COVID-19, in Ue circola la variante «spagnola» del coronavirus

Mario D’Angelo

29/10/2020

15/04/2021 - 13:29

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Una variante del coronavirus è responsabile della maggior parte dei contagi d’autunno. Non è chiaro se il nuovo ceppo sia più letale o più trasmissibile

COVID-19, in Ue circola la variante «spagnola» del coronavirus

Un nuovo ceppo di coronavirus, sta circolando in Europa sin dall’estate scorsa. La variante, denominata “20A.EU1” dal team internazionale di scienziati che l’ha scoperta, è stata rilevata principalmente in Spagna. Da livelli molto bassi registrati nella prima metà di luglio, già a settembre il nuovo ceppo è stato riscontrato nel 40-70% dei casi di COVID-19 in Svizzera, Irlanda e Regno Unito.

Seconda ondata COVID provocata da mutazione

La maggior parte dei nuovi casi della seconda ondata è riconducibile a un nuovo ceppo di coronavirus, ha rilevato una ricerca guidata da Emma Hodcroft dell’Università di Basilea.

Gli scienziati hanno fatto sapere che “non è chiaro se questa variante si stia diffondendo a causa di un vantaggio che può avere nella trasmissione del virus”.

Non ci sono abbastanza prove, insomma, che il nuovo ceppo si trasmetta più rapidamente. L’ipotesi più accreditata, al momento, è che l’alta incidenza di casi registrati in Spagna sia dovuta alla “diffusione estiva tra i turisti”.

Coronavirus, arriva la variante «spagnola»

La variante potrebbe essersi generata nelle campagne del Nord-Est della Spagna, dove è stata inizialmente rilevata nel mese di giugno.

Arrivati a ottobre, il nuovo ceppo è stato individuato in 12 Paesi europei, e anche a Hong Kong e in Nuova Zelanda. La variante è rimasta in larga parte nel continente a causa del crollo dei viaggi intercontinentali dovuto alla pandemia.

In Europa sono presenti centinaia di varianti del virus, hanno detto gli scienziati, ma poche sono diffuse come la 20A.EU1.

“Questa variante, la 20A.EU1, e la seconda variante 20A.EU2 sono responsabili della maggior parte delle recenti sequenze in Europa”, scrivono gli scienziati nel report.

Secondo il team, la mutazione potrebbe, in effetti, essere più trasmissibile, ma il valore è difficile da rilevare per via delle aperture dell’estate. Nessun dato suggerisce che la variante sia più mortale.

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