Contante addio? Pagamenti digitali da record nel 2020

Anna Maria Ciardullo

23/03/2020

20/05/2022 - 12:37

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Il settore dei pagamenti digitali cresce a ritmo record in Europa a scapito del contante, trainato anche dall’aumento esponenziale delle vendite online causa coronavirus.

Contante addio? Pagamenti digitali da record nel 2020

Il mercato europeo dei pagamenti digitali dovrebbe raggiungere quest’anno un valore record di transazioni pari a 802 miliardi di dollari, con un tasso di crescita del 9,9% su base annua. Secondo i dati raccolti da Finanso.se, la forte tendenza al rialzo è destinata a continuare nei prossimi anni, con un valore di mercato che raggiungerà quasi 1 trilione di dollari entro il 2023.

Il crescente numero di utenti mobile e la massiccia crescita dell’e-commerce hanno portato alla rapida adozione dei pagamenti digitali in tutto il mondo, con un impatto significativo sul settore dei pagamenti, tradizionalmente dominato da contanti, carte di credito e carte di debito.

Inoltre, lo stato di emergenza causato dalla pandemia da coronavirus, che ha costretto la maggior parte delle persone all’isolamento domestico, ha determinato un’impennata delle vendite online, con un conseguente impiego massiccio di soluzioni di pagamento digitali. Questo trend potrebbe avere un impatto ancor più significativo, facendo ulteriormente schizzare il valore del mercato oltre la cifra record stimata dallo studio.

Impennata dei pagamenti digitali in Europa: +30% in 3 anni

Nel 2017, l’industria europea dei pagamenti digitali valeva più di 614 milioni di dollari. Nei 12 mesi successivi, il valore delle transazioni del mercato è salito a oltre 666 milioni di dollari e ha continuato a crescere fino a superare i 730 milioni di dollari entro la fine del 2019. Le statistiche indicano che l’intero settore europeo dei pagamenti digitali è cresciuto di oltre il 30% negli ultimi tre anni.

Il commercio digitale rappresenta il segmento più significativo del mercato, che quest’anno dovrebbe generare oltre il 90% delle transazioni. Anche il valore medio delle transazioni per utente è aumentato negli ultimi tre anni, passando da 1.053 dollari nel 2017 a oltre 1.239 dollari nel 2020.

Anche il valore delle transazioni dei pagamenti europei da mobile cresce. Ha visto un aumento di due volte e mezzo negli ultimi tre anni, passando dai 17,4 milioni di dollari del 2017 agli oltre 48 milioni di dollari del 2020. Entro la fine del 2023, questa cifra dovrebbe raggiungere più di 111,4 milioni di dollari.

Il valore medio delle transazioni per utente nel segmento dei pagamenti mobili, invece, è quasi raddoppiato negli ultimi tre anni, raggiungendo 931 dollari nel 2020. Le statistiche indicano che questo importo raggiungerà 1.767 dollari entro il 2023, ovvero tre volte di più rispetto alle cifre del 2017.

Pagamenti digitali in UE: verso i 700 milioni di utenti

Il settore globale dei pagamenti digitali ha visto molte innovazioni negli ultimi anni, tra cui i mobile wallet, i pagamenti mobile P2P, i pagamenti in tempo reale e le valute criptate.

Questi nuovi metodi di pagamento senza contanti, semplici da usare, hanno attirato molti utenti. Nel 2017, in Europa c’erano oltre 601 milioni di persone che utilizzavano i pagamenti digitali. Negli ultimi tre anni, questo numero è salito a più di 660 milioni. Le statistiche mostrano che il numero di europei che utilizzano il pagamento senza contanti è destinato a raggiungere oltre 705 milioni entro il 2023.

Analizzando il comparto dal punto di vista geografico, il Regno Unito rappresenta il principale mercato europeo dei pagamenti digitali, che quest’anno dovrebbe raggiungere un valore di transazioni pari a 176 milioni di dollari. Seguono Germania e Francia con 127,4 milioni di dollari e 96,6 milioni di dollari rispettivamente.

Invece, secondo la quota di intervistati da Finanso.se che hanno utilizzato globalmente pagamenti online negli ultimi 12 mesi, attraverso aziende come Paypal, Amazon Pay, Google Wallet o Masterpass, la Germania è il paese leader. Seguono il Regno Unito, la Polonia, l’India e l’Australia. l’Italia è al sesto posto.

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