Cosa sono le carte di debito e come funzionano

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29 Maggio 2025 - 13:08

Cos’è una carta di debito e a cosa serve? Quali carte possono essere definite tali? Ecco significato e funzionamento di questo prezioso strumento finanziario.

Cosa sono le carte di debito e come funzionano

La carta di debito rappresenta oggi uno degli strumenti di pagamento elettronico più diffusi e utilizzati in Italia e nel mondo. È strettamente associata al possesso di un conto corrente bancario o postale, e costituisce il mezzo principale attraverso cui i titolari possono effettuare operazioni quotidiane quali prelievi di contante, pagamenti presso esercizi commerciali, transazioni online e, in alcuni casi, anche versamenti e bonifici tramite sportelli automatici (ATM evoluti).

Ogni correntista, salvo rare eccezioni, dispone di una carta di debito personale, fornita dall’istituto bancario al momento dell’apertura del conto o su richiesta successiva. Il layout grafico della carta può variare da banca a banca, così come i dettagli visibili sulla sua superficie. Alcuni istituti, ad esempio, scelgono di stampare in rilievo nome e cognome del titolare, mentre altri optano per una versione più minimalista, riportando solo i dati essenziali, spesso direttamente integrati nel chip elettronico.

Ma quali sono le effettive funzionalità di una carta di debito? Come avviene, dal punto di vista tecnico e pratico, il pagamento o il prelievo? E quali sono i limiti e i vantaggi rispetto ad altri strumenti simili, come le carte di credito o le prepagate? Ecco tutto quello che c’è da sapere su quella che è, a tutti gli effetti, la soluzione più comune per i pagamenti elettronici.

Su quale principio si basa la carta di debito? Significato e definizione

Il significato della carta di debito sta nella sua definizione, nonché nel nome stesso con cui è conosciuta:

si tratta di uno strumento di pagamento elettronico che consente al titolare di effettuare transazioni finanziarie, come acquisti e prelievi di contante, con addebito immediato sul conto corrente associato.

Il funzionamento della carta di debito si basa sull’addebito in tempo reale delle somme spese, il che implica che l’utilizzo della carta è possibile solo se sul conto è disponibile una somma di denaro almeno pari a quella che si intende spendere. La banca emittente può riconoscere limiti giornalieri e mensili di importo per i prelievi e per gli acquisti, diversi da cliente a cliente. L’uso della carta di debito richiede la digitazione di un codice segreto (PIN) sia per i prelievi che per i pagamenti, sebbene la tecnologia contactless abbia sorpassato, in alcuni casi, questo step.

Quali sono le carte di debito: le note distintive

Le carte di debito possono differenziarsi per vari aspetti, tra cui il circuito di pagamento, le funzionalità offerte e le condizioni economiche applicate. In Italia, il circuito Bancomat è il più diffuso, con oltre 29 milioni di carte in circolazione e più di 390 milioni di transazioni annuali.

Oltre al circuito nazionale, molte carte di debito italiane sono collegate a circuiti internazionali come Visa Debit, Mastercard Debit, Maestro e V-Pay, consentendo l’utilizzo della carta anche all’estero. Queste carte offrono funzionalità aggiuntive, come la possibilità di effettuare pagamenti online e l’integrazione con wallet digitali.

Le carte di debito possono essere emesse da banche tradizionali, che le offrono collegate ai conti correnti, o da banche online e fintech, che propongono carte con funzionalità digitali avanzate.

Il bancomat è una carta di debito?

Sì, il bancomat è tecnicamente una carta di debito, ma il termine viene spesso utilizzato in modo intercambiabile con “carta di debito” in molti Paesi, specialmente in Italia. La differenza principale risiede nel circuito su cui la carta opera.

  • Le carte di debito classiche, come quelle associate ai circuiti VISA Debit o Mastercard Debit, possono essere utilizzate per pagamenti sia a livello nazionale che internazionale e per acquisti online.
  • Le carte bancomat, invece, sono collegate a circuiti nazionali (in Italia, il circuito PagoBANCOMAT) e sono solitamente limitate all’uso in ambito nazionale, con maggiore enfasi su prelievi di contante e pagamenti presso negozi fisici. Tuttavia, molte carte bancomat moderne combinano sia il circuito PagoBANCOMAT che un circuito internazionale, permettendo così un utilizzo più ampio.

La distinzione tra bancomat e carta di debito sta quindi diventando sempre più sfumata, poiché oggi molte carte di debito hanno funzionalità che permettono di operare sia a livello nazionale (come bancomat) che internazionale (come carte di debito).

Le differenze tra carte di debito e carte di debito

Nonostante possano sembrare simili per utilizzo pratico, carta di debito e carta di credito presentano differenze fondamentali sia a livello di funzionamento sia nelle modalità di gestione del denaro. Anche se entrambe sono associate a un conto corrente, tali differenze incidono direttamente sulla gestione finanziaria e sulla sicurezza delle operazioni eseguite in modo diverso e strettamente correlato alle esigenze del correntista.

Ciò che le rende diverse è la modalità con la quale le spese effettuate vengono addebitate:

  • con la carta di credito si possono effettuare spese che non vengono addebitate immediatamente, ma successivamente e in un’unica soluzione, in genere il 15 del mese successivo. È una modalità di pagamento in cui il titolare del conto può utilizzare la carta anche per spese che eccedono la disponibilità economica attuale, a patto di saldare il conto il mese successivo;
  • con la carta di debito le spese vengono addebitate sul conto corrente il giorno stesso dell’acquisto o del prelievo. Le tempistiche di addebito possono differire in base alla banca o al negozio in cui sono stati effettuati gli acquisti.

Ci sono casi in cui la propria carta di credito può funzionare anche come carta di debito, ma non viceversa. Al momento della transazione, utilizzando la carta di credito, sul POS potrà comparire la doppia scelta: se appoggiarsi a uno dei circuiti Bancomat o Maestro, oppure a uno dei circuiti previsti dal pagamento con carta di credito.

Un’altra differenza rilevante riguarda i limiti di spesa. Nelle carte di debito, il limite massimo è stabilito dal saldo disponibile sul conto corrente. In caso di saldo insufficiente, la transazione verrà automaticamente rifiutata. Nelle carte di credito, invece, il limite di spesa è stabilito dalla banca e dipende dalla solvibilità del cliente. Questo limite rappresenta la somma massima che si può spendere a credito.

Infine, carta di credito e carta di debito hanno entrambe dei costi. Le carte di debito possono avere un canone annuo dai 10€ in su, in base alla tipologia di carta scelta e alla banca di riferimento, anche se, nella maggior parte dei casi, possono essere fornite in modo gratuito se il numero di operazioni rimane sotto una determinata soglia, oppure se il correntista ha un’età per la quale è prevista l’attivazione gratuita. Per le carte di credito, invece, il costo può lievitare sensibilmente.

A cosa serve la carta di debito?

Si può intuire, quindi, che le carte non sono tutte uguali. La carta di debito è uno strumento versatile che consente di effettuare pagamenti e prelievi di contante, con addebito immediato sul conto corrente associato. A differenza della carta di credito, che permette di effettuare pagamenti con addebito posticipato, la carta di debito consente un controllo più immediato delle spese, poiché le somme vengono sottratte dal conto al momento della transazione.

Rispetto alla carta prepagata, che non è collegata a un conto corrente e funziona solo se caricata con fondi anticipatamente, la carta di debito offre maggiore praticità per chi dispone di un conto corrente, poiché non richiede operazioni di ricarica e consente l’accesso diretto ai fondi disponibili.

La carta di debito è particolarmente utile per chi desidera un controllo immediato delle proprie finanze, evitando il rischio di indebitamento associato all’uso della carta di credito. Inoltre, l’utilizzo della carta di debito riduce la necessità di trasportare denaro contante, aumentando la sicurezza delle transazioni.

Di fatto, si spende solo ciò che è disponibile sul conto, riducendo il rischio di indebitamento. Inoltre, la presenza del PIN e la possibilità di bloccare la carta in caso di smarrimento offrono protezione contro utilizzi non autorizzati.

Come funziona la carta di debito

Il funzionamento della carta di debito è basato su un meccanismo molto semplice e diretto, già spiegato in precedenza. Uno degli aspetti più importanti è la presenza di limiti giornalieri di spesa e prelievo. Questi limiti sono stabiliti dalla banca emittente e variano in base al tipo di carta e alle preferenze del cliente. Ad esempio, alcune carte possono permettere un massimo di 1.000 euro al giorno in pagamenti o prelievi, mentre altre possono avere soglie inferiori o superiori. Questi limiti servono sia come misura di sicurezza sia per evitare spese eccessive.

L’utilizzo della carta di debito prevede diverse modalità operative, a seconda del tipo di transazione:

  • pagamento presso un esercizio commerciale: il titolare inserisce la carta nel terminale POS (Point of Sale) e digita il codice PIN per autorizzare la transazione. L’importo viene addebitato immediatamente sul conto corrente associato;
  • prelievo di contanti presso un ATM: il titolare inserisce la carta nello sportello automatico, digita il PIN e seleziona l’importo da prelevare. I contanti vengono erogati e l’importo corrispondente viene addebitato sul conto;
  • pagamenti contactless: per importi inferiori a una certa soglia (es. 25 euro), è possibile effettuare pagamenti avvicinando la carta al terminale POS abilitato, senza necessità di inserire il PIN;
  • pagamenti online: alcune carte di debito consentono di effettuare acquisti online, inserendo i dati della carta, il codice CVV2 e, in alcuni casi, un codice di sicurezza temporaneo inviato via SMS o generato da un’app dedicata.

Inoltre, molte carte sono compatibili con wallet digitali, come Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay, consentendo pagamenti tramite smartphone o smartwatch.

Pagare con carta di debito: dove e come è possibile farlo oggi

La carta di debito è accettata in numerosi contesti, sia in Italia che all’estero. Nel nostro Paese, l’obbligo di accettare pagamenti con carta è stato introdotto nel 2014 e, dal 30 giugno 2022, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria per chi rifiuta i pagamenti con carte di credito, debito o prepagate. La sanzione consiste in una multa fissa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione.

All’estero, l’utilizzo della carta di debito dipende dal circuito a cui è collegata. Le carte collegate a circuiti internazionali come Visa o Mastercard sono generalmente accettate presso esercizi e ATM aderenti. Tuttavia, è consigliabile verificare la compatibilità della carta con i circuiti locali prima di effettuare viaggi internazionali.

Ma perché in alcuni casi non viene accettata, a differenza di carte di credito e prepagate?
La carta di debito potrebbe non essere accettata in determinati contesti per vari motivi. Ad esempio, alcuni servizi, come il noleggio auto o la prenotazione di hotel, richiedono una carta di credito per bloccare un importo a titolo di cauzione. La carta di debito, essendo collegata direttamente al saldo disponibile del conto corrente, non consente questa operazione.

Inoltre, alcuni siti e-commerce accettano solo carte di credito o prepagate per motivi di sicurezza o per la possibilità di addebitare importi successivamente.

Costi e commissioni della carta di debito

Le commissioni e i costi associati all’uso di una carta di debito possono variare in base alla banca emittente e al tipo di carta. È importante capire questi costi per evitare spese non previste o eccessive.

Commissioni di prelievo

  • Le commissioni per il prelievo di contante possono variare a seconda di dove viene effettuato il prelievo. Se si preleva da un ATM della propria banca, solitamente non ci sono costi. Tuttavia, prelevare contante da un ATM di una banca diversa o all’estero può comportare commissioni, che variano dallo 0,5% al 3% dell’importo prelevato oppure corrispondono a un importo fisso.

Costi per pagamenti in valuta estera

  • Le operazioni in valuta estera, come i pagamenti con carta di debito all’estero o online su siti stranieri, possono essere soggette a una commissione di cambio valuta. Questa commissione varia dal 1% al 3% e dipende dal tasso di cambio applicato dal circuito internazionale.

Canone annuo

  • Alcune carte di debito prevedono un canone annuo per il loro utilizzo, che può variare da pochi euro fino a 30-40 euro, a seconda dei servizi offerti dalla carta. Tuttavia, molte banche offrono carte di debito gratuite o incluse nel pacchetto di servizi con il conto corrente.

Commissioni per pagamenti online

  • Sebbene la maggior parte delle carte di debito non applichi commissioni sui pagamenti online, alcune banche potrebbero addebitare una piccola tassa per l’utilizzo del circuito internazionale, specialmente se la transazione avviene in una valuta diversa dall’euro.

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