Conti 2021 Intesa Sanpaolo: utile netto batte la guidance ma azioni in rosso. Le ragioni

Luca Fiore

04/02/2022

04/02/2022 - 11:12

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Conti 2021 Intesa Sanpaolo in focus: la società guidata da Carlo Messina ha annunciato di aver chiuso l’esercizio 2021 con utile di quasi 4,2 miliardi. La prima banca italiana ha inoltre presentato il suo Piano di Impresa al 2025. Azioni ISP in rosso.

Conti 2021 Intesa Sanpaolo: utile netto batte la guidance ma azioni in rosso. Le ragioni

I conti 2021 di Intesa Sanpaolo hanno evidenziato un balzo dell’utile netto del 19,4% a 4,185 miliardi, escludendo le componenti relative all’acquisizione di Ubi Banca. Il dato contabile segna, rispetto a 12 mesi prima, un +27,7%. La guidance prevedeva un risultato oltre la soglia dei 4 miliardi di euro.

La crescita dell’utile è tanto più significativa alla luce di stanziamenti per 2,2 miliardi nell’anno (1,7 nel quarto trimestre), “per -riporta il comunicato della banca- l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo”.

Questi stanziamenti hanno riguardato rettifiche di valore addizionali per accelerare la riduzione dei crediti deteriorati (1,6 miliardi), rafforzamento delle riserve assicurative (0,3 miliardi) e oneri relativi a 2 mila uscite volontarie (0,3 miliardi).

Nel 2021 i proventi operativi netti hanno evidenziato un aumento dell’1,9% rispetto al 2020 mentre le commissioni nette sono aumentate del 9,3%.

Conti 2021 Intesa Sanpaolo: agli azionisti 4,9 miliardi

Il “ritorno” agli azionisti sarà pari a 4,9 miliardi di euro: di questi, 1,5 miliardi di saldo dividendi 2021 e 3,4 miliardi di buyback.

Alla prossima Assemblea sarà proposta la distribuzione di 7,89 centesimi di euro per azione, come saldo dividendi e, dopo il via libera della BCE, un acquisto di azioni proprie da avviarsi nel 2022.

Dal punto di vista della solidità patrimoniale, il coefficiente il Common Equity Tier 1 (CET1) pro-forma a regime si è attestato al al 15,2%.

Indicazioni positive anche dalla qualità del credito: rispetto alla fine del 2020, i crediti deteriorati scendono del 27% portando il confronto con fine 2017 a 37 miliardi di euro, +11 miliardi rispetto ai 26 miliardi previsti nel piano di impresa 2018-2021.

Piano di Impresa Intesa Sanpaolo: Messina, puntiamo a superare target

”Oggi stabiliamo degli obiettivi che siamo certi di poter raggiungere e valuteremo anno per anno la possibilità di superare questi target, il piano è decisamente conservativo’.

E’ quanto ha detto l’Ad Carlo Messina nel corso dell’incontro di presentazione del nuovo piano d’impresa al 2025.

Il piano prevede una crescita media dell’utile netto dell’11,8% annuo: il dato a fine piano è visto a 6,5 miliardi di euro.

Il ROTE (Return on Tangible Equity, rendimento del patrimonio netto tangibile) è visto a circa il 14% nel 2025 e nel 2021-25 è prevista la distribuzione di oltre 22 miliardi di euro, di cui oltre 6,6 miliardi nel 2022, da dividendi cash con payout ratio al 70% nel 2022-2025 e buyback di 3,4 mld nel 2022.

Il piano prevede un CET1 fully phased-in superiore al 12% ed una decisa riduzione del profilo di rischio con un incidenza dei crediti deteriorati sui crediti totali che nel 2025, al netto delle rettifiche, è visto allo 0,8%.

I proventi operativi netti sono visti in aumento di 2 miliardi di euro al 2025 mentre i costi operativi dovrebbero segnare un rosso di 0,3 miliardi.

Azioni Intesa Sanpaolo in rosso: le ragioni

Nonostante numeri che inducono all’ottimismo, le azioni Intesa Sanpaolo a circa due ore dall’avvio degli scambi quotano 2,695 euro, -1,21% rispetto al dato precedente.

Le azioni da un lato scontano i recenti guadagni, da inizio anno il rialzo è di quasi 20 punti percentuali, e dall’altro i numeri contenuti nel piano sono valutati dagli operatori eccessivamente prudenti (nonostante le precisazioni di Messina).

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