Criptovalute sotto la lente: è stata appena scoperta un’attività di insider trading compiuta nientemeno che dai regolatori finanziari della Corea del Sud.
Insider trading sulle criptovalute? L’ipotesi ha colpito come un fulmine a ciel sereno i regolatori finanziari della Corea del Sud, accusati di aver sfruttato notizie non di pubblico dominio per trarre un vantaggio sul mercato.
Con il termine insider trading ci si riferisce a quella pratica illecita di sfruttamento delle informazioni possedute in virtù della propria posizione e non ancora rese note, la cui divulgazione avrà un impatto sul mercato. Dopo mesi di rally, anche le criptovalute potrebbero essere entrate nel mirino di questa pratica.
Choi Heung Sik, capo del Financial Supervisory Service di Seul, ha confermato la presenza interna di impiegati che hanno venduto le criptovalute in loro possesso prima della pubblicazione delle notizie inerenti la stretta sul settore che hanno fatto crollare l’intero mercato.
In altre parole, essendo a conoscenza dell’imminente crollo, essi hanno venduto traendo vantaggio da informazioni ancora non rese note sul mercato. Un caso lampante di insider trading sulle criptovalute.
“Il collegamento tra l’interno e l’esterno della società è attualmente oggetto di indagine”,
ha confermato Hong Nam Ki, direttore dell’ufficio di Coordinamento del regolatore finanziario.
“È orribile che dei dipendenti pubblici abbiano agito per influenzare il mercato e trarne profitto”,
ha successivamente aggiunto.
Nel momento in cui le autorità si mettono a lavoro per scoprire chi si è macchiato di insider trading, le criptovalute provano a riprendere quota, tutte compresa Tronix, che negli ultimi giorni ha messo a segno performance degne di nota svettando su un comparto in preda al panico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA