Contratto statali 2017: le nuove regole sul licenziamento in 5 punti

Anna Maria D’Andrea

7 Febbraio 2017 - 20:45

Contratto statali 2017: con il rinnovo del contratto per i dipendenti pubblici sono in arrivo nuove regole sul licenziamento. Ecco cosa cambia in 5 punti.

Contratto statali 2017: le nuove regole sul licenziamento in 5 punti

Contratto statali 2017: nuove regole sul licenziamento in arrivo. Il decreto Madia introdurrà un decalogo di regole per tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione e il rinnovo del contratto inizia a svelare i suoi lati oscuri.

Non solo aumento dello stipendio con il rinnovo del contratto. Licenziamenti più semplici e immediati prenderanno piede nel nuovo contratto statali 2017. Se negli scorsi mesi a farla da padrone erano le notizie sull’aumento dello stipendio e sui tanto agognati 85 euro in più in busta paga adesso si cambia tono.

Per i dipendenti pubblici il rinnovo del contratto statali 2017 sarà ben più temibile di quanto ipotizzato ad oggi: il Ministro Madia ha infatti stilato un decalogo di motivi che faranno scattare il licenziamento e non si tratta soltanto di arginare il fenomeno dei furbetti del week-end o i furbetti del cartellino.

Le nuove regole sul licenziamenti che verranno pubblicate con il decreto Madia, molto probabilmente già tra la metà e la fine di febbraio 2017 mirano ad introdurre più disciplina tra i dipendenti pubblici: vietato (tra le altre cose) accettare regali costosi o abusare dell’auto aziendale. Il tutto a vantaggio del decoro della Pubblica Amministrazione e alla salvaguardia dei conti dello Stato.

Ecco cosa cambia per i dipendenti pubblici e le novità sul licenziamento nel contratto statali 2017 riassunte in 5 punti.

Contratto statali 2017: le nuove regole sul licenziamento in 5 punti

Il contratto statali 2017 introdurrà nuove regole per i dipendenti della Pubblica Amministrazione e tra le novità attese, oltre a stabilire come verranno attribuiti gli aumenti di salario legati a premi di produttività, si inizia a parlare delle nuove regole sul licenziamento.

A tal proposito il Ministro Madia avrebbe già stilato quello che è subito stato rinominato il decalogo Madia: dieci regole sul licenziamento che andranno a colpire non soltanto gli assenteisti ma anche i dipendenti statali che si macchieranno di comportamenti poco decorosi per la Pubblica Amministrazione.

Le nuove regole sul licenziamento saranno introdotte con l’emanazione del decreto Madia previsto per la metà del mese di febbraio 2017 e il decalogo è pronto a diventare la lista dei 10 comandamenti per i dipendenti pubblici. Per i sindacati, con il decreto Madia che andrà a modificare il Testo Unico sul Pubblico Impiego, potrebbero essere fissati anche i criteri per l’attribuzione dei premi di risultato, che potrebbero essere legati proprio al raggiungimento di un determinato target di presenze.

A farla da padrone però le nuove regole sulle assenze di massa collegate a grandi eventi, come il G7, il periodo dell’iscrizione a scuola dei figli e i giorni previsti per l’invio della dichiarazione dei redditi con modello 730. Insomma, l’obiettivo è quello di evitare assenze e rallentamenti della macchina pubblica in occasione di eventi di interesse pubblico.

Le novità per i dipendenti pubblici saranno molte e, di seguito, vediamo cosa cambia sul licenziamento con il rinnovo del contratto statali 2017.

1. Contratto statali 2017 e licenziamento, stop assenze di massa

Al centro del dibattito in questi giorni è la possibilità di licenziamento nel caso di assenze in giorni strategici. Obiettivo delle nuove regole è evitare le assenze di massa in situazioni in cui è di particolare importanza l’efficienza della Pubblica Amministrazione, come nel caso del periodo delle iscrizioni scolastiche o nei giorni dei grandi adempimenti che coinvolgono contribuenti e Agenzia delle Entrate.

2. Contratto statali 2017 e licenziamento, tempi rapidi

Tempi più rapidi e certi in caso di violazione delle regole e illeciti che comportano il licenziamento. Oltre alla procedura del licenziamento sprint in 30 giorni, previsto ad oggi per i furbetti del cartellino ma che sarà esteso anche ad altre forme di grave violazione delle regole, il decreto Madia dovrà stabilire che anche per la procedura ordinaria sarà vietato prolungare i tempi di giudizio oltre i 3 mesi.

Tempi rapidi per il licenziamento ma anche novità sull’iter di azione disciplinare: per le violazioni di minore gravità si procederà con il richiamo verbale e saranno i contratti a stabilire quale sarà la sanzione applicata in questi casi.

3. Contratto statali 2017 e licenziamento, codice di comportamento

Il decalogo Madia sul licenziamento introduce nuove regole sul licenziamento per violazione del codice di comportamento della Pubblica Amministrazione. Il decreto conterrà il divieto per i dipendenti statali di accettare regali di valore, di utilizzo improprio dell’auto aziendale, di falsificare la presenza in servizio.

Nel nuovo contratto statali 2017 oltre al licenziamento l’obiettivo è quello di ridare buona luce all’immagine della Pubblica Amministrazione italiana, troppe volte accusata non soltanto di inefficienza ma anche di avvallare comportamenti poco virtuosi.

4. Contratto statali 2017 e licenziamento, addio cavilli giuridici

Mai più cavilli giuridici a bloccare i procedimenti di licenziamento all’interno della Pubblica Amministrazione. In caso di vizi formali, come per violazione dei termini interni, il procedimento non potrà essere bloccato, fatto salvo il diritto alla difesa per il dipendente.

Se il Giudice riterrà spropositata la sanzione disciplinare imputata al dipendente il procedimento si dovrà rifare. Sulle sanzioni per violazioni di minore gravità saranno i contratti a disciplinare la materia.

5. Contratto statali 2017 e licenziamento, premi e sanzioni sullo stipendio

Anche in tema di licenziamenti spunta ancora il tanto agognato aumento dello stipendio. Nel contratto statali 2017 molto probabilmente sarà inserita ufficialmente la disposizione che lega l’aumento del salario alla produttività.

Premi per chi raggiunge obiettivi di produttività ma, al contrario sanzioni sullo stipendio per chi raggiunge risultati inferiori allo standard. Le risorse e quindi i premi di produttività saranno erogati sulla base di specifici obiettivi da raggiungere ma, in caso di mancato raggiungimento, ci saranno penalizzazioni in busta paga.

Per essere aggiornato sulle ultime novità leggi anche -> Contratto statali 2017: assunzioni, assenteisti e stipendi. Decreto Madia a febbraio, ecco le novità

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