Come investire in un mondo di tassi alti (a lungo)

Claudia Cervi

29 Settembre 2023 - 08:10

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Una panoramica sull’andamento dei mercati e sulle strategie di investimento in un contesto di tassi alti. Facciamo il punto con Walid Koudmani, Chief Market Analyst di XTB online trading.

Come investire in un mondo di tassi alti (a lungo)

L’attuale panorama economico è stato profondamente influenzato dalla politica monetaria restrittiva adottata da importanti banche centrali come la Fed, la BCE, la BoJ e la BoE. L’aumento dei tassi di interesse ha contribuito a generare un clima di incertezza e volatilità nei mercati finanziari, mettendo gli investitori di fronte a nuove sfide e opportunità.

In questo contesto in evoluzione, gli investitori sono alla continua ricerca di modi per ottenere rendimenti significativi e stabili. La domanda cruciale è: quali opportunità emergono in questo ambiente di tassi d’interesse che sembrano destinati a rimanere elevati per un periodo prolungato? E quali tendenze di mercato possono essere sfruttate per il successo degli investimenti?

Abbiamo chiesto a Walid Koudmani, Chief Market Analyst di XTB online trading, di rispondere a queste domande.

XTB è un broker di investimento one stop shop di livello mondiale, con una presenza globale in oltre 13 paesi, autorizzato regolamentato dalle principali istituzioni di regolamentazione finanziaria. La piattaforma XTB offre l’accesso a più di 5.800 strumenti finanziari - sia strumenti con proprietà, azioni ed ETF reali, sia strumenti derivati di tipo CFD.

D: Come cambia lo scenario economico dopo le decisioni di Fed, Bce, BoJ e BoE? Quali asset class monitorare nei prossimi mesi?

Le decisioni prese dalle banche centrali come la Federal Reserve (Fed), la Banca Centrale Europea (BCE), la Banca del Giappone (BoJ) e la Banca d’Inghilterra (BoE) di aumentare i tassi di interesse hanno dato origine a diversi sviluppi degni di nota all’interno dell’economia. Gli effetti previsti per il 2023 e il 2024 comprendono una decelerazione della crescita economica globale, influenzata da vari fattori, tra cui gli stessi tassi di interesse elevati, il conflitto in corso in Ucraina e le persistenti interruzioni delle catene di approvvigionamento.

Anche nel breve periodo le aspettative indicano il perdurare di livelli di inflazione elevati. Questa circostanza deriva da una confluenza di fattori, vale a dire una forte domanda di beni e servizi, l’aumento dei prezzi dell’energia e i continui disturbi nelle catene di approvvigionamento globali. Allo stesso tempo, la tendenza prevalente è stata la forza relativa del dollaro statunitense rispetto alle altre principali valute. Questa tendenza è attribuibile a una combinazione di fattori, principalmente gli aggiustamenti assertivi dei tassi di interesse attuati dalla Fed e la forza del dollaro statunitense come rifugio sicuro.

Alla luce di queste dinamiche, alcune asset class meritano da tenere d’occhio:

Azioni: è probabile che il mercato azionario mostri una maggiore volatilità nell’immediato futuro, poiché gli investitori valutano attentamente l’equilibrio tra i rischi di recessione e il potenziale di espansione degli utili.

Obbligazioni: le valutazioni delle obbligazioni sono destinate a fluttuare in modo significativo poiché i tassi di interesse continuano a salire, con le obbligazioni con scadenze più lunghe che sono particolarmente suscettibili alle variazioni dei tassi di interesse.

Materie prime: si prevede che i prezzi delle materie prime manterranno le loro traiettorie volatili nel breve termine, poiché il conflitto ucraino in corso e le persistenti interruzioni delle catene di approvvigionamento globali esercitano un’influenza sulle condizioni di mercato.

Valute: mentre si prevede che il dollaro statunitense mantenga la sua forza rispetto alle altre principali valute nel breve termine, è consigliabile che gli investitori monitorino attentamente le valute delle nazioni caratterizzate da economie robuste e bassi tassi di inflazione, come Svizzera e Norvegia.

D: Azionario vs obbligazionario, dove cercare i maggiori rendimenti?

Azioni e obbligazioni rappresentano due asset class ampiamente preferite dagli investitori, ciascuna caratterizzata da distinti profili di rischio-rendimento.

Invariabilmente, le azioni sono più rischiose rispetto alle obbligazioni, ma allo stesso tempo possiedono il potenziale per rendimenti proporzionalmente più elevati. Al contrario, le obbligazioni comportano tipicamente livelli di rischio intrinseco inferiori rispetto alle azioni, ma offrono di conseguenza la prospettiva di rendimenti comparativamente ridotti.

Nel contesto economico contemporaneo, rimane difficile individuare in modo definitivo le strade attraverso le quali gli investitori possono ottenere i rendimenti più redditizi. Tuttavia, un approccio giudizioso implica considerare sia le azioni che le obbligazioni come componenti integranti di un portafoglio ben strutturato e diversificato.

Rendimenti del mercato azionario

Storicamente, il mercato azionario ha dimostrato una propensione a sovraperformare il mercato obbligazionario su orizzonti di investimento estesi. Tuttavia, ci sono stati intervalli notevoli durante i quali le obbligazioni hanno superato le azioni in termini di performance. Ad esempio, le obbligazioni hanno sovraperformato le azioni durante la Grande Depressione e l’era della bolla delle dot-com.

Rendimenti del mercato obbligazionario

Al contrario, i rendimenti del mercato obbligazionario generalmente sono inferiori a quelli del mercato azionario. Ciononostante, le obbligazioni possiedono il netto vantaggio di fornire agli investitori un flusso consistente di reddito, svolgendo così un ruolo fondamentale nell’aumentare la diversificazione del portafoglio.

D: Con riferimento all’azionario, ci sono dei settori su cui vale la pena investire ora?

Nell’attuale panorama degli investimenti, una moltitudine di settori promettenti attirano l’attenzione, ognuno dei quali offre opportunità uniche per gli investitori più esigenti. Tuttavia, è fondamentale sottolineare la necessità di condurre ricerche approfondite e due diligence prima di impegnare capitali in qualsiasi settore particolare.

Tra i settori che meritano di essere presi in considerazione per gli investimenti, ne spiccano diversi:

Tecnologia: il settore tecnologico rimane pronto per una crescita sostenuta nel prossimo futuro. Questo ottimismo è corroborato da una serie di fattori, tra cui la crescente domanda di prodotti e servizi digitali, il fiorente mercato del cloud computing e l’incessante progresso di tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico. Questi fattori contribuiscono collettivamente a creare un ambiente fertile in cui le aziende tecnologiche possano prosperare, producendo potenzialmente rendimenti sostanziali per gli investitori.

Sanità: con l’invecchiamento della popolazione e la crescente domanda di servizi sanitari, il settore sanitario è pronto per l’espansione. Il settore sanitario comprende diversi sottosettori, tra cui quello farmaceutico, della biotecnologia e dei dispositivi medici, offrendo un’ampia gamma di opzioni di investimento per soddisfare diverse propensioni e strategie di rischio.

Beni di consumo di prima necessità: anche in caso di recessione economica, il settore dei beni di prima necessità ha dimostrato la sua resilienza. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i consumatori continuano a richiedere beni essenziali come cibo e bevande, indipendentemente dalle fluttuazioni dei loro livelli di reddito. Investire in società consolidate in questo settore può fornire un certo grado di stabilità a un portafoglio diversificato.

Tendenza dell’IA

Il trend dell’Intelligenza Artificiale (AI) si trova in un momento intrigante. Sebbene sia ancora nella sua fase nascente, il suo potenziale di rivoluzionare una miriade di settori non può essere sopravvalutato. L’intelligenza artificiale viene già sfruttata in diverse applicazioni, dai veicoli a guida autonoma alle diagnosi mediche fino agli algoritmi di trading finanziario. La domanda cruciale riguardo al trend dell’intelligenza artificiale è se ha raggiunto il suo apice o se c’è più spazio per la crescita. Il consenso tra gli esperti tende verso quest’ultima ipotesi, con l’intelligenza artificiale pronta a rivoluzionare e innovare in un ampio numero di settori. Pertanto, la tendenza dell’intelligenza artificiale è ancora considerata nelle sue fasi iniziali, offrendo ai potenziali investitori l’opportunità di partecipare a un’ondata tecnologica trasformativa.

D: E in relazione all’obbligazionario, meglio titoli governativi italiani, europei o Usa? Oppure obbligazioni high yield?

La selezione dei titoli di stato più adatti dipende dalle circostanze finanziarie specifiche di un individuo e dal suo livello di tolleranza al rischio.

I titoli di stato italiani, ad esempio, presentano una prospettiva allettante con il loro rendimento più elevato rispetto ai titoli di stato europei o statunitensi. Tuttavia, questo fascino va di pari passo con un rischio maggiore. Il rapporto debito/PIL relativamente elevato dell’Italia, rispetto ai suoi omologhi europei, rende i suoi titoli di stato più suscettibili alle fluttuazioni economiche e al sentiment del mercato. Di conseguenza, gli investitori in titoli di Stato italiani devono essere preparati a un percorso potenzialmente più accidentato.

Al contrario, i titoli di Stato europei presentano un profilo di rischio più conservativo rispetto ai loro omologhi italiani. Offrono un maggiore grado di stabilità e sicurezza, ma questa rete di sicurezza è accompagnata da un compromesso in termini di rendimento. Di conseguenza, coloro che danno priorità alla sicurezza rispetto al rendimento potrebbero ritenere che i titoli di stato europei siano un’opzione più adatta.

I titoli di stato statunitensi, spesso considerati il gold standard di sicurezza, sono i meno rischiosi tra le tre categorie. Il loro status di rifugio sicuro globale è sottolineato dalla costante stabilità dell’economia statunitense. Tuttavia, questa sicurezza senza pari va a scapito di rendimenti più bassi, che potrebbero essere meno allettanti per gli investitori che cercano rendimenti più elevati.

Per coloro che sono interessati a rendimenti più elevati, le obbligazioni ad alto rendimento sono al centro dell’attenzione. Queste obbligazioni, spesso definite “Junk Bonds”, hanno il potenziale per una maggiore redditività rispetto ai titoli di stato. Tuttavia, comportano anche rischi sostanzialmente più elevati. Le obbligazioni ad alto rendimento sono emesse da società con rating di credito inferiori, che le rendono più suscettibili al default o alle difficoltà finanziarie. Pertanto, gli investitori in obbligazioni ad alto rendimento dovrebbero essere pronti ad accettare un livello di rischio maggiore nel perseguimento di rendimenti potenzialmente maggiori.

In sintesi, la scelta dei titoli di stato o delle obbligazioni ad alto rendimento dipende dagli obiettivi finanziari specifici dell’investitore, dalla tolleranza al rischio e dalla propensione al rendimento. Ciascun tipo di obbligazione offre una propria serie di compromessi tra rischio e rendimento e un’attenta considerazione di questi fattori è essenziale per prendere decisioni di investimento informate.

in collaborazione con gli esperti di XTB.

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