Come fare per diventare una guida turistica? Ecco come si diventa dei professionisti del settore e come esercitare la professione.
L’amore per l’arte, la storia e il viaggio può trasformarsi in una vera professione: quella della guida turistica. Oggi il settore è in grande fermento grazie al nuovo bando nazionale per l’abilitazione alla professione, pubblicato per il 2025 dal Ministero del Turismo e che ha riscontrato un enorme riscontro. Si tratta del primo concorso su base nazionale, introdotto dalla riforma del 2023 in attuazione degli obiettivi del Pnrr per il turismo, che punta a uniformare il sistema delle abilitazioni e a valorizzare la qualità delle competenze.
Le domande per partecipare si sono chiuse lo scorso marzo con un risultato sorprendente: quasi 30mila candidature arrivate tramite il portale InPA, confermando l’interesse crescente per una professione che unisce cultura, comunicazione e accoglienza. E in Italia, va detto, ha un certo peso - ed è anche futuribile come professione.
La prova scritta è prevista per il 18 novembre 2025 in otto città italiane e rappresenta il primo passo verso l’iscrizione all’Elenco nazionale delle guide turistiche, necessario per esercitare ufficialmente in tutto il Paese.
In ogni caso, se stai pensando di intraprendere questa carriera, è il momento giusto per scoprire cosa fa una guida turistica, quali sono i requisiti richiesti e come funziona il bando in corso - come detto, il primo storico a livello nazionale.
Lavorare come guida turistica: cosa si fa?
Fare la guida turistica significa essere un narratore del territorio. Non si tratta solo di accompagnare gruppi o visitatori alla scoperta di un luogo, ma di trasmettere emozioni e conoscenze attraverso la storia, l’arte e le tradizioni. Una guida turistica è un ponte tra il patrimonio culturale e chi lo vive: sa rendere vivo un museo, far parlare un affresco, raccontare una piazza o un borgo in modo unico e personale.
Al giorno d’oggi, la professione ha assunto una dimensione ancora più dinamica. Le guide sono sempre più coinvolte in progetti di turismo esperienziale, accessibilità e sostenibilità, collaborando con enti locali, tour operator e piattaforme digitali. Molti professionisti integrano oggi la loro attività con la gestione dei social, la produzione di contenuti culturali online e la partecipazione a iniziative di valorizzazione del territorio.
Essere guida turistica significa anche adattarsi ai diversi pubblici: famiglie, scolaresche, viaggiatori stranieri, persone con esigenze specifiche. Serve empatia, curiosità, competenza e una grande capacità comunicativa. È una professione viva, che si evolve continuamente e che, con la giusta preparazione, può diventare una carriera appassionante e ricca di soddisfazioni.
Qualifica professionale di guida turistica: serve una licenza?
Questo concetto l’abbiamo già accennato all’inizio del nostro approfondimento. Sì, per esercitare come guida turistica in Italia serve ottenere una qualifica professionale abilitante, ovvero il patentino nazionale. Questa abilitazione è rilasciata dal Ministero del Turismo dopo il superamento di un esame nazionale istituito dal Decreto legislativo 23/2023, che ha uniformato le regole precedentemente frammentate a livello regionale.
La riforma ha introdotto un Elenco nazionale delle guide turistiche, pubblicato e aggiornato dal Ministero, consultabile online. Solo chi figura in questo elenco può esercitare legalmente in tutto il territorio italiano, senza dover richiedere ulteriori riconoscimenti regionali.
Il percorso per ottenere la licenza prevede tre prove: una scritta, una orale e una tecnico-pratica, pensate per verificare non solo la preparazione teorica, ma anche le competenze comunicative, linguistiche e professionali del candidato. La licenza, una volta conseguita, consente di lavorare in autonomia o in collaborazione con agenzie di viaggio, tour operator, musei e enti turistici pubblici e privati.
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I requisiti per fare la guida turistica
Per accedere al bando nazionale e ottenere l’abilitazione, è necessario soddisfare alcuni requisiti di base.
- Può partecipare chi è cittadino italiano o di un Paese membro dell’Unione Europea. I candidati provenienti da Paesi extra-UE devono invece essere in regola con le normative italiane su immigrazione e lavoro.
- È inoltre richiesto di aver compiuto 18 anni, godere dei diritti civili e politici e non avere condanne penali per reati dolosi o per violazioni dei doveri professionali.
- Dal punto di vista formativo, serve almeno un diploma di scuola secondaria di secondo grado, anche se molti candidati possiedono una laurea in discipline umanistiche, linguistiche o storico-artistiche.
- La conoscenza di almeno una lingua straniera a livello B2 è obbligatoria e viene verificata durante la prova orale.
Oltre ai requisiti formali, questa professione richiede attitudini personali importanti: passione per la cultura, spirito comunicativo, capacità di sintesi e di gestione dei gruppi. Una guida deve essere preparata, ma anche empatica e flessibile, capace di trasformare ogni visita in un racconto coinvolgente e memorabile.
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Come diventare guida turistica in Italia: il bando 2025
Il bando nazionale 2025 per l’abilitazione alla professione di guida turistica rappresenta una svolta storica, considerando che è la prima volta che la selezione avviene in forma centralizzata, sotto la supervisione diretta del Ministero del Turismo.
Le candidature, aperte sul portale InPA fino al 27 febbraio 2025, hanno registrato un vero e proprio boom con 29.228 domande.
Le prove da superare
L’esame di abilitazione prevede tre prove distinte:
- prova scritta: la prima prova consiste in un test a risposta multipla su materie come storia dell’arte, geografia, storia, archeologia, diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell’offerta turistica, e disciplina dei beni culturali e del paesaggio. Il punteggio massimo è di 40 punti, e per superarla bisogna ottenere almeno 25 punti;
- prova orale: questa prova è accessibile solo a chi ha ottenuto almeno 25 punti nella prova scritta. Si tratta di un colloquio in lingua italiana sulle stesse materie della prova scritta, con una verifica delle capacità comunicative e della conoscenza di almeno una lingua straniera a livello B2, scelta dal candidato al momento dell’iscrizione;
- prova tecnico-pratica: si tratta dell’ultimo test, volto ad accertare la professionalità del candidato e la sua capacità di svolgere il ruolo di guida turistica.
Ogni prova prevede un punteggio massimo di 40 punti e si considera superata con almeno 25 punti.
Cosa succede dopo l’esame?
I candidati che supereranno la prova scritta accederanno alla fase orale e successivamente a quella tecnico-pratica. Solo chi supererà tutte le prove entrerà nell’Elenco nazionale delle guide turistiche, pubblicato sul sito ufficiale del Ministero del Turismo.
Va segnalato che sul concorso è pendente un ricorso al TAR presentato dall’Associazione Nazionale Guide Turistiche (ANGT), che chiede maggiore valorizzazione del ruolo delle Regioni e del legame territoriale della professione. La decisione definitiva è attesa entro la fine del 2025, ma le prove e le procedure restano regolarmente confermate.
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