Chi sono i suprematisti bianchi? Dagli Usa all’Italia, dove i terroristi possono colpire

Alessandro Cipolla

5 Agosto 2019 - 09:43

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Le recenti stragi negli Stati Uniti a opera di suprematisti bianchi hanno riportato drammaticamente al centro dell’attenzione la problematica: chi sono e cosa vogliono questi terroristi che hanno colpito anche in Italia.

Chi sono i suprematisti bianchi? Dagli Usa all’Italia, dove i terroristi possono colpire

Non c’è soltanto l’Isis a far tremare il mondo in tema di terrorismo. Dopo i tragici recenti fatti di sangue avvenuti negli Stati Uniti, torna l’apprensione anche per le azioni stragiste a opera di suprematisti bianchi.

Nei giorni tra fine luglio e inizio agosto, ben tre attentati compiuti di persone riconducibili alla sfera dei suprematisti sono avvenuti negli Usa causando complessivamente 37 morti, tra cui anche bambini, oltre a più di un centinaio di feriti.

Non bisogna poi dimenticare l’attacco sempre terroristico avvenuto a marzo in Nuova Zelanda, 33 morti in totale e altrettanti feriti, così come quello avvenuto nel febbraio 2018 a Macerata, dove Luca Traini ha aperto il fuoco contro delle persone di colore ferendone 6.

Ma chi sono e cosa vogliono i suprematisti bianchi? Storia di questo movimento terrorista di estrema destra, presente anche in Italia, che però più che avere una organizzazione gerarchizzata e ramificata è formato da piccoli gruppi o dai cosiddetti “cani sciolti”.

Terrorismo: chi sono i suprematisti bianchi

Per la prima volta di suprematismo bianco si è iniziato a parlare a metà dell’800 negli Stati Uniti, quando prese piede il movimento del Ku Klux Kan tutt’ora in parte ancora attivo, con il fenomeno che poi si è spostato anche nel resto del mondo.

Alla base di tutto c’è l’ideologia del white power , ovvero la convinzione che la “razza bianca” sia superiore a tutte le altre. Un concetto questo che in Europa è stato in parte assimilato nel ‘900 anche dal nazismo e dal fascismo.

Oltre alla questione razziale, c’è anche il fanatismo religioso incentrato sulla fede cristiana. I grandi nemici dei suprematisti bianchi non sono quindi soltanto le persone di colore e gli omosessuali, ma anche i musulmani e il panorama generale della sinistra, rea di essere favorevole a politiche di integrazione.

Se l’Isis oppure Al Qaida sono gruppi terroristici che hanno ramificazioni in tutto il mondo e una struttura gerarchizzata, basti pensare allo Stato Islamico che c’è stato per alcuni anni tra la Siria e l’Iraq, i suprematisti bianchi non hanno un’organizzazione del genere.

Soltanto negli Stati Uniti ci sono dei movimenti che hanno una struttura simile, oltre al già citato Ku Klux Klan sono presenti anche la Fratellanza Ariana e il Partito Nazista Americano, mentre in Europa ci sono più che altro piccoli gruppi oppure dei “cani sciolti” che in passato hanno colpito in solitario.

Un fenomeno questo del suprematismo bianco che per molti critici è stato ultimamente fomentato dal nuovo vento sovranista che sta spirando sulla politica mondiale. Da Donald Trump negli Stati Uniti fino a Jair Bolsonaro in Brasile e al nostro Matteo Salvini, questa grande crescita della destra in tutto il mondo per alcuni sarebbe la causa, visti i toni perennemente forti ed esasperati, del crescente clima di odio e di fanatismo.

Dove sono presenti

Come già detto la patria del white power è senza dubbio gli Stati Uniti. Soltanto di recente, ci sono stati tre attentati terroristici con armi d’assalto compiuti da ragazzi in qualche modo riconducibili alla galassia del suprematismo bianco.

A Gilroy in California sono stati 4 i morti durante il Garlic Festival. A El Paso in Texas dentro un supermercato Walmart i morti invece sono stati ben 20 mentre, a Daytona in Ohio, le persone rimaste uccise sono state 9 a opera di due uomini.

L’Europa invece nell’estate del 2011 rimase sconvolta dall’azione in Norvegia di Anders Breivik, un suprematista che in contemporanea facendo scoppiare una bomba a Oslo e assaltando una campeggio di giovani laburisti ha ucciso in totale 77 persone.

In Italia invece il fatto più eclatante è stata la vicenda riguardante Luca Traini, il giovane di Macerata che il 3 febbraio 2018 ha iniziato ad aprire il fuoco per le strade della cittadina marchigiana verso ragazzi di colore, ferendone sei, per “vendicare” il brutale omicidio di Pamela Mastropietro.

In generale nel Vecchio Continente sono attivi gruppi di skinheads di estrema destra, presenti soprattutto in Russia dove i loro raid sono sempre particolarmente violenti ma anche in Olanda, Regno Unito e Germania.

Non è esente da questo fenomeno anche l’Oceania, con gruppi intolleranti nei confronti degli aborigeni e dei musulmani presenti in Australia e in Nuova Zelanda, come testimoniato anche dal tragico attentato di Christchurch.

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