Mezzogiorno, Confindustria: “Rischia spirale recessiva”

Mario D’Angelo

27/12/2019

27/12/2019 - 18:23

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Secondo il report di Confindustria e SRM, il Sud Italia rischia la recessione. La crescita si è arrestata dopo 4 anni

Mezzogiorno, Confindustria: “Rischia spirale recessiva”

Il Sud Italia sull’orlo di una recessione. A fine 2019 si ferma - dopo 4 anni - la crescita delle Regioni meridionali. Questo è quanto rivela il report di Dicembre 2019 del Check-up Mezzogiorno, curato dall’Area Politiche Regionali e per la coesione territoriale di Confindustria e da SRM - Studi e Ricerche per il Mezzogiorno.

Sud, Pil si ferma dopo 4 anni

Dopo 4 anni di crescita, l’Indice Sintetico dell’Economia Meridionale è tornato a calare, a 30 punti al di sotto dei livelli pre-crisi. Sul risultato pesa soprattutto l’andamento del Pil, che rallenta in maniera più forte proprio al Sud. Le previsioni Svimez - confermate da Banca d’Italia - individuano nel territorio una mini-recessione a -0,2%.

Il quadro delineato dal rapporto è alquanto desolante, perché molti sono gli indicatori che qualcosa non stia andando nel verso giusto. I ricercatori del Check-up Mezzogiorno hanno registrato un deterioramento nella fiducia delle imprese, specialmente in quelle del manifatturiero.

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Le brutte prospettive si riflettono sul numero di aziende operanti, diminuito nel terzo quarto del 2019, e strumenti come il Credito d’Imposta Investimenti Sud “sono solo serviti a limitare i danni”.

Mezzogiorno, meno di 1 giovane su 4 è occupato

Un segnale particolarmente allarmante viene dal tasso di occupazione, che nel 2019 ha registrato un aumento minimo (+0,4%). E la domanda che cresce è soltanto quella relativa a lavori part-time e poco qualificati. La realtà del Mezzogiorno d’Italia è particolarmente svantaggiosa per giovani e per coloro che hanno un’educazione di alto livello. Il tasso occupazionale giovanile si attesta soltanto al 22,7%.

Nonostante il rinnovato dibattito politico sulla questione meridionale, lo studio di Confindustria evidenzia come la spesa pubblica per gli investimenti al Sud sia la più bassa da 15 anni a questa parte: nel 2018 è di 10.3 miliardi.

Per il rapporto, il Mezzogiorno si appresta ad affrontare un punto critico. “Il rallentamento di molti fattori di sviluppo e la persistente debolezza della spesa pubblica negli investimenti rischiano di metterlo in una spirale recessiva”.

La Legge di Bilancio 2020, afferma il report, mette in campo alcune risorse importanti per il Sud, ma queste possono essere soltanto “la prima reazione a un trend economico negativo”.

Confindustria stila quali sono gli elementi che dovrebbero essere al centro del Piano per il Sud, di recente annunciato dal ministro Giuseppe Provenzano. “Adesso è essenziale implementare questa azione per rafforzare la competitività delle imprese, espandere gli investimenti pubblici e potenziare la pubblica amministrazione”.

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