Chi porta queste cose in aereo rischia una multa, ecco le nuove regole per l’UE

Ilena D’Errico

11 Maggio 2025 - 20:17

I viaggiatori devono mantenersi sempre aggiornati sulle regole di trasporto aereo, che cambiano anche a seconda della provenienza. Ecco chi rischia delle multe se viene dall’Unione europea.

Chi porta queste cose in aereo rischia una multa, ecco le nuove regole per l’UE

Negli ultimi tempi molti viaggiatori sono stati sorpresi da pesanti multe per aver portato in aereo articoli non consentiti, ignorando le nuove regole in vigore. Ciò riguarda in particolare chi è atterrato nel Regno Unito, dove sono previste sanzioni fino a 5.000 sterline per l’ingresso di alimenti non consentiti. In effetti, da Londra sono arrivate pesanti restrizioni per gli arrivi dall’Unione europea che colpiscono gli italiani ma soprattutto gli inglesi di ritorno dalle vacanze. Non bisogna tuttavia dimenticare che anche in Italia ci sono importanti regole per il trasporto di cibo e bevande, che nei casi più estremi possono portare a delle sanzioni. Ecco cosa c’è da sapere.

Il caso particolare della Gran Bretagna

L’uscita del Regno Unito dall’Unione europea ha inevitabilmente cambiato le regole per i viaggiatori, con la rimozione graduale delle agevolazioni correlate all’appartenenza all’Ue. In particolare, dal 1° ottobre 2021 i cittadini europei possono entrare nel Paese soltanto con il passaporto e l’ingresso con carta d’identità è limitato a pochi casi particolari. Dal 2 aprile 2025, inoltre, i cittadini comunitari che viaggiano nel Regno Unito devono essere in possesso dell’autorizzazione elettronica di viaggio (Eta). Per i soggiorni lunghi viene richiesto anche un visto (ma possono sempre essere richieste prove sul motivo della visita e sulle tempistiche di ritorno) e non è più possibile usufruire di assistenza sanitaria con la tessera sanitaria europea (Team).

A tutte queste novità si aggiungono ulteriori regole introdotte dalla Gran Bretagna per tutelarsi dalla diffusione dell’afta epizootica, una malattia che colpisce bovini, suini, ovini e caprini. I diversi casi nell’Ue hanno portato a vietare l’ingresso di carni rosse, latticini, salumi e altri derivati animali (anche se duty-free) provenienti dall’Ue a partire dal 12 aprile 2025. Chi viola queste regole, oltre a dover smaltire gli alimenti, rischia sanzioni fino a 5.000 sterline. Si precisa che il divieto vige in Inghilterra, Scozia e Galles esclusivamente sugli ingressi dall’Ue.

Le regole in Italia e nell’Ue

Al momento non ci sono regole particolari riguardanti l’afta epizootica, che l’Unione europea sta tenendo sotto controllo piuttosto bene. Nell’Ue, tuttavia, le regole sul trasporto di generi alimentari sono da sempre molto rigide e nulla cambia da questo punto di vista. In seguito alla Brexit, ovviamente, al Regno Unito si applicano le stesse restrizioni previste per i Paesi extracomunitari. Nel dettaglio, l’Unione europea vieta l’ingresso di salumi, formaggi, carni, latticini e cibi ripieni dagli Stati extracomunitari, fatta eccezione per la provenienza dai seguenti Paesi:

  • Andorra;
  • Liechtenstein;
  • Norvegia;
  • San Marino;
  • Svizzera.

Anche in questo caso si tratta di una regola posta a tutela della salute pubblica (e dell’economia), che mira a impedire la diffusione di agenti patogeni considerando che non si può fare affidamento sulla severa regolamentazione comunitaria. Ci sono poi da ricordare le disposizioni generali legate ai liquidi, i limiti sugli alcolici provenienti da Paesi non Ue (fino a un litro con volume del 22% non si pagano Iva e accise) e ricordando che tutto deve essere sigillato e in quantità ragionevoli. Ciò a cui bisogna prestare maggiore attenzione sono le regole del Paese di destinazione, perché molti Stati limitano notevolmente l’ingresso di alimenti ed è frequente l’applicazione di multe dalle destinazioni extracomunitarie (come gli Stati Uniti e l’Australia).

Le multe in Italia

In Italia non esistono vere e proprie sanzioni per chi trasporta (o tenta di trasportare) generi alimentari non consentiti. Possono esserci delle penali applicate dalla compagnia aerea, da verificare nelle condizioni contrattuali, per il disagio arrecato ma nella stragrande maggioranza dei casi l’unica conseguenza è dover gettare gli alimenti. Ci sono comunque delle circostanze che richiedono attenzione, soprattutto se le regole del Paese di provenienza sono molto diverse da quelle nostrane. È importante sapere che ci sono alcuni cibi vietati in Italia, che possono comportare multe fino a 50.000 euro anche per il solo consumo. Bisogna poi considerare le quantità e le modalità di trasporto dei prodotti, perché il commercio non autorizzato di alimenti e bevande è illegale, vista l’importanza delle regole soprattutto dal punto di vista igienico-sanitario. In questi casi, le sanzioni sono molteplici e si può anche essere accusati di diversi reati alimentari.

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