Crisi di Governo è realtà, ma Renzi non esclude appoggio a Conte

Mario D’Angelo

13/01/2021

27/01/2021 - 12:24

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Il leader di Italia Viva ha annunciato le dimissioni delle sue ministre, ma ha aggiunto di non avere pregiudiziali su Conte

Crisi di Governo è realtà, ma Renzi non esclude appoggio a Conte

La crisi di Governo è realtà. Matteo Renzi ha annunciato senza il ritiro delle due ministre di Italia Viva e quindi del sostegno del partito all’esecutivo presieduto da Giuseppe Conte. La crisi arriva probabilmente nel momento peggiore per l’Italia, con la gestione dei miliardi di euro del Recovery Fund da programmare e la recrudescenza della pandemia di coronavirus, nell’anno della presidenza italiana del G20.

Falliti tutti i tentativi di mediazione in maggioranza, che vede l’addio di un importante tassello che assicurava i voti in Senato. Italia Viva esce ufficialmente dal Governo, ma non è detto che passi all’opposizione. Renzi ha già assicurato i voti a favore sull’imminente scostamento di bilancio e sul decreto ristori.

Cosa succederà adesso? Mattarella sarà costretto a sciogliere le Camere o i partiti riusciranno a trovare nuove alleanze? In conferenza stampa, Renzi ha detto comunque di non avere pregiudiziali su Conte presidente.

Crisi di Governo è ufficiale

L’Italia si trova ufficialmente senza Governo in piena pandemia. In conferenza stampa dalla Camera, a cui hanno partecipato anche le ministre dimissionarie Bellanova e Bonetti, e il sottosegretario Scalfarotto, Renzi ha annunciato senza preamboli il ritiro del sostegno.

A determinare lo strappo, secondo il senatore fiorentino, sono stati temi ormai noti: la task force sul Recovery Fund, il frequente ricorso ai decreti legge, la delega ai servizi segreti. Alcune richieste erano state accolte, come ammesso dallo stesso Renzi, ma non sono stati fatti abbastanza passi in avanti. Primo fra tutti sul MES, la cui mancata attivazione è stato uno dei ritornelli degli ultimi mesi e di questa conferenza stampa.

Crisi di Governo, Orlando: “Errore che pagheremo tutti”

Dopo settimane di schermaglie, alla fine il premier e il suo avversario Renzi sono arrivati alla resa dei conti sul Recovery Fund. Sembrano non essere bastati i tentativi di ricucire, sia da parte del Partito Democratico che di Giuseppe Conte stesso.

Immediato il commento del vicesegretario del PD, Andrea Orlando, che su Twiitter ha espresso la sua delusione.

Poco dopo, il segretario del PD Nicola Zingaretti ha ribadito: “un errore contro l’Italia”.

Il segretario della Lega Matteo Salvini, invece, ha invocato le elezioni anticipate.

Anche Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia ha chiesto le dimissioni di Conte e «elezioni subito».

Ma questa strada è molto improbabile.

Crisi di Governo, Renzi esclude elezioni anticipate

Poco dopo aver annunciato le dimissioni delle sue ministre, Matteo Renzi ha precisato di avere una sola pregiudiziale: un Governo delle forze sovraniste.

Il leader di Italia Viva ha escluso le elezioni anticipate, dicendosi convinto che i voti in Senato per una nuova maggioranza siano già stati trovati.

Renzi ha attaccato l’ormai ex Governo su tutta la linea, ma più volte ha ribadito di non avere ulteriori pregiudiziali, nemmeno su Conte presidente del Consiglio. “Siamo pronti a tutti i tipi di discussione, anche in questo perimetro di maggioranza”, ha detto Renzi. Il senatore fiorentino ha aggiunto che un sostegno potrebbe arrivare sia a un Governo istituzionale che a un esecutivo con la medesima maggioranza.

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