Dai suoi Essais ai blog contemporanei, il pensiero individuale si racconta pubblicamente: tra dubbi, confronto e spirito critico, il digitale può ancora nutrire l’opinione pubblica.
In un’epoca in cui la connessione digitale ha ridefinito ogni aspetto della comunicazione, può valer la pena fermarsi a riflettere sul ruolo che blog e social media svolgono nella crescita culturale dell’opinione pubblica. Non si tratta, infatti, soltanto di strumenti tecnologici, ma di canali che hanno ereditato – e in parte rivoluzionato – una tradizione antica: quella del pensiero individuale che si apre al mondo. Una tradizione che, sorprendentemente, ci riporta indietro di oltre quattro secoli, al tempo di Michel de Montaigne, il filosofo francese considerato da molti un “proto-blogger” del XVI secolo.
Montaigne, nei suoi Essais, si mise a nudo di fronte al lettore, raccontando i propri pensieri, le proprie paure, le proprie idiosincrasie. Scriveva non per pontificare, ma per capire se stesso e, attraverso questa esplorazione, aiutare gli altri a interrogarsi. È lo stesso spirito che anima molti blog contemporanei: lo spazio virtuale dove chi scrive riflette pubblicamente su ciò che lo riguarda, nella speranza di generare confronto, dialogo e, in ultima analisi, cultura condivisa.
Dalla penna alla tastiera: la continuità del pensiero personale [...]
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