Come leggere la bolletta Enel, guida completa

Simone Micocci

6 Novembre 2024 - 15:23

Sei un cliente Enel e non sai come leggere le bollette di luce e gas? Ecco una guida che ti sarà certamente d’aiuto.

Come leggere la bolletta Enel, guida completa

Saper leggere la bolletta dell’Enel, tanto della fornitura di energia elettrica quanto del gas, è molto importante.

Conoscere il significato di ogni voce indicata nel riepilogo dei costi è infatti utile per capire cosa state effettivamente pagando, così da fare, eventualmente, anche un confronto con le altre compagnie e trovare l’offerta migliore.

A tal proposito, ricordiamo che la differenza di costi tra due compagnie che operano nel mercato libero sta tutta nella spesa per la materia energia; è questa, infatti, l’unica voce che può essere decisa liberamente dal fornitore, visto che gli altri oneri di sistema, così come pure i costi di gestione, sono stabiliti dall’Autorità garante.

Pertanto, se siete stanchi di ricevere una bolletta con un importo da pagare molto alto e state pensando di cambiare fornitore per l’energia elettrica, è alla spesa per la materia energia che dovete fare riferimento per capire qual è l’offerta più conveniente. Dobbiamo quindi vedere in quale parte della bolletta è indicata questa voce; ve lo spiegheremo in questa guida dedicata.

Dati cliente e fornitura

Partiamo dall’inizio, dove in ogni bolletta sono indicati i dati del cliente. Questa parte è molto importante, specialmente quando bisogna segnalare guasti o chiedere informazioni sull’importo della fattura chiamando il numero verde Enel, perché è grazie a queste informazioni che il contact center individuerà immediatamente la vostra pratica.

Nel dettaglio, in questa parte sono indicati:

  • codice cliente
  • codice POD (con il quale si identifica il punto di prelievo della fornitura di energia) o codice PDR per l’utenza gas;
  • codice fiscale (o la Partita Iva nel caso di tariffa business).

Successivamente troviamo altri dati importanti, tra i quali è indicato l’indirizzo di fornitura, la tipologia di tariffa, la tipologia del cliente (ad esempio se residente) e quella del pagamento. Sempre qui è indicata la tensione della fornitura nel caso della bolletta per l’energia elettrica, ossia la potenza contrattualmente impegnata, che solitamente è di 3 Kw per gli edifici residenziali, e la potenza disponibile.

Nella seconda pagina della bolletta vengono invece fornite informazioni specifiche sul contratto di fornitura, come il nome e il codice dell’offerta, il giorno di attivazione e la data di scadenza. Sempre qui sono presenti informazioni tecniche relative alla fornitura, come il distributore di riferimento e il numero di matricola del contatore.

La pagina centrale è dedicata al dettaglio dei consumi e alle letture: se la lettura è effettiva, verrà indicata la quantità esatta di energia elettrica e gas consumato, altrimenti verrà riportata una stima dei consumi.

Infine, nella terza pagina, si trova il dettaglio fiscale, che mostra le imposte applicate, come le imposte di consumo e le addizionali regionali, che variano in base alla quantità di gas consumato.

I costi in bolletta

Di costi, però, non c’è ancora l’ombra: li troviamo subito dopo, dove - in grassetto - è indicata la somma totale da pagare. Per capire cosa si sta pagando, però, bisogna scorporare questo importo, analizzando ogni singola voce. L’Enel ci aiuta a farlo con un intuitivo grafico a torta con il quale è indicata la «Sintesi degli importi fatturati».

La bolletta però non ci dà il significato di queste voci, informazione necessaria vista la complessità dell’argomento.

A tal proposito, ecco qual è il significato dei vari costi indicati in bolletta:

  • Spesa per l’energia. Questa voce include i costi dell’energia e delle attività di compravendita che l’azienda a cui ti sei rivolto, in questo caso l’Enel, ha sostenuto per garantire la fornitura direttamente all’indirizzo indicato. Nel dettaglio, qui troviamo il prezzo e i consumi dell’energia elettrica, o della materia prima gas naturale, le perdite di rete (ossia l’energia che viene dispersa durante il trasporto dell’elettricità dalla centrale al contatore) e la componente di dispacciamento (servizio di gestione della distribuzione e del bilanciamento tra domanda e offerta di energia elettrica nel sistema). Si tratta della voce probabilmente più importante della bolletta perché, oltre a rappresentare oltre il 40% della spesa totale, è l’unica componente variabile a seconda del fornitore. Se quindi pensate di pagare una bolletta troppo alta, vi dovete concentrare su come abbassare questa voce, quindi consumando di meno o rivolgendovi a un nuovo operatore.
  • Spese per il trasporto e gestione contatore. Qui è indicato l’importo da pagare per il servizio di trasporto dell’energia elettrica fino all’indirizzo di fornitura. Questo importo comprende un costo fisso, che è una tariffa standard, e una variabile calcolata in base ai consumi. Inoltre, viene indicato il costo per la gestione del contatore, che comprende la lettura dei consumi e la manutenzione.
  • Oneri di sistema. Si tratta delle quote fisse destinate alla copertura dei costi riguardanti le attività di interesse generale per il sistema elettrico, pagati dal cliente finale. Questi comprendono le spese sostenute per lo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse, le tariffe speciali per le Forze di Polizia, gli incentivi alle produzioni di energia dalle fonti rinnovabili e assimilate, e altre attività necessarie per il funzionamento dell’intero sistema energetico nazionale.

Ci sono poi le imposte e l’Iva da pagare, ossia i costi riscossi dal fornitore di energia elettrica per conto dello Stato e degli Enti locali. Queste imposte comprendono le accise, che si applicano alla quantità di energia consumata, e l’Iva, che invece si applica sull’importo totale della bolletta (10% per le utenze domestiche, 22% per quelle non domestiche). Le accise sono imposte sulle forniture energetiche e hanno l’obiettivo di coprire vari costi legati alle politiche energetiche e ambientali, ma variano a seconda delle disposizioni governative.

Infine, ricordiamo che dal 2017 nella bolletta della luce c’è un ulteriore costo da considerare: si tratta del Canone Rai, ossia la tassa che le persone sono dovute a pagare per il solo possesso di un televisore.

L’importo totale è di 70 euro nel 2024 (mentre ci sono ancora dubbi per il 2025 visto che potrebbe tornare a 90 euro), dilazionato in 10 rate da 7 euro ciascuna. Questo addebito è obbligatorio per chi possiede un televisore, indipendentemente dall’utilizzo effettivo, e viene incluso nella bolletta dell’energia elettrica per semplificarne il pagamento.

Argomenti

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO