Il fac-simile delle schede referendarie e i colori dei cinque quesiti che saranno sottoposti agli italiani: ecco come si vota ai referendum 2025 di domenica 8 e lunedì 9 giugno.
Come si vota referendum 2025, tutto quello che c’è da sapere in merito al voto che si terrà - contemporaneamente ai ballottaggi delle elezioni amministrative - in data domenica 8 (dalle 7 alle 23) e lunedì 9 giugno (dalle 7 alle 15).
In totale sono cinque i referendum 2025: quattro sul lavoro promossi dalla Cgil e quello sulla cittadinanza che è stato lanciato da +Europa e diverse associazioni.
Essendo dei referendum abrogativi c’è bisogno che almeno il 50% + uno degli aventi diritto - il tanto discusso quorum - partecipi al voto affinché i quesiti siano ritenuti validi a prescindere dalla vittoria del Sì oppure del No.
Nei giorni scorsi come da prassi il ministero dell’Interno ha rilasciato dei fac-simile delle schede referendarie, specificando i colori dei cinque quesiti e fornendo ulteriori informazioni utili al voto.
Ecco allora una guida ai referendum 2025, con tutte le informazioni su come esprimere il proprio voto, sulle schede referendarie e sul regolamento anche alla luce delle recenti polemiche politiche.
Come si vota referendum 2025
I referendum 2025 si terranno in data domenica 8 (dalle 7 alle 23) e lunedì 9 giugno (dalle 7 alle 15), con lo scrutinio che poi prenderà il via appena saranno chiuse le urne con la precedenza rispetto a quello dei ballottaggi delle amministrative.
Come detto si tratta di cinque referendum abrogativi - quattro sul tema del lavoro e uno sulla cittadinanza - e di conseguenza sarà necessario superare il quorum per non invalidare il voto.
I cinque quesiti chiedono l’abrogazione totale o parziale - per tutte le info a riguardo vi rimandiamo al nostro approfondimento che può essere letto tramite il box qui in basso - di alcune norme.
Per mantenere in vigore queste norme oggetto dei cinque quesiti occorre votare No.
Al contrario per abrogare le predette norme occorre votare Sì.
L’elettore potrà esprimere il proprio voto tracciando un segno sul Si o sul No accanto al quesito riportato sulla scheda
Cosa serve per votare ai referendum
Per votare ai referendum 2025 di domenica 8 e lunedì 9 giugno è necessario presentarsi al proprio seggio muniti di tessera elettorale e di un documento d’identità in corso di validità.
Se un elettore ha smarrito la propria tessera elettorale oppure ha esaurito gli spazi disponibili, può richiederne una nuova presso l’ufficio elettorale del Comune di residenza.
Ricordiamo che all’interno della cabina del voto non è consentito usare telefoni cellulari o dispositivi elettronici: fotografare o filmare la scheda elettorale mentre si vota porta al rischio di sanzioni penali e l’annullamento del voto.
Fac-simile schede referendum e colori quesiti
I fac-simile riproducono fedelmente le schede che saranno utilizzate nei seggi per i referendum 2025, con il testo integrale di ciascun quesito e le opzioni di voto.
Quesito numero uno “Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione” - Scheda verde.

Quesito numero due “Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale” - Scheda arancione.

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Quesito numero tre “Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi” - Scheda grigia.

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Quesito numero quattro “Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione” - Scheda rossa.

Quesito numero cinque “Cittadinanza italiana – Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana” - Scheda gialla.

Le schede possono non essere ritirate?
Sì, ai referendum del 2025 è possibile non ritirare una o più schede ed è perfettamente legale.
Se ci sono più quesiti referendari come in questo caso si può scegliere di votare solo su alcuni: occorre comunicarlo al presidente di seggio e ritirare solo le schede che desideri e in questo caso l’affluenza tiene conto della presenza.
Al tempo stesso se ci si presenta solo per firmare il registro e far validare la tessera elettorale come annunciato dalla premier Giorgia Meloni, si può non ritirare tutte le schede: in questo modo non voti l’affluenza non tiene conto della presenza.
Infine si può ricevere la scheda o le schede, entrare in cabina e restituirla bianca o senza segni: in questo caso sarà considerata scheda bianca o nulla, ma conterà comunque nella partecipazione.
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