Cosa prevedono gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2026?

Patrizia Del Pidio

11 Novembre 2025 - 16:52

Come potrebbe cambiare la Legge di Bilancio 2026 con gli emendamenti presentati? Vediamo le richieste di intervento che sono state avanzate.

Cosa prevedono gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2026?

La Legge di Bilancio 2026 inizia la sua fase più delicata, quella degli emendamenti che potrebbero stravolgerne il contenuto. Il pacchetto di emendamenti che sta preparando la Lega contiene, tra l’altro, più di 400 richieste che, in vista della scadenza di venerdì (ultimo giorno per la presentazione), sono destinate a lievitare.

Come ogni anno ci si aspettava una pioggia di emendamenti sulla manovra di fine anno e la conta delle richieste depositate inizierà proprio venerdì.

Per la Lega di Matteo Salvini la Legge di Bilancio deve cambiare e non si tratta solo dei piccoli ritocchi che la maggioranza già si aspetta. Questi per Salvini non bastano e i correttivi mirati che propone spaziano in ogni campo: dal taglio del canone Rai, alla rottamazione passando anche per le pensioni.

La Lega vuole spazio nella manovra

La Lega si prepara a presentare una pioggia di emendamenti e poco importa se, dopo il primo esame, ne resteranno sul tavolo solo 300 tra maggioranza e opposizione.

La priorità resta un intervento sulla rottamazione quinquies e l’obiettivo è quello di coinvolgere nella sanatoria anche i debiti contestati per le dichiarazioni infedeli: si vuole permettere l’accesso alla pace fiscale a chi ha dichiarato meno di quanto ha effettivamente ha guadagnato, pagando meno tasse.

Nonostante questo sia l’intervento prioritario, nella lista delle modifiche non manca una richiesta di cancellazione dell’aumento previsto per la cedolare secca dal 21% al 26%. In alternativa si propone un aumento al 23%, più contenuto.
Nella lista c’è posto anche per:

  • taglio del canone Rai;
  • aumento degli stanziamenti per assunzioni e straordinari per le forze dell’ordine;
  • rinvio di un anno dell’aumento della tassazione per le criptovalute dal 26% al 33%;
  • un ulteriore miliardo di contributo richiesto alle banche;
  • liberare risorse cancellando le pensioni di reversibilità alle unioni civili.

Gli emendamenti delle altre forze politiche

Venerdì 14 è la data ultima per la presentazione degli emendamenti, poi si aprirà la valutazione che porterà alla stesura del maxiemendamento del Governo contenente tutte le correzioni. L’obiettivo è quello di riuscire a presentare al Senato la Legge entro il 15 dicembre, per avere il via libera entro Natale e ottenere, poi, l’approvazione lampo dalla Camera per la pubblicazione prima della fine dell’anno.

Una modifica è stata avanzata dallo stesso Ministro Giancarlo Giorgetti per gli iperammortamenti e superammortamenti. L’intenzione è quella di renderli pluriennali in modo da consentire una sicurezza nel tempo e la possibilità di programmare gli investimenti.

L’intenzione è anche quella di aggiungere nella manovra la flat tax al 5% per i giovani under 30 assunti a tempo indeterminato. Il beneficio sarebbe previsto per 3 anni ed esteso anche agli under 36 che rientrano in Italia dall’estero.

Emendamenti per i disabili

A proporre gli emendamenti sono anche sindacati e associazioni. Di particolare rilevanza le modifiche proposte dalla Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con disabilità, FISH, che ha depositato in Commissione Bilancio al Senato 28 emendamenti per garantire risorse destinate ai disabili e ai caregiver.

Gli interventi proposti spaziano su quattro pilastri strategici:

  • garantire alle politiche e agli interventi per le persone con disabilità risorse stabili. Potenziamento dei fondi per l’inclusione attiva, la vita indipendente e l’accessibilità universale;
  • sostegno concreto ai caregiver attraverso il riconoscimento del loro ruolo assicurando aiuti economici, previdenziali e di conciliazione vita-lavoro;
  • realizzare un sistema di servizi di prossimità in grado di rispondere in modo tempestivo alle richieste e ai bisogni delle persone e delle famiglie;
  • rafforzamento delle politiche sulla disabilità.

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