L’Agenzia delle Entrate potenza l’uso dell’AI ( Intelligenza Artificiale) con chatbot, un sistema in grado di svolgere complessi calcoli matematici, analizzare i dati, far emergere incongruenze.
Nuovi strumenti per controlli fiscali potenziati: presentato il chatbot dell’Agenzia delle Entrate con AI (Intelligenza Artificiale). Il suo compito? Analizzare le dichiarazioni dei redditi degli italiani. La lotta all’evasione fiscale si arricchisce di nuovi strumenti sempre più performanti.
L’Intelligenza Artificiale prende sempre più piede e viene utilizzata per rendere i controlli più efficienti ed efficaci. Ecco chi rischia di più.
Il chatbot AI dell’Agenzia delle Entrate nasce dalla collaborazione tra Sogei e la Direzione Studi e Ricerche Economico-Fiscali del Dipartimento delle Finanze, sotto la guida della Direttrice Maria Teresa Monteduro, e ha il compito di vagliare nel dettaglio documenti testuali e dati aggregati e soprattutto ha un potente sistema in grado di effettuare calcoli in modo veloce e preciso.
Ecco quali sono le conseguenze per gli italiani con l’uso dell’Intelligenza Artificiale del chatbot per i controlli delle dichiarazioni fiscali.
Come funzionano i nuovi controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate con AI
Il nostro sistema fiscale prevede tre tipologie di controlli: automatici, formali e di merito. Ai controlli automatici sulle dichiarazioni dei redditi siamo ormai abituati, infatti, sono predisposti su tutte le dichiarazioni e consentono di far emergere in modo immediato e veloce errori, in particolare errori di calcolo.
Siamo, inoltre, abituati all’incrocio dei dati tra le dichiarazioni e ciò arriva dalle varie banche dati, ad esempio dalle Certificazioni uniche. Rilevano in questo modo incongruenze, ma di fatto nella maggior parte dei casi questo sistema di controlli rileva “errori non voluti” non una vera e propria evasione. Il chatbot dell’Agenzia delle Entrate con l’Intelligenza Artificiale dovrebbe andare oltre questi limiti.
Il chatbot con AI è stato presentato da Maria Teresa Monteduro durante il ForumPA è stato sottolineato che adopera tecniche all’avanguardia quali i Large Language Models (LLM), la Retrieval-Augmented Generation (RAG) e interpreti di codice per comprendere, decifrare e creare documenti testuali, oltre a eseguire calcoli e analisi approfondite sui dati.
Il suo compito non è solo quello di far emergere incongruenze ma anche di “fotografare” l’Italia, infatti è in grado di aggregare i dati per area geografica, età, sesso e fasce di reddito. In genere queste aggregazioni venivano fatte in un secondo momento dall’Istat, invece, ora tutto è più veloce e i dati sono subito disponibili.
Il ruolo «umano» nell’uso del chatbot con AI dell’Agenzia delle Entrate
Grazie alla capacità del chatbot di convertire i dati utili in breve tempo, è possibile effettuare un controllo sulle tasse che gli italiani effettivamente versano. Dietro l’Intelligenza Artificiale c’è però sempre un operatore che può interrogare il sistema per ottenere operazioni particolari di aggregazione dei dati volte a far emergere delle incongruenze.
Il vantaggio è dato dal fatto che il chatbot riesce in breve tempo a effettuare un’aggregazione dei dati che una persona avrebbe impiegato ore o giorni a fare. Cosa ne deriva? Che potenzialmente possono essere controllate molte più dichiarazioni rispetto al passato e il ruolo svolto dovrebbe essere quello dei controlli formali sulla dichiarazione dei redditi che in passato erano svolti a campione e in numero comunque ristretto. Con l’uso dell’Intelligenza Artificiale è molto probabile che il numero delle dichiarazioni controllate si moltiplichi.
Si precisa che il ruolo svolto è di supporto rispetto agli umani, infatti, resta centrale la formazione del personale che deve essere in grado di sfruttare al meglio l’AI affinché i controlli abbiano successo e riescano effettivamente a far emergere anomalie.
I maggiori rischi di controlli con l’Intelligenza Artificiale del chatbot sono per i lavoratori autonomi che non hanno una contabilità automatizzata e chiara. Sotto la lente di ingrandimento anche il rapporto tra le spese e le entrate dichiarate, infine, particolare attenzione è posta alle dichiarazioni Iva.
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