La lettera di presentazione, proprio come il curriculum, è uno strumento fondamentale per cercare lavoro. Ecco tutti i consigli utili per scriverla.
Cercare lavoro e trovare lavoro non è sempre facile e veloce, anzi. Complici la precarietà, gli stipendi spesso particolarmente bassi a fronte della richiesta di requisiti elevati, sono tanti i fattori che possono rendere difficile la ricerca di un impiego. È bene, quindi, sapere come destreggiarsi nel migliore dei modi, per cercare di attirare l’attenzione dei datori e, possibilmente, essere assunti. A rivestire un ruolo importante in tale ambito è la lettera di presentazione che, così come il curriculum vitae, si rivela essere uno strumento importantissimo nella ricerca del lavoro.
Di seguito, pertanto, vedremo assieme di cosa si tratta, cosa scrivere e soprattutto cosa non scrivere in una lettera di presentazione, per avere più chance possibili rispetto alla concorrenza.
Cos’è una lettera di presentazione nel mondo del lavoro
Una lettera di presentazione nel mondo del lavoro è un documento che accompagna il curriculum vitae quando ci si candida per un posto di lavoro lavoro. Il suo scopo principale è quello di presentare brevemente il candidato al datore di lavoro, mettendo in evidenza motivazione, competenze e per quale motivo il proprio profilo sia adatto alla posizione offerta.
La lettera di presentazione si rivela essere un’importante occasione per distinguersi, mostrare il proprio entusiasmo e far capire al datore che si è davvero molto motivati a far parte dell’azienda. È ovviamente fondamentale personalizzarla per ogni candidatura, in modo tale che si adatti specificamente alla posizione e all’azienda a cui si sta scrivendo.
Lettera di presentazione e curriculum: due elementi complementari
La lettera di presentazione e il curriculum vitae sono due strumenti fondamentali nel processo di candidatura a un lavoro, svolgendo ruoli distinti ma allo stesso tempo complementari. Entrando nei dettagli, il curriculum vitae permette di elencare in modo strutturato e ben preciso esperienze, studi, competenze e conoscenze. Presenta uno stile oggettivo, è sintetico ed è quasi sempre in forma di elenco. La lettera di presentazione, invece, è più discorsiva e permette di spiegare perché si è interessati ad un determinato posto di lavoro e motivare la candidatura.
Entrambi vanno inviati quando esplicitamente richiesti o per posizioni medio-alte. La lettera è particolarmente consigliata per candidarsi a ruoli in cui la motivazione personale è importante, come settori creativi, educativi, sociali o ruoli manageriali. Per posizioni operative o lavori stagionali, come ad esempio magazziniere o cameriere, spesso basta il curriculum vitae. Allegare una breve lettera motivazionale, però, può aiutare a fare la differenza. In genere si allegano entrambi come file PDF separati, ad esempio: «CV_Bianchi.pdf» e «Lettera_presentazione_Bianchi.pdf».
Si invita, in ogni caso, a leggere attentamente l’annuncio, poiché alcune aziende specificano nel bando se vogliono solo il CV oppure CV + lettera. In mancanza di indicazioni è preferibile allegare entrambi, perché dimostra impegno e professionalità. Una buona lettera motivazionale può compensare un CV meno forte in termini di esperienza. Allo stesso tempo un CV eccellente può essere ignorato se manca una lettera quando viene richiesta.
La lettera di presentazione va scritta per ogni candidatura? Deve essere sempre diversa?
La lettera motivazionale, conosciuta anche come lettera di presentazione. viene richiesta molto frequentemente dalle aziende che ricercano nuovi dipendenti, in aggiunta al curriculum vitae e alla fotografia personale. Questo file, che in genere ha una lunghezza massima di una pagina, serve a presentare il candidato in modo discorsivo e, di conseguenza, deve contenere tutte le informazioni principali su di lui e sulle sue esperienze lavorative, ma anche volgere uno sguardo sul suo carattere e sui suoi obiettivi personali e professionali.
La lettera di presentazione, dunque, consente ai reclutatori di visualizzare in modo rapido la personalità, i pregi e i difetti del candidato, per valutare se questi è adatto per la posizione lavorativa in questione, oltre ad offrire uno sguardo sulle sue competenze linguistiche e comunicative e, dunque, sulla cultura generale.
Le aziende, d’altronde, cercano persone con caratteristiche specifiche, e ogni annuncio di lavoro ha requisiti e valori differenti. Una lettera generica rischia di sembrare impersonale e poco motivata.
Per questo motivo, idealmente, la lettera di presentazione andrebbe scritta o quantomeno adattata per ogni singola candidatura. Soprattutto, non dovrebbe mai essere identica da un’azienda all’altra.
Una lettera efficace permette di spiegare perché si vuole ricoprire un determinato ruolo, perché si è adatti e perché interessa una determinata azienda. Ciò richiede un minimo di personalizzazione, come ad esempio citare l’azienda, riferirsi alla posizione, magari anche a progetti o valori che possono aiutare a fornire informazioni aggiuntive su sé stessi.
Cosa e come scrivere nella lettera di presentazione?
Molte volte le aziende, vista l’enorme quantità di curriculum che arrivano ogni volta che c’è una nuova offerta di lavoro, prendono in considerazione per un colloquio solo quei candidati che inviano la lettera di presentazione. Per questo motivo è fondamentale sapere cosa e come scriverla. A tal proposito interesserà sapere che la lettera di presentazione, generalmente, è composta da quattro parti.
- Intestazione: dove bisogna inserire i propri dati personali. Inoltre, se conoscete il nome e il cognome del responsabile delle risorse umane che si occupa delle selezioni, è possibile intestare a lui la lettera scrivendo “Alla cortese attenzione del Direttore delle Risorse Umane PAOLO ROSSI”.
- Introduzione: dove va indicata la posizione per la quale ci si candida, se possibile dove è stato trovato l’annuncio e un accenno alle caratteristiche per le quali siete adatti a ricoprire un determinato incarico.
- Corpo: qui va spiegato nel dettaglio il motivo per cui siete interessati a quella posizione di lavoro e a quella azienda, indicando chiaramente le motivazioni per le quali siete adatti al ruolo. In questa parte è fondamentale collegare il proprio percorso personale e professionale ai requisiti dell’azienda, avendo l’accortezza di illustrare le esperienze professionali, accademiche o di volontariato rilevanti.
- Conclusione: quando scrivete una lettera di presentazione è importante concludere con un ringraziamento per l’attenzione. Ma non solo, è bene indicare la proprio disponibilità a un colloquio e appore una firma, digitale o a mano a seconda del formato.
Cosa non scrivere nella lettera di presentazione?
Oltre a sapere cosa scrivere, è importante prestare attenzione anche agli errori da evitare, nel caso in cui si desideri redigere una lettera motivazionale efficace. Tra le frasi e i contenuti che non andrebbero mai inseriti si annoverano:
- frasi fatte e banalità, come le classiche espressioni “sono una persona socievole e solare” o “mi piace stare a contatto con il pubblico”;
- citazioni o aforismi, che risulterebbero completamente fuori luogo;
- ringraziamenti eccessivi, meglio essere formali e concisi;
- informazioni superflue su voi stessi: a nessuno interessa la vostra passione per il cinema o la fotografia, a meno che non stiate concorrendo per un ruolo nel settore artistico, dunque eliminate tutto ciò che non è coerente con il ruolo desiderato;
- errori grammaticali, che vi metterebbero subito in cattivissima luce: rileggete sempre con cura quanto avete scritto, prima di inviare la lettera e il curriculum;
- giudizi poco sinceri su voi stessi: è inutile che vi definiate “ottimi comunicatori”, se arrossite quando dovete parlare in pubblico, poiché le bugie verrebbero alla luce durante il colloquio e finireste per fare una pessima figura;
- informazioni scorrette: lo stesso discorso vale per le vostre competenze, che devono corrispondere al vero. Affermare di conoscere il tedesco, se si tratta di una menzogna, è una mossa poco furba, dato che le magagne hanno vita breve;
- inviare la stessa lettera a tutte le aziende, senza modificarla, è controproducente. I selezionatori se ne accorgono subito;
- lamentele o frasi negative. Mai scrivere cose del tipo: “Sono stato licenziato ingiustamente” o “Non mi trovavo bene nel mio precedente lavoro”. Meglio mantenere un tono positivo, propositivo e orientato al futuro.
Esempi di lettere di presentazione pratici e concreti
Di seguito proponiamo due esempi concreti di lettere di presentazione, ciascuna contestualizzata per un diverso profilo professionale. Le lettere sono brevi, personalizzate e strutturate tenendo conto delle quattro parti fondamentali prima citate ovvero intestazione, introduzione, corpo e conclusione.
Esempio 1: marketer che si candida presso un’azienda di comunicazione
Supponiamo che Martina abbia 26 anni, una laurea in Scienze della Comunicazione e 1 anno di esperienza in marketing digitale. Si candida per una posizione da Digital Marketing Specialist presso un’azienda di comunicazione. In tal caso la lettera di presentazione potrebbe essere così strutturata:
"Gentile Responsabile delle Risorse Umane dell’Azienda XXX,
mi chiamo Martina, ho ventisei anni e sono laureata in Scienze della Comunicazione. Ho già maturato esperienza nell’ambito del marketing digitale, nella gestione di campagne social, email marketing e content strategy. Ho scoperto con grande interesse la vostra offerta per il ruolo di Digital Marketing Specialist, pubblicata sul vostro sito aziendale, e desidero candidarmi.
Durante la mia esperienza presso un’agenzia boutique, ho gestito progetti per clienti B2C e B2B, contribuendo a migliorare le performance delle campagne fino al +30% in termini di engagement. Ciò che mi ha colpita della vostra agenzia è l’approccio creativo e orientato ai dati, qualità che rispecchiano il mio modo di lavorare.
Sarei felice di approfondire la mia candidatura in un colloquio conoscitivo. Ringrazio per l’attenzione e resto a disposizione per ogni ulteriore informazione.
Cordiali saluti,
Martina Rossi"
Esempio 2: candidatura di neolaureato come HR Assistant
Ora invece supponiamo che Francesco, di 25 anni, abbia conseguito una laurea in Psicologia del lavoro e un tirocinio curricolare appena concluso in ambito risorse umane. Nel caso in cui dovesse decidere di candidarsi come HR Assistant presso un’azienda manifatturiera, la lettera di presentazione potrebbe essere così:
"Egregio Responsabile delle Risorse Umane dell’Azienda XXX,
sono un neolaureato in Psicologia del Lavoro, con una forte motivazione a intraprendere un percorso professionale nell’ambito delle risorse umane. Vi scrivo per candidarmi alla posizione di HR Assistant da voi pubblicata, ruolo che rispecchia appieno le mie aspirazioni professionali.
Durante il mio tirocinio presso una PMI, ho avuto modo di affiancare il team HR nella selezione, nella gestione dei colloqui e nell’archiviazione documentale. Ho acquisito dimestichezza con i principali strumenti digitali di recruiting e HR management, e mi sono appassionato alla gestione del clima aziendale e dei processi di onboarding. La vostra realtà, strutturata e in crescita, rappresenta un contesto ideale per proseguire il mio sviluppo professionale, mettendo a frutto le competenze acquisite.
Ringrazio per l’attenzione e spero di poter approfondire la mia candidatura in un incontro. Resto disponibile per eventuali chiarimenti o documenti aggiuntivi.
Cordiali saluti,
Francesco Bianchi".
© RIPRODUZIONE RISERVATA