Chi pagherà per le armi inviate in Ucraina?

Alessandro Cipolla

19 Ottobre 2022 - 11:00

L’Unione europea e gli Stati Uniti stanno continuando a inviare armi in Ucraina oltre a elargire consistenti aiuti umanitari. Ma alla fine su chi ricadranno i costi della guerra?

Chi pagherà per le armi inviate in Ucraina?

La guerra in Ucraina sta andando avanti ormai da quasi otto mesi e, di fronte al dramma di un conflitto che sta generando migliaia di morti e indicibili sofferenze proprio nel cuore dell’Europa, può apparire meschino fare dei discorsi che riguardano il vil denaro.

Visto il fiume di denaro che dallo scorso 24 febbraio sta scorrendo dall’Occidente verso Kiev, anche se gli aiuti all’Ucraina sono iniziati ben prima ai tempi dell’annessione della Crimea da parte della Russia, al tempo stesso può essere moralmente accettabile cercare di fare un po’ di chiarezza su chi materialmente dovrà sborsare questi soldi.

Del resto non stiamo parlando di cifre irrisorie, ma di miliardi di euro e di dollari che in questi mesi sono stati stanziati dall’Europa e dagli Stati Uniti per fornire all’Ucraina armi e sostegno finanziario per poter far fronte ai costi della guerra.

Ma alla fine chi pagherà il conto?

Chi paga le armi all’Ucraina

Da quando è iniziata la guerra, gli Stati Uniti hanno sostenuto l’Ucraina elargendo aiuti militari per un totale di 18,2 miliardi di dollari. Molto più staccata l’Unione europea, che ha istituito un fondo dove si contano richieste di rimborso da parte dei vari Stati membri pari a 3,3 miliardi.

Per quanto riguarda l’Ue, si tratta di soldi che probabilmente saranno a fondo perduto anche perché le armi inviate finora Kiev non sono certo di ultima generazione, ma sostanzialmente varie giacenze di magazzino.

Tutti i Paesi però, Italia compresa, spinti dalla guerra stanno ora mettendo massicciamente mano al portafoglio per modernizzare gli armamenti dei rispettivi eserciti. Si tratta così di costi che possono essere definiti indiretti.

Giusto per fare un esempio, lo scorso luglio l’Italia ha annunciato che nel 2022 spenderà 1,8 miliardi in più per le spese militari; stando a quanto deciso dal Parlamento lo scorso marzo sulla scia dell’invasione da parte della Russia, a regime in futuro i costi aumenteranno di 13 miliardi l’anno, passando da 25 a 38 miliardi in totale.

Tornando all’Europa, Bruxelles dall’inizio della guerra sta sostenendo militarmente l’Ucraina tramite l’European Peace Facility, ovvero uno strumento fuori bilancio che permette all’Ue di inviare armi a paesi terzi.

Inizialmente al fondo era stata data una dotazione di 500 milioni di euro, ora portata a 2,5 miliardi visto il perdurare del conflitto. Dai Paesi però finora sono arrivate richieste di rimborsi pari a 3,3 miliardi ma, al momento, Bruxelles non ha saldato nessuna richiesta di pagamento.

Per Kiev una montagna di debiti

Per capire invece come funziona l’invio di armi da parte degli Stati Uniti, è esemplificativo leggere cosa ha raccontato Euronews durante la visita a Kiev del segretario di Stato americano Antony Blinken del settembre scorso.

Blinken si è presentato con un arsenale finanziario sotto il braccio da 2,8 miliardi di dollari per l’Ucraina - si è appreso dal servizio - Di questa cifra 675 milioni serviranno per armamenti e munizioni contro la Russia e il resto sarà ricevuto sotto forma di prestiti e sovvenzioni per l’acquisto di armi americane”.

In sostanza Washington in parte sta regalando le proprie armi e in parte le sta vendendo. Ma per Kiev il conto è molto più salato; tutti i miliardi ricevuti in questi mesi per il proprio fabbisogno finanziario infatti sono arrivati tramite prestiti agevolati. Solo l’Ue di recente ha prestato 9 miliardi a Zelensky.

Resta da capire ora come l’Ucraina, che per il Fondo monetario internazionale nel 2022 vedrà il suo Pil crollare del 35% a causa della guerra, potrà in futuro ripagare questi debiti.

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# Guerra

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