Accordo commerciale USA-Regno Unito oggi: cosa aspettarsi? Cosa cambierà - e cosa no - sui dazi in vigore.
Il primo accordo commerciale dopo il ciclone dei dazi di Trump dovrebbe essere annunciato oggi: il condizionale è d’obbligo nella imprevedibile guerra commerciale che il presidente USA ha scatenato contro tutto il mondo.
Tuttavia, numerose indiscrezioni hanno ormai infranto la suspence creata dal tycoon con il suo post sul social Truth, nel quale ha dichiarato che avrebbe tenuto una conferenza stampa nello Studio Ovale giovedì 8 maggio riguardante un “importante accordo commerciale con i rappresentanti di un Paese grande e molto rispettato”. Il partner in questione è il Regno Unito.
Un portavoce del governo britannico ha dichiarato che il Primo Ministro Keir Starmer avrebbe fornito un aggiornamento sui colloqui commerciali tra Stati Uniti e Regno Unito nel corso della giornata di giovedì. Due fonti britanniche a conoscenza della situazione hanno affermato che sarebbe stata annunciata la bozza di un accordo, stando alla ricostruzione di Reuters.
I riflettori del mondo hanno già puntato l’evento che si preannuncia innanzitutto di grande valore politico. Oltre che il contenuto strettamente economico di una potenziale intesa tra le due nazioni, infatti, a interessare è proprio la concreta possibilità che Trump possa fare un passo indietro sulle tariffe imposte e facilitare il ritorno alla calma soprattutto dei mercati finanziari.
Cosa aspettarsi, quindi, dall’accordo commerciale tra USA e Regno Unito? E, soprattutto, cosa non ci sarà nell’intesa?
Accordo commerciale USA-Regno Unito oggi: cosa aspettarsi sui dazi?
Il primo segnale di disgelo nella guerra dei dazi potrebbe essere in arrivo. Secondo quanto riferito da diversi media, il Regno Unito è pronto a firmare un accordo commerciale con gli Stati Uniti, diventando il primo Paese a farlo dopo che la più grande economia del mondo ha annunciato ad aprile rigidi dazi “reciproci” contro amici e nemici.
L’ufficialità non c’è, ma un portavoce del governo del Dipartimento per le imprese e il commercio del Regno Unito ha dichiarato, in risposta alle domande della CNBC, che “gli Stati Uniti sono un alleato indispensabile e sono in corso colloqui per un accordo economico tra Stati Uniti e Regno Unito. Continueremo ad adottare un approccio calmo e costante nei colloqui e punteremo a trovare una soluzione che contribuisca ad alleviare la pressione sulle aziende e sui consumatori del Regno Unito”.
La Gran Bretagna, che ha un deficit commerciale con gli Stati Uniti, è stata risparmiata dai dazi “reciproci” più elevati quando Trump ha annunciato i suoi dazi per il “Giorno della Liberazione”, sebbene sia stata comunque colpita dall’imposta di base del 10%. Il 15 aprile, il vicepresidente statunitense J.D. Vance aveva affermato che il Regno Unito aveva “buone possibilità” di concludere un accordo commerciale con l’America.
Gli indizi per una intesa commerciale ci sono tutti. Ma cosa aspettarsi dalla tregua dei dazi tra USA e Regno Unito?
Secondo le fonti, le due parti potrebbero concordare quote tariffarie più basse - una tranche di esportazioni soggette a dazi inferiori - su acciaio e automobili, due settori colpiti da imposte statunitensi del 25%. In cambio, la Gran Bretagna accetterebbe di ridurre le proprie tariffe sulle auto statunitensi e l’imposta sulle vendite digitali che colpisce i gruppi tecnologici statunitensi. Non avrebbe intenzione, invece, di abbassare i suoi standard alimentari per consentire ai produttori statunitensi un maggiore accesso al mercato.
Timothy Brightbill, avvocato specializzato in commercio internazionale presso Wiley Rein, ha dichiarato al New York Times che l’annuncio sarebbe probabilmente solo “un accordo per avviare i negoziati, individuando un quadro di questioni da discutere nei prossimi mesi”.
Un passo in avanti di rilievo, comunque, per allentare una tensione commerciale diventata altissima.
Questi dazi probabilmente resteranno in vigore. Cosa non ci sarà nell’accordo USA-UK?
Attenzione, però, ai dettagli: come riportato dal Financial Times e dal Wall Street Journal, infatti, molto probabilmente i dazi del 10% sulle importazioni generiche dal Regno Unito non saranno affatto cancellati da Trump.
Secondo le indiscrezioni, i funzionari britannici hanno ammesso che l’accordo sarà ben lungi dall’essere all’altezza del tipo di intesa globale di libero scambio post-Brexit mirato dal precedente governo conservatore.
La natura dell’accordo potrebbe essere quindi restrittiva, anche perché il tycoon difficilmente abbandonerà del tutto la sua strategia tariffaria. Tuttavia, un qualsiasi accordo avrà un significato politico per entrambi i Paesi.
Gli investitori si sono chiesti se Trump riuscirà a ridurre l’escalation della guerra commerciale dopo che l’introduzione dei dazi globali ha rischiato di riaccendere l’inflazione e rallentare la crescita economica. L’intesa con il Regno Unito è un banco di prova.
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