Come cambia la guerra in Ucraina dopo il G7 di Hiroshima

Giorgia Bonamoneta

19/05/2023

19/05/2023 - 21:10

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Il G7 a Hiroshima si è concentrato su diversi temi, tra i quali la guerra in Ucraina. L’impegno dei leader cambierà la guerra?

Come cambia la guerra in Ucraina dopo il G7 di Hiroshima

Il G7 a Hiroshima ha discusso con particolare attenzione i temi di Cina e Russia. In particolare il summit ha delineato un prima e un dopo per quanto riguarda il sostegno all’Ucraina in difesa dell’invasione russa. I leader si sono riuniti a Hiroshima nel vertice del G7 proprio per fare il punto della situazione sulla guerra in Ucraina, sull’uso del nucleare e le sanzioni approvate.

Leader riuniti al G7 hanno riaffermato l’impegno a realizzare un mondo senza armi nucleari e con la massima sicurezza per tutti. “La retorica nucleare di cui è responsabile la Russia, l’indebolimento dei regimi di controllo degli armamenti e l’intenzione dichiarata di dispiegare armi nucleari in Bielorussia sono pericolose e inaccettabili”, hanno dichiarato.

Durante il summit sono state prese delle decisioni che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina o almeno l’approccio e il tipo di impegno dei paesi occidentali e alleati. Tra le molte decisioni prese si stanno adottando misure per ridurre le possibilità per la Russia di eludere le misure finanziarie, cioè le sanzioni, imposte. Un altro passaggio fondamentale sembra essere quello dell’impegno per garantire che le esportazioni degli articoli critici per l’aggressione siano limitate, comprese le esportazioni di macchinari industriali, strumenti e tecnologie che la Russia utilizza per alimentare la macchina da guerra.

Summit G7 a Hiroshima: l’attenzione sulla guerra in Ucraina

Il G7 ha voluto mostrare un’immagine di compattezza e sottolineare che sta andando nella giusta direzione. La dichiarazione congiunta, diffusa al termine della sessione di lavoro sull’Ucraina, ha certificato l’ulteriore presa di posizione comune su Mosca e verso i Paesi che eludono le sanzioni. “Rimaniamo uniti nell’imporre sanzioni coordinate e altre azioni economiche - si legge nella dichiarazione - per minare ulteriormente la capacità della Russia di portare avanti la sua aggressione illegale nei confronti di Kyiv”.

Il G7 si è aperto con l’esortazione alla Russia a porre fine all’aggressione in corso e a ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente le sue truppe e il suo equipaggiamento militare dall’intero territorio dell’Ucraina. In una nota dei sette leader si legge che in seguito all’invasione russa “una pace giusta non può essere realizzata senza il ritiro completo e incondizionato di truppe e attrezzature militari russe”. Si tratta di un discorso a margine di un impegno più deciso, anche sul piano militare, contro la Russia.

Come cambia il sostegno all’Ucraina dopo il G7?

Tra le diverse dichiarazioni, conferme e promesse sembra che il G7 possa determinare una qualche svolta per la guerra in Ucraina. Le dichiarazioni dei leader sono compatte e rimandano a una presa di decisione forte, che vuole mettere alle strette la Russia. Da una parte ci saranno limitazioni alle esportazioni di articoli che la Russia usa per aggredire l’Ucraina, come i macchinari industriali e altre tecnologie utili alla macchina da guerra; dall’altra parte gli Stati Uniti hanno promesso l’addestramento dei piloti ucraini per i caccia F-16.

Il personale americano parteciperà all’addestramento insieme ad alleati e partner in Europa”, ha confermato una fonte alla Cnn. La formazione però si svolgerà nei prossimi mesi e solo in seguito si deciderà quando e quanti jet fornire; inoltre anche chi dovrà fornire le nuove tecnologie è ancora incerto.

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