Contributo a fondo perduto, i chiarimenti sul calcolo in caso di trasformazione da società a ditta individuale si trovano nella risposta all’interpello n. 320 dell’8 settembre 2020, in cui l’Agenzia delle Entrate sottolinea che non si può considerare come attività neocostituita: dunque, vanno rispettati i requisiti reddituali previsti dal decreto Rilancio.
Contributo a fondo perduto: come si calcola il finanziamento se la società si trasforma in ditta individuale?
L’Agenzia delle Entrate fornisce i chiarimenti in merito a questo quesito con la risposta all’interpello n. 320 dell’8 settembre.
Nel caso concreto prospettato dall’istante, si tratta di una società che a marzo 2020 si è trasformata in ditta individuale. L’istante chiede quindi chiarimenti sui requisiti reddituali per avere accesso al contributo a fondo perduto, e su come calcolare l’importo del finanziamento, considerando la “nuova costituzione” della società.
Contributo a fondo perduto: come si calcola se la società si trasforma in ditta individuale?
L’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti in merito ai contributi a fondo perduto nella risposta all’interpello n. 320 dell’8 settembre 2020.
Innazitutto, i requisiti per accedere al finanziamento a fondo perduto si trovano nel comma 4 dell’articolo 25 del decreto Rilancio. Il dubbio dell’istante è in particolare sulla seguente frase:
“Il predetto contributo spetta anche in assenza dei requisiti di cui al presente comma ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019”
L’Agenzia delle Entrate chiarisce che, nel caso specifico dell’istante, non si tratta di un’attività neocostituita:
“Nell’ipotesi in cui, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 30 aprile 2020, l’attività esercitata da una società di persone prosegua in capo all’unico socio superstite come impresa individuale la riduzione del fatturato è determinata tenendo in considerazione l’ammontare relativo al 2019 della società di persone esistente prima dell’operazione di riorganizzazione, considerato che, sul piano sostanziale, non si è in presenza di un’attività neocostituita.”
Dunque, per l’Agenzia delle Entrate la trasformazione di una società in una ditta individuale non rappresenta l’inizio di una nuova attività, quindi l’istante ha diritto al contributo, se in possesso dei requisiti reddituali: vediamo quali sono e come si calcola il finanziamento a fondo perduto.
Calcolo contributo a fondo perduto se la società si trasforma in ditta individuale
L’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello in commento riepiloga i requisiti reddituali che danno accesso al contributo a fondo perduto, caratteristiche che anche l’istante deve rispettare per avere diritto al finanziamento.
Potevano richiedere il contributo a fondo perduto i titolari di partita IVA esercenti attività d’impresa, lavoro autonomo e di reddito agrario:
- con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019;
- se il fatturato di aprile 2020 ha subito una riduzione del 33% rispetto al fatturato di aprile 2019;
- se hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019;
- se hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio dei Comuni in cui lo stato di emergenza per eventi calamitosi era in vigore quando è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria (ovvero il 31 gennaio 2020).
L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato di aprile 2019:
- 20% per soggetti con ricavi o compensi non superiori a 100.000€;
- 15% per soggetti con ricavi o compensi compresi tra 100.000€ e 400.000€;
- 10% per soggetti con ricavi o compensi compresi tra 400.000€ e 5.000.000€.
Le ultime due categorie hanno avuto diritto al contributo a fondo perduto anche senza il requisito di riduzione di un terzo del fatturato. L’importo minimo del contributo a fondo perduto in ogni caso è stato pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi.
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