Alcuni dei principali indicatori economici potrebbero non vedere mai la luce o risultare così incompleti da essere inutilizzabili. Ciò rende la fine dello shutdown un sollievo solo apparente.
La conclusione del più lungo shutdown del governo USA nella storia sembra finalmente arrivata. Tuttavia, la riapertura degli uffici federali non basterà a dissipare la fitta “nebbia economica” creata da settimane di paralisi amministrativa. I mercati finanziari e la Federal Reserve possono tirare un sospiro di sollievo solo in parte: il recupero dei dati mancanti sarà lento, incompleto e, soprattutto, potrebbe generare distorsioni significative.
Secondo le stime di alcuni analisti, come gli economisti di Morgan Stanley, il rapporto sui nonfarm payrolls di settembre potrebbe essere pubblicato pochi giorni dopo la riapertura, poiché i dati risultano già raccolti. Ma qui finiscono le buone notizie.
L’assenza del “household survey” di ottobre — la rilevazione che consente di calcolare il tasso di disoccupazione — è un evento senza precedenti dal 1948. A segnalarlo è Claudia Sahm, capo economista di New Century Advisors. Senza questa componente, anche la successiva raccolta di dati non potrà colmare il vuoto informativo: i sondaggi sulle famiglie non permettono infatti di recuperare retroattivamente i mesi mancanti. [...]
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