Che fine hanno fatto i contributi a fondo perduto? A che punto siamo con domande e pagamenti

Rosaria Imparato

10 Marzo 2022 - 13:44

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Contributi a fondo perduto del decreto Sostegni ter: siamo nel primo trimestre 2022 e non non c’è traccia né dei pagamenti né delle istruzioni per fare domanda. Vediamo che fine hanno fatto gli aiuti.

Che fine hanno fatto i contributi a fondo perduto? A che punto siamo con domande e pagamenti

Che fine hanno fatto i contributi a fondo perduto del decreto Sostegni ter? Il provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 27 gennaio, ma all’appello mancano le istruzioni per fare domanda, e di conseguenza i pagamenti sono più lontani che mai.

Il decreto Sostegni ter è stato il primo provvedimento economico dell’anno e aveva come obiettivo quello di erogare il prima possibile gli aiuti economici a tutte quelle attività economiche colpite sia dalle chiusure che dalle misure restrittive, come i limiti alla capienza.

Vediamo quali sono le tempistiche per i contributi a fondo perduto.

Contributi a fondo perduto 2022: che fine hanno fatto?

Il decreto Sostegni ter ha previsto una serie di aiuti a fondo perduto per beneficiari che appartengono a diverse categorie, e tra i requisiti che consentono l’accesso ai ristori ci sono sia il calo di fatturato che la classificazione secondo specifici codici ATECO.

Per non lasciare nessuno fuori dal perimetro degli aiuti, il provvedimento ha sia confermato e prorogato alcune misure esistenti, sia introdotto nuovi sostegni.

Tra i beneficiari dei contributi a fondo perduto in questa prima parte del 2022 ci sono:

  • le attività chiuse per disposizione di legge per almeno 100 giorni dal 1° gennaio 2021 al 25 luglio 2021;
  • i commercianti al dettaglio, selezionati in base al codice Ateco;
  • ristoranti, bar e organizzazione eventi;
  • il settore sportivo (oltre all’aiuto a fondo perduto per questa categoria è prevista anche la copertura delle spese sanitarie per la sanificazione, la prevenzione e per l’effettuazione di test di diagnosi dell’infezione da COVID-19);
  • parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici;
  • attività che si occupano di gestione di piscine;
  • commercio dei prodotti tessili, della moda, del calzaturiero e della pelletteria, articoli di abbigliamento, calzature e articoli in pelle;
  • turismo, alloggi turistici, agenzie e tour operator, parchi divertimenti e parchi tematici, stabilimenti termali;
  • discoteche, sale giochi e biliardi, sale Bingo, musei e gestioni di stazioni per autobus, funicolari e seggiovie;
  • spettacolo, cinema e audiovisivo.

Attenzione però, perché questa è la teoria, non la pratica. In realtà mancano ancora dei tasselli fondamentali per poter procedere sia con le domande che con i pagamenti.

Fondo perduto 2022, mancano all’appello le istruzioni per la domanda. E i pagamenti?

Il problema è che si è fermata l’intera macchina amministrativa. Non si tratta, infatti, di un intoppo nei pagamenti, ma il nodo sta a monte: ancora non sono state pubblicate le istruzioni varie per presentare domanda.

All’appello, quindi, mancano le indicazioni e il modello con cui fare domanda all’Agenzia delle entrate o al ministero dello Sviluppo Economico (dipende dal tipo di contributo chiesto e dai requisiti dei richiedenti).

Ma quindi quando arriveranno i pagamenti? Procedendo con ordine, bisogna considerare anche i tempi tecnici che di solito vengono dati ai richiedenti per la presentazione della domanda (di solito, non meno di due settimane). Le erogazioni dei contributi a fondo perduto inizieranno solo una volta che si sono concluse le procedure di domanda e i controlli sul possesso dei requisiti.

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