Controlli fondo perduto e cessione del credito: per Banca d’Italia vanno aumentati

Rosaria Imparato

12/02/2021

17/05/2021 - 10:55

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Controlli su contributi a fondo perduto e cessione dei crediti fiscali: la comunicazione dell’11 febbraio dell’UIF, Unità di Informazione Finanziaria di Banca d’Italia, solleva la questione sull’importanza di aumentare le verifiche per contrastare gli illeciti, le truffe e le speculazioni.

Controlli fondo perduto e cessione del credito: per Banca d’Italia vanno aumentati

Controlli sui contributi a fondo perduto e sulla cessione dei crediti: per l’UIF, l’Unità di Informazione Finanziaria di Banca d’Italia, dovrebbero essere intensificati.

La comunicazione dell’11 febbraio 2021 evidenzia come in questo periodo di crisi sanitaria ed economica ci sia il rischio di truffe e speculazioni sugli aiuti destinati alle imprese.

Nel mirino, oltre ai contributi a fondo perduto, ci sono la cessione del credito e lo sconto in fattura. In particolare, la cessione del credito permette di monetizzare in modo immediato l’agevolazione, risultando particolarmente conveniente per il cittadino o l’impresa.

La segnalazione dell’UIF riguarda il pericolo sta di usura, ma anche di acquisizione diretta o indiretta delle imprese da parte di organizzazioni criminali, così come forme di abuso relative all’accesso al credito e a operazioni online.

Controlli sulla cessione del credito: per Banca d’Italia vanno aumentati

La comunicazione dell’11 febbraio 2021 l’UIF segnala l’alto rischio di speculazioni e truffe che può verificarsi in questo periodo. Due i settori da prendere in considerazione: i crediti fiscali ceduti e i contributi a fondo perduto.

PREVENZIONE DI FENOMENI DI CRIMINALITÀ FINANZIARIA CONNESSI CON L’EMERGENZA DA COVID-19
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In relazione ai crediti vanno considerati i rischi connessi con:

  • l’eventuale natura fittizia dei crediti stessi;
  • la presenza di cessionari dei crediti che pagano il prezzo della cessione con capitali di possibile origine illecita;
  • lo svolgimento di abusiva attività finanziaria da parte di soggetti privi delle autorizzazioni che effettuano plurime operazioni di acquisto di crediti da un’amplia platea di cedenti.

Si legge nel documento:

“Occorre in particolare calibrare la profondità e l’intensità dei presidi antiriciclaggio, valutando con attenzione il profilo degli eventuali cessionari che entrano in relazione con i soggetti obbligati, intensificando i controlli rispetto a richieste di sconto di crediti acquistati in precedenza, soprattutto se in misura massiva.”

Controlli fondo perduto, l’UIF: gli elementi che fanno scattare il sospetto

L’UIF pone l’accento anche sui contributi a fondo perduto e gli altri aiuti anti-Covid destinati alle imprese. Soprattutto nel caso siano previsti vincoli di destinazione è importante intercettare tempestivamente eventuali sospetti di condotte distrattive.

Secondo l’UIF alcuni elementi che fanno scattare l’allarme sono prelievi di contante inusuale, o altri utilizzi non in linea con le finalità del beneficio concesso, per esempio:

  • giri di fondi su conti correnti personali o intestati a soggetti che presentano collegamenti evidenti con i beneficiari delle erogazioni;
  • rimborsi di finanziamenti soci;
  • trasferimenti verso l’estero o a favore di soggetti ricorrenti, operanti in settori economici non compatibili con l’attività del cliente o accompagnati da motivazioni generiche;
  • spese non coerenti con l’attività di impresa o eccessive rispetto all’ordinaria gestione, specie per consulenze o per la fornitura di non meglio specificati prodotti e servizi;
  • l’acquisto di beni di lusso;
  • operazioni di cambio in valute virtuali.

Banca d’Italia chiede quindi che

“l’intervento di intermediari diversi o di strutture distinte di un medesimo intermediario non vada a detrimento delle esigenze di controllo; vanno sviluppate [...] adeguate sinergie tra la fase di istruttoria ed erogazione della misura di sostegno e quella di monitoraggio delle modalità di utilizzo del rapporto sul quale la stessa misura confluisce.”

La richiesta è che ci sia un maggiore scambio di informazioni e trasparenza delle procedure, oltre al rafforzamento delle verifiche per intercettare sospetti meritevoli di segnalazione.

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