Cos’è e come funziona la global minimum tax

Nadia Pascale

12/11/2025

Approvato il decreto attuativo per la dichiarazione della Global minimum tax, ecco chi deve presentare la dichiarazione, entro quando adempiere e i termini di versamento dell’imposta.

 Cos’è e come funziona la global minimum tax

Nuovi adempimenti per le imprese con la Global minimum tax, la tassa sulle multinazionali che mira a contrastare i paradisi fiscali. Entra in vigore l’obbligo di dichiarazione per la Global minimum tax. Ecco cos’è e chi sono i soggetti obbligati e i termini per il versamento dell’imposta.

Il 7 novembre 2025 è stato pubblicato il decreto attuativo del vice-ministro dell’Economia Maurizio Leo contenente “Disposizioni attuative degli obblighi dichiarativi e di versamento in materia di imposizione integrativa”.

Il provvedimento, adottato in attuazione della direttiva unionale relativa alla Global mimimum tax e dell’articolo 53 del decreto legislativo n. 209/2023, disciplina le regole operative per la dichiarazione fiscale annuale che va trasmessa all’Agenzia delle Entrate, e per il versamento delle imposte minime (integrativa, suppletiva e nazionale) dovute in Italia.

Ecco cos’è la Global minimum tax, chi deve presentare la dichiarazione e i termini per il versamento delle imposte.

Cos’è la Global minimum tax

Dal primo gennaio 2024, è in vigore la Global minimum tax, una nuova imposta minima del 15% applicabile a tutte le multinazionali con un fatturato annuo di almeno 750 milioni di dollari. All’accordo hanno aderito oltre 130 Paesi e le multinazionali che operano in tali Paesi sono tenute a versare un’imposta integrativa. L’obiettivo è contrastare la concorrenza fiscale (o dumping fiscale), fenomeno che ha spinto molte aziende a collocare la propria sede principale nei paesi con aliquote fiscali più convenienti.

In Italia la Global minimum tax è disciplinata con il decreto legislativo 209 del 2023 ed è entrata in vigore il 1° gennaio 2024. Ricordiamo che la Global minimum tax è una tassa “integrativa” volta a fissare un’imposizione minima del 15%, quindi, si versa un residuo. I sistemi impositivi sono 3:

  • imposta minima integrativa (Iir - Income inclusion rule), dovuta dalle controllanti capogruppo localizzate in Italia di gruppi multinazionali o nazionali, dalla partecipante intermedia o dalla partecipante parzialmente posseduta; In questo caso l’obbligo di dichiarazione ricade sulla controllante capogruppo, sulla partecipante intermedia e sulla partecipante parzialmente posseduta localizzate in Italia. L’obbligo di versamento cade prioritariamente sulla controllante,
  • imposta minima suppletiva (Utpr - Undertaxed profit rule), dovuta da una o più imprese localizzate in Italia di un gruppo multinazionale, qualora l’Iir non sia stata applicata (in tutto o in parte) in altri Paesi. In questo caso l’obbligo ricade sul soggetto individuato dal gruppo, tra le sue entità localizzate in Italia, come responsabile del pagamento dell’Imposta minima suppletiva.
  • imposta minima nazionale (Qdmtt - Qualified domestic minimum top-up tax), il “prelievo domestico”, che l’Italia applica alle proprie imprese ed entità, di gruppi multinazionali o nazionali, a bassa imposizione, prima che possa intervenire l’Iir di un Paese estero o l’Utpr. A livello generale, il soggetto obbligato è individuato in ciascuna impresa, entità a controllo congiunto del gruppo entità apolide localizzata in Italia.

Obbligo di dichiarazione Global minimum tax

L’obbligo di dichiarazione ai fini della Global minimum tax ricade sulle multinazionali e per gli esercizi che hanno inizio dal 31 dicembre 2023 o successivamente. Con il decreto viene fissato un modello dichiarativo unico composto da due parti:

  • una sezione generale, sempre obbligatoria, contenente i dati del soggetto che presenta la dichiarazione, le informazioni sul gruppo, ed eventuali regimi semplificati o di esclusione di cui il gruppo usufruisce;
  • prospetti specifici per ciascuna delle tre imposte di cui il dichiarante è responsabile (i prospetti vanno compilati anche se l’imposta dovuta è pari a zero).

Nella dichiarazione devono essere indicate le imprese ed entità coobbligate e la ripartizione dell’onere fiscale. La dichiarazione deve essere trasmessa entro 15 mesi dalla chiusura dell’esercizio, siamo nella fase in cui deve ancora essere inviata la prima dichiarazione relativa all’anno di imposta 2024. Per il primo esercizio di applicazione delle disposizioni (esercizio transitorio), il termine è stato esteso a 18 mesi e quindi il primo termine di scadenza non può essere anteriore al 30 giugno 2026.

Come per tutte le dichiarazioni, i soggetti obbligati sono tenuti a conservare la documentazione contabile ed extra contabile utilizzata per la compilazione della dichiarazione fiscale. Questa deve essere messa a disposizione dell’amministrazione finanziaria in caso di controlli.

Versamento della Global minimum tax

Le imposte sono versate in due rate. La prima, pari al 90% dell’importo complessivamente dovuto, deve essere versata entro l’undicesimo mese successivo alla chiusura dell’esercizio di riferimento. Ad esempio, per l’esercizio 2024 coincidente con l’anno solare, il primo versamento si effettua entro il primo dicembre 2025 (in quanto il 30 novembre cade di domenica). La seconda rata, saldo, deve essere versata entro un mese dalla chiusura del termine per la presentazione della dichiarazione, quindi per l’anno di imposta 2025, la dichiarazione deve essere presentata entro il 30 giugno 2026 e il saldo versato entro il 31 luglio 2026.

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