Dal grano al greggio: l’Argentina si reinventa con il boom dello shale oil

Redazione Money Premium

16 Ottobre 2025 - 06:47

L’incremento delle esportazioni energetiche sta migliorando la bilancia commerciale del Paese. Nel 2024 petrolio e gas hanno generato 8,5 miliardi di dollari, pari all’11% del totale delle esportazioni.

Dal grano al greggio: l’Argentina si reinventa con il boom dello shale oil

L’Argentina ha raggiunto un nuovo record nell’agosto 2025, con una produzione di 816.144 barili di greggio al giorno, di cui il 65% proveniente da giacimenti non convenzionali. Questo risultato le permette di posizionarsi come quarto produttore di petrolio in America Latina, dietro al Venezuela e davanti alla Colombia.

Il motore di questa crescita è Vaca Muerta, la vasta formazione di shale situata nella provincia di Neuquén, paragonata inizialmente al bacino Eagle Ford ma oggi considerata ancora più produttiva e vicina, per caratteristiche e risultati, al Permian Basin statunitense.

Il punto di svolta risale al 2011, quando il governo di Cristina Fernández de Kirchner nazionalizzò il 51% di YPF, ponendo le basi per un più intenso sviluppo dello shale. Negli ultimi dieci anni, grazie agli investimenti e alla presenza di grandi compagnie internazionali, la produzione è cresciuta con regolarità fino a toccare livelli record.
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