Cornetti Conad ritirati per «materiale estraneo», i lotti interessati e cosa fare

Ilena D’Errico

27/01/2024

27/01/2024 - 18:49

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Cornetti Conad richiamati per la presenza di materiale estraneo sulla superficie. Ecco quali sono i lotti interessati e cosa deve fare chi li ha acquistati o consumati.

Cornetti Conad ritirati per «materiale estraneo», i lotti interessati e cosa fare

Conad ha pubblicato una circolare rivolta ai clienti, informandoli del ritiro di alcuni prodotti dovuto alla presenza di “materiale estraneo adeso alla superficie”. In particolare, sono interessati dei cornetti del marchio Conad nella versione classica, al cioccolato, all’albicocca e alla crema pasticcera.

Non è stato specificato di che materiale si tratti, né il possibile rischio di questa contaminazione. Probabilmente, si tratta di una misura di precauzione dovuta al rispetto dei protocolli per la salute e l’igiene pubblica. Basta controllare l’apposito portale del ministero della Salute per scoprire che ogni giorno sono diversi i prodotti alimentari ritirati dal mercato (da negozi e marchi diversi) per la tutela dei consumatori.

Per quanto riguarda il caso specifico dei cornetti Conad, tuttavia, non compare alcun richiamo ufficiale. Si presuppone quindi che sia stata proprio la società a seguito di controlli o segnalazioni ad appurare l’anomalia nei prodotti, intervenendo tempestivamente informando la clientela. Vediamo quindi quali sono i lotti interessati e cosa fare.

Cornetti Conad ritirati, i lotti interessati

Come si legge dal comunicato di Conad sono stati richiamati i cornetti appartenenti ai seguenti lotti:

  • Cornetti albicocca 300g EAN 8003170046160;
  • cornetti classici 240g EAN 8003170004153
  • cornetti con crema al cioccolato 300g EAN 8003170046177;
  • cornetti con crema pasticcera 300g EAN 8003170021433.

Tutti prodotti per Conad da FBF S.P.A.

Come controllare il lotto

Il codice lotto contiene informazioni indispensabili per la tutela dei consumatori, poiché permette di contraddistinguere tutti i prodotti confezionati nelle medesime circostanze, garantendo la tracciabilità alimentare e permettendo di correggere rapidamente eventuali inconvenienti, proprio come in questo caso.

Chi ha acquistato una confezione di cornetti marchio Conad dovrà quindi verificare sul pacco il codice fornito, confrontandolo con quelli richiamati dalla società. In questo caso, sarà sufficiente verificare i numeri sotto al codice a barre identificativo (Ean).

Cosa fare

Se vi accorgete che la confezione di cornetti ha uno dei codici sopra elencati sarà necessario recarsi presso il punto vendita più vicino per riconsegnarla. I clienti hanno ovviamente diritto alla sostituzione del prodotto con uno analogo e sicuro, ma possono anche rifiutare e richiedere un rimborso, così come si legge nella nota della società.

Se nel frattempo alcuni cornetti sono stati consumati, ma nessuno ha manifestato sintomi di malessere nuovi, nessun allarmismo. I controlli sui prodotti alimentari impongono standard di sicurezza molto elevati, dunque è assai probabile che si faccia riferimento a quantità minime, non in grado di avere effetti sulla salute se non in dosi elevate. Ovviamente non sappiamo a che tipo di materiale estraneo si riferisce la Conad, potrebbe essere una traccia di allergene non specificata nell’etichetta, un batterio o qualsiasi altro materiale potenzialmente dannoso.

Si invita quindi a chiedere maggiori informazioni all’assistenza clienti, ma in assenza di problemi sarebbe opportuno non preoccuparsi. Le linee guida adottate in Europa sono così ferree che è facile oltrepassarle senza presentare rischi concreti, il che ovviamente è a completo beneficio della sicurezza dei cittadini.

Allo stesso tempo, si invita a riconsegnare la confezione anche se vuota, così da aiutare la società a rintracciare tutti i prodotti di cui è stato chiesto il richiamo. Inutile sottolineare, invece, di non mangiare i cornetti qualora ve ne siano ancora. È bene mettere in atto tutte le precauzioni, quando possibili, anche perché Conad ha provveduto ad allertare in merito e sarebbe difficile che possa riconoscere i danni, qualora ci fossero.

Se, al contrario, i prodotti sono stati consumati prima dell’avviso (pubblicato il 24 gennaio) o per essere stati impossibilitati a leggerlo, e ci sono state manifestazioni particolari si invita a chiedere più informazioni circa il “materiale estraneo” per comprendere con un medico l’eventuale nesso causale (e poter avanzare dalla società un risarcimento). Come già detto, è un’ipotesi più che mai remota, il materiale potrebbe essere in minime quantità, non esserci affatto o non essere dannoso per la salute.

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