Italia: il debito pubblico è tornato a salire secondo le ultime rilevazioni di Bankitalia. Tutti i dettagli da poco resi noti sul mercato.
Il debito pubblico italiano è risalito a marzo, il tutto dopo aver mostrato una sostanziale stabilità nel mese di febbraio.
A fornire un quadro quanto più possibile dettagliato è stata ancora una volta Bankitalia, che ha alzato il velo sui conti del Belpaese nel tradizionale bollettino statistico appena reso noto sul mercato.
Dal report, come accennato, è emerso un nuovo aumento del debito pubblico italiano che dai 2.286 miliardi di euro di febbraio è salito su quota 2.302 miliardi di euro. Nonostante l’aumento, il dato è riuscito comunque a mantenersi al di sotto dei massimi registrati a luglio 2017, quando l’indebitamento delle pubbliche amministrazioni è schizzato su quota 2.308 miliardi.
(L’andamento del debito pubblico italiano così come registrato da Bankitalia nel corso degli ultimi anni. Fonte: Banca d’Italia)
Alla luce di quanto detto viene da chiedersi quali componenti abbiano pesato in misura maggiore sull’andamento del debito pubblico nel mese di marzo. Sicuramente il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche a 20,1 miliardi ha giocato un ruolo dominante, nonostante la compensazione effettuata dalle minori disponibilità liquide del Tesoro a 44,8 miliardi.
Nel mese di riferimento, poi, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio statale hanno registrato un sostanziale immobilismo rispetto a febbraio e si sono attestate su quota 28,5 miliardi. Nel complesso dei primi tre mesi del 2018, invece, le entrate tributarie sono state pari a 91,7 miliardi.
Al netto di quanto fino ad ora riportato vale comunque la pena di notare che il debito pubblico italiano oggi non è poi così lontano dai massimi di luglio 2017. Il prossimo appuntamento con Bankitalia alzerà il velo sui conti del mese di aprile.
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