Codice Ateco 2025, istruzioni e novità per partite Iva Inps e AdE. Guida

Nadia Pascale

15 Maggio 2025 - 12:31

Dal 1° aprile 2025 sono attivi i nuovi Codici Ateco. Con il Messaggio 1471 dell’Inps sono indicate le modalità di riattribuzione. Tutte le novità e le istruzioni Agenzia delle Entrate e Inps.

Codice Ateco 2025, istruzioni e novità per partite Iva Inps e AdE. Guida

Continuano le procedure di riattribuzione del Codice Ateco 2025, le ultime novità da INPS e Agenzia delle Entrate con la guida agli adempimenti.

Novità per le partite Iva nel 2025, dal 1° gennaio sono disponibili i nuovi codici Ateco, gli stessi sono in uso a partire dal 1° aprile 2025, ma quali sono le novità e le istruzioni operative per usare i nuovi codici?

Inps e Agenzia delle Entrate stanno approvando e pubblicando tutte le indicazioni e novità con circolari, risoluzioni e messaggi. In ordine di tempo l’ultima novità è il Messaggio 1471 del 13 maggio 2025 dell’Inps che apre l’inizio delle attività di riattribuzione del codice Ateco alle varie matricole.

La nuova classificazione si applica in sostituzione di quella attualmente in vigore (cioè la classificazione ATECO 2007 – Aggiornamento 2022).

A partire dalle dichiarazioni da presentare nel 2025 relative all’anno di imposta 2024 devono essere inseriti i nuovi codici Ateco.

Ecco la Guida con gli ultimi aggiornamenti sui nuovi codici Ateco, le procedure di riattribuzione dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate e gli adempimenti per le aziende e i professionisti.

Perché cambiano i codici Ateco?

I codici Ateco sono codici di identificazione delle tipologie di attività adottati dall’Istat per finalità statistiche, cioè per la produzione e la diffusione di dati statistici ufficiali. La gestione della classificazione è affidata all’Istat, ma i codici Ateco sono poi utilizzati anche a fini fiscali e previdenziali.

Per capire l’importanza di questa evoluzione deve essere fatta una premessa. Tra gli obiettivi della Ue vi è l’armonizzazione del sistema delle partite Iva a livello europeo. Si sta lavorando a un’armonizzazione delle aliquote Iva, ma non solo. La modifica del codici Ateco mira ad adeguare il sistema italiano con la classificazione europea di riferimento, denominata NACE Rev. 2.1. Il nuovo sistema è in attuazione del Regolamento 2023/137 del 10 ottobre 2022 della Commissione europea che ha modificato il Regolamento Ce n. 1893/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio.

Istruzioni INPS per uso dei nuovi codici Ateco

Con la Circolare 71 del 31 marzo 2025 l’Inps ha fornito indicazioni operative in vista dell’entrata in vigore dei nuovi codici Ateco per attività commerciali e artigiani.

Chi già conduce delle attività per le quali sono stati modificati i codici Ateco e quindi ha l’attribuzione del vecchio codice Ateco, si applica in modo automatico il nuovo codice Ateco. Sottolinea l’Inps che “nel caso in cui un datore di lavoro disponga solo del codice ATECO 2007 al momento dell’iscrizione, la procedura permette di inserire tale codice, proponendo automaticamente il corrispondente codice ATECO 2025.”

I nuovi codici Ateco devono essere utilizzati anche nel flusso Uniemens a partire dal 1° aprile anche per chi aveva l’attribuzione del vecchio codice Ateco.

INPS, al via la riattribuzione del codice Ateco

Con il Messaggio 1471 del 13 maggio 2025, in esecuzione della Circolare 71, l’INPS ha reso noto che prendono il via le procedure di attribuzione progressiva del codice Ateco a tutte le matricole già iscritte alla data del 1° aprile 2025 e che si trovano nello stato “Attiva” o “Riattivata”.

Nella premessa del Messaggio l’INPS invita a un costante e tempestivo aggiornamento dell’anagrafica aziendale, comunicando e inserendo correttamente le sospensioni e/o le cessazioni di attività per le matricole che non occupano più dipendenti.
Ricorda che per le matricole che successivamente al 1° aprile 2025, data di entrata in vigore della nuova classificazione Ateco, sono intervenute delle variazioni contributive, è stato già assegnato il nuovo codice Ateco, si procede quindi ora all’assegnazione del Codice Ateco alle attività che non sono già state interessate da tale riattribuzione. Si rimanda, invece ,l’attribuzione alle matricole che sono sospese.

L’INPS rende noto che l’attività di conversione riguarda tutte le matricole attive e che ciascuna di essere riceverà notizia della conversione del codice Ateco attraverso un messaggio PEC, Posta elettronica certificata, in cui è allegato il provvedimento di conversione del codice Ateco e il codice statistico contributivo (CSC) assegnati.
Nel caso in cui in seguito alla nuova attribuzione l’attività economica individuata e descritta dal nuovo codice ATECO 2025 non corrispondesse all’attività prevalente effettivamente esercitata dalla singola posizione contributiva il datore di lavoro, direttamente o tramite l’intermediario abilitato, deve inoltrare alla Struttura territorialmente competente dell’INPS una comunicazione in ordine all’attività esercitata.
Al fine di gestire in modo celere le varie richieste è stato attivato sul sito dell’Inps il servizio apposito servizio denominato “ Attribuzione codice ATECO 2025

Per le matricole sospese l’attività di riattribuzione del codice Ateco avviene nel momento in cui viene riattivata la posizione.

Messaggio INPS 1471 del 13 maggio 2025
Riattribuzione codice Ateco

Codici Ateco Influencer

Dal 1° gennaio 2025 entra in vigore il nuovo codice Ateco per gli influencer e termina il dubbio normativo per molti imprenditori digitali.

Chi sono gli influencer? In Italia la più conosciuta è Chiara Ferragni, ma sono davvero in tanti a svolgere questa professione. L’influencer, oppure opinion leader, è chiunque abbia il potere di influenzare le decisioni di acquisto degli altri sfruttando la sua autorità, conoscenza, posizione o rapporto con il pubblico. Naturalmente per sponsorizzare i prodotti o le attività si ricevono compensi e questi devono essere dichiarati al Fisco.

Gli imprenditori digitali, o influencer, proliferano sui social come Instagram, Facebook, Tik Tok e le somme che guadagnano spesso sono da capogiro. In questo settore non sono però mancati dubbi interpretativi sul corretto inquadramento dell’attività e in particolare sul codice Ateco da attribuire per aprire la partita IVA.
Questo ha spesso generato veri e propri casi di evasione fiscale per redditi non dichiarati. Si corre quindi ai ripari.
Il nuovo codice Ateco per gli influencer è attivo dal 1° gennaio 2025. Coloro che vogliono svolgere questa attività in modo professionale devono aprire la partita Iva con il codice 73.11.03 che identifica in modo specifico la professione dell’influencer.

Fino al 31 dicembre 2024 chi voleva essere in regola poteva aprire una partita Iva usando uno o più di questi codici Ateco:

  • 73.11.02, “Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari” se l’influencer guadagna dalle sole sponsorizzazioni per conto di un committente;
  • 73.11.01, “Ideazione di campagne pubblicitarie” se l’influencer guadagna anche dalla creazione di post.
  • 74.20.19, “Altre attività di riprese fotografiche”;
  • 74.20.12, “Attività di riprese aeree nel campo della fotografia”.

Si trattava di espedienti per essere in regola con il Fisco, una sorta di adattamento che però in un certo senso precludeva il riconoscimento dell’attività posta in essere dagli influencer come vera e propria professione con caratteristiche peculiari.

Il nuovo codice Ateco arriva da un lavoro congiunto tra Istat, Eurostat, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e l’Associazione Italiana Content & Digital Creators (Aicdc).

Per chi già svolge la professione e ha aperto la partita IVA con uno dei codici Ateco prima visti, vi è la possibilità di variare lo stesso adottando il nuovo.

Si tratta di un primo passo verso una regolamentazione della professione che consente anche l’accesso a forme previdenziali. Gli influencer continuano a iscriversi alla Gestione Separata Inps, infatti, ancora non è stata istituita, non è detto lo sarà mai, una cassa previdenziale professionale.

Quali sono gli adempimenti per le imprese?

I nuovi codici Ateco, come già anticipato, sono entrati in vigore dal 1° gennaio 2025, ma devono essere utilizzati, o meglio, sono attivi dal 1° aprile 2025.

Come visto dalla circolare INPS e dal successivo Messaggio 1471 del 13 maggio 2025, per le imprese già esistenti non vi sono particolari adempimenti. Il processo di riclassificazione viene eseguito d’ufficio. A partire dal 1° aprile 2025, le imprese interessate sono informate dell’avvenuto aggiornamento del loro codice ATECO tramite i canali digitali messi a disposizione dalla Camera di Commercio.

Per un periodo transitorio le visure camerali contengono la doppia classificazione, cioè il vecchio codice Ateco e il nuovo codice Ateco. Dal primo aprile, in tutti i documenti fiscali deve essere utilizzato il nuovo codice Ateco. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione di tutti i contribuenti la modulistica aggiornata alla luce della nuova classificazione per le diverse finalità.

Per i contribuenti non c’è alcun obbligo di presentare una dichiarazione di variazione del codice Ateco. Resta la facoltà per i contribuenti di chiedere una variazione nel caso in cui si intenda cambiare Codice Ateco al fine di adeguarlo all’attività svolta, ad esempio questo può essere un passo giusto per gli influencer che avevano già partita Iva e ora vogliono adeguare il codice Ateco a quelli specifici creati per questa professione.

Sul sito dell’Istat è, invece, possibile verificare i nuovi codici Ateco 2025 per le partite Iva.

Istruzioni Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 24 del 2025.

L’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 24 dell’8 aprile 2025 chiarisce gli adempimenti dei titolari di partita Iva interessati dall’introduzione dei nuovi codici Ateco.

La nuova classificazione Ateco è entrata in vigore il 1° gennaio 2025, ma è attiva dal 1° aprile 2025 e sostituisce la precedente versione l’aggiornamento precedente ( “Ateco 2007 - Aggiornamento 2022”).

L’Agenzia delle Entrate sottolinea che i contribuenti possono verificare il proprio codice Ateco entrando nell’area personale del sito dell’Agenzia delle Entrate.

L’accesso si effettua utilizzando l’identità digitale con Spid, Cie o Cns. Effettuato l’accesso si segue il percorso “Cassetto fiscaleConsultazioniAnagrafica”.

Dal 1° aprile 2025, gli operatori interessati devono utilizzare i nuovi codici Ateco negli atti e nelle dichiarazioni da presentare all’Agenzia delle Entrate.

L’adozione della classificazione aggiornata non comporta l’obbligo di presentare una dichiarazione di variazione dei dati (articoli 35 e 35-ter del decreto Iva e articolo 7 comma 8 Dpr n. 605/1973).

I nuovi codici Ateco devono essere utilizzati per tutte le dichiarazioni e comunicazioni, ad esempio devono essere utilizzati per le comunicazioni per la fruizione del credito di imposta Zes Unica. Devono inoltre essere comunicati da coloro che sono iscritti al registro delle Imprese

Risoluzione AdE 24 del 2025
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