Che succede se un condomino non fa la raccolta differenziata e chi paga la multa

Ilena D’Errico

18 Febbraio 2023 - 20:53

condividi

Un condomino non fa la raccolta differenziata e l’amministratore riceve una multa. Chi deve pagare in questi casi? Che responsabilità ha l’amministratore?

Che succede se un condomino non fa la raccolta differenziata e chi paga la multa

Chi non rispetta la raccolta differenziata rischia una multa di importo variabile a seconda degli errori commessi nel liberarsi dei rifiuti. Molto spesso le multe sono condominiali, dato che il condominio condivide i contenitori per la raccolta. Ci si chiede dunque chi deve pagare la multa, magari nel caso in cui la colpa è attribuibile a un solo condomino, ma anche quale responsabilità ha l’amministratore.

Multa al condominio per la raccolta differenziata, il ruolo dell’amministratore

Molto spesso si crede che le responsabilità dell’amministratore di condominio comprendano anche il pagamento di eventuali multe e sanzioni. In effetti, l’amministratore ha alcuni obblighi di gestione riguardo alla raccolta differenziata nel condominio, e in ogni caso riceve il verbale quando non è stato identificato il trasgressore. Allo stesso tempo, vale il principio per cui le sanzioni amministrative sono personali, al pari della responsabilità penale. Di conseguenza l’amministratore non deve contribuire al pagamento della multa, a meno che abbia concorso personalmente alla violazione.

A confermarlo è la Corte di cassazione, che ha accolto il ricorso di un condominio e della società che lo rappresenta, chiarendo che in queste situazioni l’amministratore non può essere considerato responsabile in solido. Diversamente, un’eventuale responsabilità dell’amministratore deve essere valutata in base al suo operato in merito al caso concreto, e mai per via della sua posizione. In altre parole, l’amministratore deve pagare la multa soltanto se non ha rispettato la raccolta differenziata condominiale.

Chi paga la multa condominiale

La multa per chi non fa la raccolta differenziata, o comunque non la rispetta in modo corretto, può essere comminata dalle Forze dell’ordine e dall’assemblea condominiale. Nel primo caso, può accadere che gli agenti non riescano a identificare i responsabili, dovendo perciò provvedere a un verbale contro l’intero condominio. Il verbale sarà poi notificato all’amministratore, che a sua volta richiederà il pagamento della multa in base ai millesimi di proprietà dei condomini. Di norma, questa è la prassi per cui si trovano a rimetterci tutti i condomini, anche se solo uno di loro non fa la raccolta differenziata.

Prassi, tuttavia, non è sinonimo di giustizia e pertanto non sempre bisogna necessariamente accettare questo tipo di imposizioni. Innanzitutto, l’amministratore prima di richiedere il pagamento deve fare tutto ciò che i mezzi in suo possesso gli consentono per individuare il trasgressore. Oltretutto, bisogna ricordare che il condominio è puramente un ente di gestione, privo di personalità giuridica. Di conseguenza il condominio non può essere multato, anche se possono esserlo i singoli condomini. Multe generiche di questo tipo sono spesso illegittime, in quanto – come ricordato poc’anzi - anche riguardo agli illeciti amministrativi la responsabilità è personale. Il verbale, peraltro, deve identificare precisamente il soggetto colpevole, oltre agli estremi dell’illecito. Quest’ultimo, comunque, dovrebbe anche essere supportato da prove.

Nonostante ciò, i regolamenti di alcuni comuni italiani contrastano con questo principio generale del diritto e consentono i verbali indirizzati al condominio. Nel nostro ordinamento, prevale sempre la legge di gerarchia superiore, quindi in linea generale si possono considerare illegittimi i verbali intestati al condominio. La giurisprudenza mostra, tuttavia, alcuni pareri contrastanti riguardo all’interpretazione dei verbali “collettivi”. In caso di dubbio è quindi necessario rivolgersi a un avvocato e impugnare poi il verbale se ne sussistono i presupposti. Oltretutto, l’assistenza legale è importante per non rischiare di oltrepassare il termine di legge, oltre il quale il verbale non può più essere impugnato e deve essere pagato. Una soluzione alternativa, invece, è quella in cui il condominio si incarica di individuare i trasgressori. In ogni caso, se il verbale non viene impugnato la spesa deve essere divisa fra i condomini.

Il secondo tipo di multa è quella interna al condominio, decisa dall’assemblea stessa nei confronti di uno o più condomini per le violazioni del regolamento. Il regolamento condominiale, infatti, può regolare diversi aspetti della vita condominiale, compresa la raccolta differenziata. In questo caso, la multa viene indirizzata direttamente ai trasgressori, i quali saranno tenuti al pagamento.

Argomenti

# Multe
# Legge

Iscriviti a Money.it