Debiti col Fisco, le regole per pagare a rate le cartelle nel 2024

Nadia Pascale

25 Marzo 2024 - 09:54

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Si può chiedere la rateizzazione delle cartelle esattoriali? «Sì», anche per piccoli importi. Ecco le regole per chiedere la rateizzazione fino a 120 rate in caso di difficoltà e i moduli.

Debiti col Fisco, le regole per pagare a rate le cartelle nel 2024

Chi è in difficoltà con i pagamenti delle cartelle esattoriali può chiedere la rateizzazione. Si tratta di una soluzione efficace in quanto consente di evitare la riscossione coattiva e permette di pagare in comode rate con interessi tutto sommato non elevati.

La prima cosa da sottolineare è che una volta richiesta la rateizzazione, pagando la prima rata si evitano anche pignoramenti e sono sospesi quelli già intrapresi.

La rateizzazione deve essere chiesta a decorrere dal giorno in cui il contribuente ha ricevuto la cartella di pagamento, ma comunque entro 60 giorni dalla notifica.
Ricordiamo che l’eventuale rigetto dell’istanza deve essere motivato dall’Agenzia Entrate-Riscossione. Dal momento dell’accettazione dell’istanza non possono essere iniziate procedure esecutive, mentre con il pagamento della prima rata sono sospese le procedure esecutive eventualmente avviate tra cui anche il fermo auto.

Facciamo il punto delle regole per chiedere la rateizzazione del proprio debito fiscale.

Cartelle, cambiano le regole per pagare a rate

La cartella di pagamento è l’atto con il quale l’Agenzia delle Entrate-Riscossione richiede il pagamento delle somme risultate a debito del contribuente a seguito dell’attività di controllo dell’ente creditore (Agenzia delle Entrate, Inps, Comuni, ecc.).
Le regole per rateizzare le cartelle esattoriali cambiano in base agli importi che devono essere rateizzati.

La prima novità importante è rappresentata dal fatto che dal 16 luglio 2022 sono entrate in vigore nuove norme e di conseguenza si può ottenere la rateizzazione in modo automatico per importi fino a 120.000 euro, mentre per importi superiori è necessario provare lo stato di difficoltà economica in cui si versa. In passato la soglia era di 60.000 euro.

Le regole prevedono che gli importi rateizzati possano essere versati in 72 rate mensili. Sottolinea però l’Agenzia delle Entrate nella sua guida che

In caso di grave e comprovata situazione di difficoltà non imputabile al debitore, legata alla congiuntura economica, la dilazione può essere concessa fino a un massimo di 120 rate mensili di importo costante; in questo caso, indipendentemente dall’importo del debito per il quale si sta richiedendo rateizzazione, occorre documentare la situazione di grave e comprovata difficoltà economica.

Tale dilazione può essere prorogata una sola volta, sempre in caso di comprovata difficoltà economica e solo nel caso in cui non sia già intervenuta la decadenza dal pagamento rateale.

Decadenza dal piano di rateizzazione

La decadenza dal piano di rateizzazione si verifica in caso di mancato pagamento degli importi già rateizzati, ma i termini sono diversi a secondo della data in cui è stata concessa la rateizzazione dei debiti con il Fisco. In particolare:

  • per le rateizzazioni in essere all’8 marzo 2020 la decadenza in caso di mancato pagamento di 18 rate anche non consecutive;
  • per le rateizzazioni concesse dopo l’8 marzo 2020 e richieste fino al 31 dicembre 2021, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 10 rate anche non consecutive;
  • per le rateizzazioni presentate dal 1° gennaio 2022 al 15 luglio 2022, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 5 rate anche non consecutive.
  • per le rateizzazioni presentate dal 16 luglio 2022, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 8 rate anche non consecutive.

In seguito a decadenza l’importo residuo deve essere riscosso in unica soluzione e non può essere richiesta una nuova rateizzazione. L’unica eccezione è rappresentata dal caso in cui la richiesta di rateizzazione sia stata presentata fino al 16 luglio 2022, in questo caso pagando in unica soluzione gli importi saltati, per le rimanenti somme si può chiedere un’ulteriore rateizzazione. Le agevolazioni sono riconosciute perché durante la pandemia vi sono state maggiori difficoltà economiche facilmente comprovabili.

Ricordiamo che queste regole non si applicano alle rateizzazioni della rottamazione quater.

Rateizzazione importi inferiori a 120.000 euro

I piani di rateizzazione di piccoli importi sono differenti a seconda degli importi delle cartelle di pagamento. In questo caso è possibile ottenere un piano di pagamento fino a 72 rate mensili. Il numero delle rate dipende dagli importi, infatti le rate non possono avere un ammontare inferiore a 50 euro (salvo indigenza).

Chiedere la rateizzazione per le cartelle di pagamento inferiori a 120.000 euro è molto semplice, infatti non occorre dimostrare la situazione di difficoltà economica. Due sono le possibilità:

A) richiesta online con il servizio «rateizza Adesso» disponibile nell’area riservata del portale di Agenzia delle Entrate-Riscossione a cui si accede con codice:}

B) oppure, si può presentare tramite Pec ( agli indirizzi indicati sul modello) il modulo R-1 compilato.

Modulo R-1
Modulo R-1 rateizzazione fino a 120.000 euro

Dalla presentazione della richiesta e, finché si è in regola con i pagamenti delle rate, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non iscrive nuovi fermi o ipoteche, né attiva qualsiasi nuova procedura esecutiva.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione esamina la richiesta di rateizzazione e in caso di accoglimento invia i bollettini del piano di rateizzazione. Il contribuente può anche richiedere l’addebito diretto in conto corrente.

In caso di difficoltà è possibile richiedere un piano di pagamento straordinario fino a 120 rate. In questo caso si utilizza il modello il modello R-4 e sarà necessario allegare il modello Isee del nucleo familiare.

La proroga può essere chiesta solo in casi eccezionali, cioè in caso di comprovato peggioramento della temporanea situazione di oggettiva difficoltà economica, la dilazione può essere prorogata una sola volta a condizione che non sia intervenuta decadenza.

Per la richiesta di proroga è necessario presentare una domanda motivata dichiarando che, successivamente alla concessione della rateizzazione, si è verificato un peggioramento della temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica.

Modello R-4
Rateizzazione straordinaria fino a 120 rate

Come chiedere la rateizzazione per debiti oltre i 120.000 euro

Per gli importi che superano i 120.000 euro si può richiedere la rateizzazione presentando domanda tramite gli specifici indirizzi Pec riportati nel modello R-2. In questo caso però si dovrà allegare il proprio ISEE per attestare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica.
Nel caso in cui il soggetto debitore sia diverso da persone fisiche e ditte individuali in regimi fiscali semplificati, non si allega naturalmente l’Isee ma il prospetto per la determinazione dell’indice di liquidità e dell’indice Alfa e la copia dell’ultimo bilancio/relazione economico-patrimoniale approvata dall’organo di controllo contabile.
Nel caso di società di persone, enti non commerciali e ditte individuali in contabilità ordinaria, è necessario allegare anche l’atto costitutivo.

In questo caso quindi non vi è la possibilità di richiedere la rateizzazione degli importi direttamente online. Inoltre è sempre necessario allegare il modello Isee al fine di provare lo stato di difficoltà in cui si versa.

Se la richiesta è accolta, si accede al piano ordinario che consente di pagare il debito fino a un massimo di 72 rate (6 anni) con rate costanti o crescenti in base alla preferenza espressa.

Modello R-2
Modello R-2 importi superiori a 120.000 euro

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