Decreto anticipi è legge, cosa prevede? Novità su tasse, bonus e rottamazione

Patrizia Del Pidio

15 Dicembre 2023 - 10:09

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Il Decreto Anticipi diventa Legge e porta una serie di novità che riguardano la rottamazione, gli affitti brevi, le tasse e lo smart working, vediamo quali.

Decreto anticipi è legge, cosa prevede? Novità su tasse, bonus e rottamazione

Il Decreto Anticipi, collegato alla Legge di Bilancio 2024, è Legge e conclude il suo iter parlamentare con 164 voti favorevoli e 115 contrari. Con i suoi 24 articoli introduce una serie di novità che vanno dalla proroga della rottamazione quater all’esenzione Iva per gli interventi di chirurgia estetica.

Il voto del decreto si è andato a incrociare con quello della manovra che dovrebbe arrivare a Montecitorio il 20 dicembre. Proprio sulla Legge di Bilancio 2024, però, si annuncia battaglia con l’opposizione sulla questione tagli delle pensioni dei dipendenti pubblici. Cosa prevede il decreto Anticipi quest’anno?

Cosa prevede il decreto Anticipi?

Governo e maggioranza hanno puntato a un iter (con relativa approvazione) veloce per dare prova di una compattezza, in vista del voto di fiducia alla Manovra.

Il dl Anticipi serve per anticipare, appunto, al 2023 alcuni interventi che avrebbe dovuto contenere la manovra, questo soprattutto per alleggerire il bilancio dello Stato per il prossimo anno.

Il via libera più importante è sicuramente quello che permette, già dal 2023 di provvedere al conguaglio della perequazione della pensione, ma è previsto anche l’anticipo a dicembre 2023 dell’aumento dell’indennità di vacanza contrattuale per il personale del pubblico impiego assunto con contratto a tempo indeterminato.

Uno degli interventi più attesi dai lavoratori del settore privato è la proroga dello smart working, che sarà accompagnata anche da un rafforzamento del bonus psicologo che potrebbe vedere la dote a copertura raddoppiata. Riduzione dell’Iva sugli integratori alimenta, cancellazione dell’Iva sugli interventi di chirurgia estetica e novità sul Codice identificativo nazionale per gli affitti brevi fanno solo da cornice a numerosi altri interventi che riguardano anche la Nuova Sabatini, il Consiglio Superiore della Magistratura e l’Agenzia delle Entrate. Vediamo tutte le novità allo studio e cosa potrebbe cambiare con l’entrata in vigore del decreto.

Pensioni e stipendi pubblico impiego

Il conguaglio della rivalutazione delle pensioni, atteso il 1° gennaio 2024, è stato anticipato a dicembre 2023. In questo modo i pensionati, già nella pensione di dicembre, riceveranno l’aumento dell’assegno previdenziale pari allo 0,8%, ovvero la differenza tra l’inflazione provvisoria applicata a gennaio 2023 (7,3%) e quella definitiva effettivamente registrata (8,1%). Oltre all’aumento mensile, ovviamente, i pensionati troveranno la differenza in questione anche riferita a tutti i mesi del 2023 (da gennaio a novembre) in cui hanno percepito una perequazione più bassa di quella spettante.

Altro punto importante previsto dal decreto Anticipi riguarda i dipendenti pubblici che riceveranno l’aumento per il conguaglio di vacanza contrattuale, ovvero sul tempo trascorso dall’ultimo rinnovo contrattuale che è ormai scaduto. L’importo spettante va dai 700 euro ai 2.000 euro circa, ma non spetterà a tutti coloro che sono alle dipendenze della pubblica amministrazione. A riceverlo saranno insegnanti, medici e lavoratori dei ministeri.

Proroga rottamazione quater

Il decreto prevede anche la proroga della rottamazione quater che permette a chi non ha saldato per tempo (entro il 31 ottobre e il 30 novembre) la prima e la seconda rata della definizione agevolata.

La proroga permette di pagare entrambe le rate già scadute in un’unica soluzione entro il 18 dicembre per non decadere dalla rottamazione 2023.

Novità smart working

Arriva la proroga dello smart working fino al 31 marzo 2024 per i genitori di figli under 14 e per i lavoratori fragili. Attualmente il lavoro agile per queste categorie di lavoratori è previsto solo fino al 31 dicembre 2023.

La proposta di proroga era stata già avanzata con il decreto Proroghe, l’emendamento, però, non era passato ed è stato nuovamente proposto nel decreto Anticipi.

Con il decreto Anticipi dovrebbe arrivare anche un rafforzamento del bonus psicologo visto che la dotazione finanziaria potrebbe essere modificata da un emendamento che prevede il passaggio delle risorse da 5 a 10 milioni di euro per il 2023. La cosa potrebbe permettere a un numero maggiore di cittadini di fruire del beneficio.

Il bonus psicologo, infatti, era stato prorogato con 5 milioni di euro nel 2023 e altri 8 milioni di euro per il 2024. Ora, con l’emendamento in questione, ai 5 milioni di euro di dote previsti per quest’anno, se ne dovrebbero aggiungere altrettanti, coperti da fondi ministeriali.

Il bonus, per il 2023, passa da 600 euro a persona a 1.500 euro per ogni beneficiario e può essere richiesto da chiunque abbia un Isee non superiore ai 50mila euro.

Iva interventi estetici azzerata

Molta curiosità è stata sollevata dall’emendamento che prevede la cancellazione dell’Iva per la chirurgia estetica, ma lo sconto totale riguarda solo gli interventi a scopi terapeutici, finalizzati al benessere psico fisico del paziente o volti a curare malattie. Per poter godere dello sconto, in ogni caso, gli interventi devono essere certificati da apposita documentazione medica.

Novità codice per gli affitti brevi e multe

I proprietari di appartamenti da affittare ai turisti dovranno dotarsi di un Codice identificativo nazionale (Cin) da esporre sulla porta dell’immobile posto in affitto. Chi non si adegua alla novità ed è trovato sprovvisto di Cin rischia multe da 800 fino a 8.000 euro, chi, invece, non lo espone rischia una multa da 500 a 5.000 euro.

Multe in arrivo anche per chi affitta in forma imprenditoriale: in questo caso la mancanza della Scia comporta una multa da 2.000 a 10.000 euro.

Altra novità sugli affitti brevi, poi, è prevista anche dalla manovra che aumenta la cedolare secca dalla seconda casa con affitto breve al 26%.

Iva al 10% per gli integratori alimentari

Un altro emendamento prevede che tutti gli integratori alimentari in commercio, indipendentemente dalla forma, siano assoggettati a Iva al 10% visto che ricadono nelle “preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove”, soggette ad Iva al 10%.

Le altre novità nel decreto Anticipi

Anche se le misure di maggior rilievo, senza alcun dubbio, sono quella relativa allo smart working, quella che riguarda il bonus psicologo e gli affitti brevi, nel decreto Anticipi trovano spazio anche altre novità.

Ok definitivo anche per il rinvio della seconda rata Irpef per autonomi e professionisti, quella relativa all’acconto del 30 novembre. Da quest’anno si dovrà pagare entro il 16 gennaio (2024) o in un’unica soluzione o dilazionata in 5 rate mensili.

La Nuova Sabatini dovrebbe essere oggetto di una semplificazione nella presentazione delle domande con l’obiettivo di rendere più semplice l’accesso al credito delle imprese.

Novità anche sul fronte Agenzia delle Entrate che vede una norma stabilire che per transazioni tributaria di cifre superiori ad una certa cifra sia la struttura centrale ad esprimere un parere e non quelle locali.

L’indennità dei componendi del Consiglio Superiore della Magistratura viene assimilata a quella dei lavoratori dipendenti.

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