Il rapporto di Lorien Consulting su Europa e futuro dell’Italia presentato oggi al convegno dei giovani imprenditori di Confindustria
Cosa pensano i giovani italiani dell’Europa e che prospettive hanno per il futuro dell’Italia?
Lo dice un’indagine periodica sulle tendenze elettorali, condotta da Lorien Consulting e illustrata dall’ad Elena Melchioni.
La fotografia del Belpaese, tra vincoli e opportunità, con un focus dedicato a Europa, infrastrutture e giovani, è stata presentata oggi a Capri, in occasione di ‘Uniti. L’Europa che siamo’, il 33° Convegno dei giovani imprenditori di Confindustria.
Fiducia nell’Europa nei dati dell’osservatorio politico di Lorien Consulting
Secondo i dati raccolti ed elaborati da Lorien Consulting, gli italiani hanno abbastanza fiducia nell’operato dell’Europa e sempre di più sta crescendo il numero di quanti vogliono restare nell’Unione. 3 su 4 però chiedono un’Europa diversa. Solo il 10% degli intervistati vede come prospettiva futura la fine dell’Ue.
“Oggi i cittadini hanno più fiducia nello Stato italiano che nell’Ue, benché lo scarto sia minimo. La metà degli intervistati vorrebbe cambiare l’Europa, pur mantenendo il ruolo dell’Italia in essa, e solo il 18% vorrebbe uscire dall’euro”,
ha spiegato Melchioni. L’ad ha poi sottolineato come gli italiani chiedano che, in futuro, le istituzioni europee si occupino dell’unificazione delle politiche sull’immigrazione e della creazione di un unico mercato del lavoro.
Formazione e riqualificazione professionale
Per il 79% degli intervistati, i cambiamenti nel mondo del lavoro rendono prioritario investire in formazione e riqualificazione professionale: per il 49% di questi dovrebbe essere compito dello Stato, mentre il 31% pensa che dovrebbe essere l’Ue a farlo.
Secondo gli intervistati, infatti, proprio l’Europa rappresenta un vantaggio per le imprese sotto molteplici punti di vista, in particolare sul fronte degli accordi economici internazionali, dell’innovazione e degli investimenti e mercati finanziari.
Manovra Governo Conte, il deficit preoccupa
In merito alla manovra del Governo, sanità, sostegno alle assunzioni e misure per i giovani risultano essere, secondo il campione intervistato, le grandi assenti.
Il 63% degli intervistati ritiene necessario aumentare anche le risorse per infrastrutture e vie di comunicazione. Rispetto a febbraio 2018, lavoro e misure sociali rimangono in cima alle priorità degli italiani. Cresce invece l’attenzione nei confronti dell’immigrazione (+5%) ed emerge una nuova priorità: l’economia e la stabilità.
A destare dubbi nella maggioranza degli italiani è infatti la manovra in deficit: il 71% degli intervistati si dice preoccupato, il 29% è molto preoccupato. In particolare, i più pessimisti sono gli under 35 e i lavoratori del settore privato. Cancellazione aumento dell’IVA, pensioni e reddito di cittadinanza invece sono i provvedimenti considerati più importanti e più apprezzati.
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