivi.

Sanità, le novità per il personale del pronto soccorso

Diverse, infine, le novità in campo sanitario: stipendi più alti nei pronto soccorso, riduzione dei medici gettonisti, più flessibilità per ricorso a specializzandi e titoli esteri e aggravante penali per le aggressioni a medici e infermieri.

Per chi presta servizio per le attività di urgenza-emergenza arriveranno non solo buste paghe più pesanti, ma anche vari altri incentivi (compresi quelli per la stabilizzazione). Il tentativo è quello di attutire la carenza di personale sanitario nei servizi di emergenza.

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