Come si fa a pagare la Tari se il Comune non ha inviato il bollettino o se non è stato recapitato? Ecco come chiederne un altro o come compilarlo in autonomia.
Come pagare la Tari senza bollettino? Da aprile a luglio di ogni anno i cittadini sono chiamati a versare la Tari, la tassa comunale che serve a finanziare il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti. Molti Comuni hanno provveduto a mandare i bollettini per il pagamento che, in diversi casi avevano già scadenza ad aprile. In altri Comuni la scadenza della prima rata è fissata a maggio e in altri ancora a luglio.
Il pagamento è dovuto da chi occupa l’immobile, in caso di immobile in locazione a pagare è l’inquilino, ma solo se ha un contratto superiore a 6 mesi, altrimenti rimane in carico al proprietario. A riscuotere la tassa è il Comune, come abbiamo detto, e in mancanza del pagamento da parte del soggetto passivo, può inviare un avviso bonario o delle cartelle esattoriali.
Scadenza Tari e bollettino
Solitamente il Comune divide il pagamento della Tari in diverse tranche. Nella maggior parte dei casi sono così suddivise:
- prima rata entro la fine di aprile;
- seconda rata entro la fine di luglio;
- ultima rata a saldo entro la fine dell’anno.
Come abbiamo detto, il Comune provvede a trasmettere al cittadino i bollettini per il pagamento: solitamente all’avvicinarsi della prima scadenza si ricevono i bollettini per tutte le rate previste per quell’anno. Alcuni Comuni, invece, preferiscono recapitare un bollettino per volta a ridosso della scadenza in questione.
Può capitare, però, che il cittadino non riceva i bollettini di pagamento a causa di disguidi postali. In questo caso, va sottolineato che il pagamento è dovuto in ogni caso, anche se il bollettino non è stato ricevuto.
Pagamento Tari senza bollettino
Il cittadino che, nel periodo in cui solitamente è chiamato a versare la Tari, non ha ricevuto il bollettino può procedere a contattare il proprio Comune per chiedere una spiegazione circa il ritardo.
Il Comune si preoccuperà di fornire al cittadino sia gli importi da versare che le relative scadenze, ma è possibile chiedere all’ente anche l’invio di un nuovo bollettino per procedere al pagamento in modo più agevole. Basta una telefonata, nella maggior parte dei casi, per recuperare il bollettino o il modello F24 o richiedere i dati per compilarne uno in autonomia. Il bollettino oltre che per posta può essere inoltrato via e-mail o via Pec (in modo da riceverlo più velocemente se si è a ridosso della scadenza della Tari).
Il bollettino, come abbiamo detto, può essere compilato anche in autonomia, ma per evitare errori è necessario fare molta attenzione al conto corrente su cui accreditare il pagamento che, nel caso si utilizzi il modello F24, il giusto codice tributo e va ricordato che ogni Comune può seguire regole diverse. Proprio per questo motivo il consiglio è sempre quello di consultare il regolamento stabilito nelle delibere comunali.
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