Entro gennaio 2019 verrà istituito un gruppo per determinare chi riceverà l’indennizzo della crisi bancaria.
Arriva un sospiro di sollievo per i risparmiatori che hanno incontrato un crollo finanziario. Infatti entro gennaio verrà composta una commissione di 9 saggi per l’indennizzo della crisi bancaria.
La legge di bilancio ha concesso alla Fir una dotazione da 525 milioni di euro l’anno per il 2019, il 2020 e il 2021.
Indennizzo Crisi Bancaria: i dettagli
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della manovra, il decreto ministeriale dovrà stabilire le modalità con cui dovranno essere presentate le domande per il risarcimento dei risparmiatori.
Per decidere chi beneficerà dell’indennizzo, verrà istituita una commissione di 9 saggi che valuteranno le richieste, le quali fino ad oggi erano state indirizzate all’Arbitro per le controversie finanziarie della Consob.
Le domande di rimborso saranno inviate al Tesoro e il denaro sarà erogato dal Fondo indennizzo risparmiatori (Fir), al quale la legge di Bilancio ha concesso 525 milioni di euro l’anno per il 2019, il 2020 e il 2021.
I risparmiatori che potranno fare la richiesta sono chi ha subito un "pregiudizio ingiusto" da parte di banche poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018 con esclusione di coloro che hanno lavorato negli istituti coinvolti così come sono esenti i loro parenti.
Possono accedere i risparmiatori, persone fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli o coltivatori diretti, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale [...] nonché le microimprese, con priorità a chi presenta un Isee inferiore a 35.000 euro per il 2018
Inoltre gli azionisti danneggiati dal crac finanziario avranno diritto a rimborsi fino a 100.000 euro per coprire solo il 30% del costo di acquisto dei titoli. Tale cifra è la stessa stanziata per gli obbligazionisti subordinati con un tetto fissato al 95% del costo di acquisto.
Tuttavia il risarcimento sarà corrisposto al netto di eventuali indennizzi già ricevuti "a titolo di transazione" con le banche coinvolte.
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