Come richiedere un rimborso su PayPal?

Veronica Caliandro

10 Settembre 2025 - 14:26

Come e quando si può richiedere un rimborso PayPal? Entriamo nei dettagli per vedere come funziona, tempistiche e se vi sono eventuali costi da sostenere.

Come richiedere un rimborso su PayPal?

Acquistare online è ormai parte integrante della vita quotidiana. Non sempre, però, tutto va come previsto. Può capitare, purtroppo, che il prodotto non arrivi, che sia diverso da quanto descritto sul sito o che presenti difetti. In tutti questi casi, uno dei metodi più sicuri per tutelarsi è utilizzare PayPal.

Questo perché offre diversi strumenti per proteggere gli acquirenti. Ma come fare? Ebbene, di seguito vedremo assieme come funziona il rimborso PayPal, quando si può richiedere, quali sono le differenze tra rimborso totale e parziale, le tempistiche, cosa fare in caso di reso e quali alternative esistono se non si riesce a risolvere la situazione attraverso la piattaforma.

Quando si può richiedere un rimborso PayPal

È possibile richiedere il rimborso tramite PayPal in diverse situazioni, soprattutto quando si tratta di acquisti online. La piattaforma, infatti, protegge l’utente in tutti i casi in cui c’è stata un’anomalia nella transazione. Ne è un chiaro esempio quando l’articolo acquistato non arriva o se il prodotto ricevuto è diverso da quanto descritto.

Stesso discorso nel caso in cui siano stati effettuati pagamenti duplicati o non autorizzati. In queste circostanze PayPal permette di richiedere un rimborso sia direttamente al venditore sia attraverso gli strumenti di protezione integrati nel sistema.

Come chiedere un rimborso PayPal

La prima cosa che consigliamo di fare è contattare il venditore. Spesso, infatti, la maggior parte dei problemi si risolve rapidamente con un accordo diretto. A tal fine bisogna accedere alle transazioni dal proprio conto PayPal, selezionare quella di proprio interesse e utilizzare i dati di contatto del venditore per segnalare la situazione. Qui sarà possibile spiegare la problematica e chiedere un rimborso totale o parziale.

Se il venditore accetta, PayPal gestisce automaticamente la restituzione dei soldi, senza costi aggiuntivi per l’acquirente. Tuttavia non sempre questa soluzione funziona. Se il venditore non risponde o rifiuta la richiesta, comunque, non bisogna demoralizzarsi, bensì procedere con il passo successivo.

La controversia: quando il venditore non collabora

Se non si trova un accordo, allora è possibile aprire una contestazione attraverso il Centro risoluzioni PayPal. Si tratta di un sistema interno che permette di spiegare il problema e invitare il venditore a trovare una soluzione. A tal fine si devono seguire i seguenti passaggi.

  1. Accedere al proprio conto PayPal.
  2. Selezionare la transazione contestata, quindi cliccare sulla voce «Segnala un problema».
  3. Indicare il motivo della richiesta di rimborso, come ad esempio articolo non ricevuto, prodotto difettoso, servizio mancante.
  4. Dopo aver aperto la controversia, l’acquirente e il venditore possono comunicare direttamente tramite PayPal. Questa fase può durare fino a 20 giorni.
  5. Se entro questo termine non si raggiunge un accordo, è possibile trasformare la controversia in reclamo ufficiale.

Il reclamo: la richiesta formale di rimborso

Quando la controversia non porta a un risultato, il passo successivo è aprire un reclamo PayPal. In questa fase non si dovrà più gestire la questione personalmente. Sarà PayPal a valutare le prove, analizzare il caso e decidere se il soggetto interessato abbia o meno diritto a un rimborso totale o parziale.

A tal proposito è importante sottolineare che il reclamo deve essere aperto entro 180 giorni dalla data del pagamento. Avere prove solide aumenta notevolmente le possibilità di successo. Per questo motivo si invita a conservare screenshot, ricevute e conversazioni con il venditore. Tutti questi elementi, infatti, possono fare la differenza.

Rimborso totale e rimborso parziale: quali differenze?

Quando si parla di rimborso tramite PayPal, è importante distinguere tra rimborso totale e parziale. Nel primo caso, come facilmente intuibile dal nome, si riceve l’intero importo speso. È la soluzione più comune, soprattutto quando il prodotto non viene consegnato o viene restituito.

Con il rimborso parziale, invece, si riceve solo una parte della somma. Succede, ad esempio, quando il prodotto è leggermente difettoso e l’acquirente accetta di tenerlo in cambio di uno sconto. Conoscere questa differenza è utile per scegliere la strategia migliore in base al tipo di problema che ci si trova ad affrontare.

Tempo rimborso PayPal: entro quanti giorni arrivano i soldi

Uno dei dubbi più frequenti riguarda le tempistiche per ricevere un rimborso PayPal. Stabilirlo a priori non è possibile. Questo perché le tempistiche variano in base al metodo di pagamento usato. In genere, nel caso in cui si sia utilizzato il saldo PayPal o la carta collegata, il rimborso arriva entro 24-48 ore.

Se si è optato per il conto bancario, invece, possono essere necessari dai 3 ai 5 giorni lavorativi. In presenza di situazioni particolari, che richiedono indagini approfondite, i tempi possono allungarsi. PayPal comunque invia informazioni costanti sullo stato della pratica, in modo tale da poter essere sempre aggiornati in tempo reale.

Come funziona il reso

In alcuni casi, per ottenere un rimborso tramite PayPal, il venditore potrebbe chiedere di restituire il prodotto. In tale circostanza bisogna contattare il venditore e chiedere istruzioni per il reso. Si deve quindi spedire l’articolo seguendo le modalità indicate. Dopo la ricezione, il venditore conferma a PayPal l’avvenuto reso. A questo punto PayPal procede con l’accredito del rimborso totale o parziale.

A tal proposito è bene sottolineare che dal 2022 PayPal ha eliminato il servizio “Rimborso Spese di Reso”. Oggi le spese di spedizione sono a carico dell’acquirente, salvo diversi accordi col venditore.

I costi del rimborso PayPal

Per chi acquista richiedere un rimborso PayPal è gratuito. Non ci sono, infatti, commissioni aggiuntive né penali. Tuttavia il venditore può decidere di non rimborsare le spese di spedizione. Se il rimborso avviene su carta di credito, inoltre, i tempi potrebbero essere più lunghi, ma non vengono applicati costi extra.

Alternative al rimborso PayPal

Se non si riesce a risolvere la situazione tramite PayPal, è possibile sfruttare altre opzioni. Ad esempio se il pagamento è stato effettuato con carta di credito o debito è possibile richiedere l’annullamento del pagamento direttamente alla banca.

Come già detto, inoltre, è possibile chiedere assistenza al venditore. Alcuni store, d’altronde, hanno politiche di rimborso più rapide rispetto a PayPal. Ma non solo, alcuni venditori offrono un buono per futuri acquisti invece di restituire l’importo speso.

Ho ricevuto un rimborso su PayPal: cosa succede dopo?

Quando PayPal approva la richiesta di rimborso si riceve una notifica via e-mail. A questo punto si consiglia di controllare se l’importo rimborsato è totale o parziale e quale metodo di pagamento è stato utilizzato per l’accredito. Ma non solo, è opportuno verificare che la ricevuta sia correttamente registrata nella sezione transazioni. In caso di dubbi è possibile contattare l’assistenza clienti PayPal per ricevere chiarimenti.

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