Il passaggio dal piano pensionistico tradizionale a un modello collettivo solleva dubbi su sostenibilità, rendimenti e protezione dei pensionati, mettendo a rischio la stabilità del sistema
I Paesi Bassi sono da tempo considerati un modello per il loro sistema pensionistico ben finanziato e gestito con attenzione. Tuttavia, garantire pensioni generose a una popolazione che invecchia si sta rivelando altrettanto costoso qui come nel resto d’Europa. La riforma in corso cerca di affrontare questo problema, ma porta con sé nuove sfide per pensionati e mercati finanziari.
Tradizionalmente, il sistema combinava un beneficio statale modesto con un piano fornito dai datori di lavoro più generoso e sicuro. Oggi i piani a beneficio definito sono gradualmente sostituiti da un piano contributivo collettivo, che trasferisce parte del rischio dagli enti pensionistici agli individui.
Il nuovo modello è un sistema collettivo in cui i lavoratori contribuiscono al fondo comune, che investe le risorse. Al momento del pensionamento, l’importo della pensione dipende dai risultati degli investimenti. I partecipanti possono scegliere una rendita fissa, simile a quella tradizionale, oppure una rendita variabile, che fluttua in base ai mercati finanziari. [...]
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